Come convertire in testo i messaggi vocali di WhatsApp

WhatsApp integra anche la possibilità di lasciare messaggi vocali. Elementi molto comodi per chi li manda, non altrettanto per chi li riceve: per fortuna, esistono app che si occupano di trasformarli in testo, poi rielaborabile o condivisibile.

Come convertire in testo i messaggi vocali di WhatsApp

Tra le varie funzionalità utili che, nel corso del tempo, sono state introdotte in WhatsApp, vi è quella di poter lasciare dei messaggi audio, quando si è impossibilitati a scrivere una conversazione (es. quando si guida). Il problema è che i messaggi audio non sono ugualmente comodi per chi li riceve, visto che non sempre è possibile ascoltarli (es. quando si è in pubblico, in biblioteca, al cinema, etc), e considerando il fatto che, per prenderne visione, richiedono più tempo degli equivalenti testuali. Per fortuna, è possibile “sbobinarli”, grazie ad alcune applicazioni mobili. 

La prima e più recente applicazione che assolve allo scopo è “Speechless”, un tool sviluppato dall’italiana Becreatives srl: l’app è gratuita per messaggi e note vocali che rientrano entro i 15 secondi di durata, e richiede 2 euro di acquisto una tantum per la versione “premium” esente da simili limitazioni.

Una volta installata l’app, e selezionata la bandierina della lingua italiana tra quelle supportate (ben 10), basta portarsi nella chat in cui è contenuto il messaggio vocale (o la nota audio): una rapida pressione dell’elemento audio permetterà di condividerlo con l’app in questione, che subito si metterà al lavoro.

Tempo qualche istante, e l’intelligenza artificiale di Speechless avrà interpretato il messaggio audio, esportandolo in una finestra dalla quale potremo sia copiarlo che condividerlo a nostra volta (magari con  un app di note che supporti la ricerca testuale): l’app è presente sia per Android che per iOS, ma risulta ancora acerba in contesti di uso reale, ove i rumori di fondo disturbano non poco l’azione dell’algoritmo di cui sopra.

Un’altra app che assolve allo scopo, e che ha più esperienza sulle spalle, è “Audio to Text”, sviluppata da supergianlu, ma disponibile solo per la piattaforma del robottino verde: in questo caso l’app è del tutto gratuita, senza limitazione alcuna, ed il riconoscimento audio è il più delle volte efficace. Naturalmente, anche quest’app, come Speechless, richiede una connessione sempre attiva, per trasferire i messaggi audio sul cloud, e pone dubbi circa la privacy personale, visto che i messaggi sonori – di fatto – escono dal nostro terminale per essere esaminati, altrove, da terzi. 

Continua a leggere su Fidelity Uomo