Come disinstallare le app con diritti di amministrazione su Android

In genere, disinstallare un'applicazione dal proprio device Android è una routine che non richiede particolari abilità. A volte, però, esistono app che proprio non ne vogliono sapere di "sloggiare": ecco come liberarsi di quelle con diritti di amministratore.

Come disinstallare le app con diritti di amministrazione su Android

La gestione delle applicazioni, su tutti i device Android based, è estremamente facile, in particolar modo sui modelli più avanzati in possesso delle ultime versioni del robottino verde, adeguatamente ottimizzate dalla personalizzazione di turno. Non sempre, però, è facile liberarsi delle applicazioni che troviamo già presenti, o di quelle installate da noi stessi, ma usate al massimo una manciata di volte: ecco, quindi, una breve guida che sarà d’aiuto nel disinstallare le app con diritti di amministratore – che proprio non ne vogliono sapere di lasciare il vostro amato device.

In genere, di app piuttosto “rognose” da disinstallare, ve ne sono molte. Tra queste, come non ricordare quelle particolari applicazioni, appartenenti alla categoria dei bloatware che il produttore di turno ha pre-installato onde garantire un rapido accesso ai suoi servizi, o a quelli dei partner (profumatamente) convenzionati? Ecco, in questi frangenti, purtroppo, quasi sempre, bisogna rassegnarsi o al rendere invisibili tali app spazzatura, o al rimuoverle – forzatamente – dopo aver ottenuto i diritti di root sul proprio device (a scapito della garanzia, se ancora presente, del medesimo).

A parte queste circostanze un po’ estreme, delle app “spazzatura” difficili da rimuovere, i veri responsabili siamo noi che, spinti dalla curiosità del momento, o da un’esigenza occasionale, abbiamo installato alcuni particolari tool, concedendo loro particolari facoltà amministrative utili a ben eseguire il compito per il quale erano stati concepiti, ed installati. È la tipica situazione delle app “antivirus”, di quelle che si propongono di instradare le notifiche dello smartphone sul PC, o sul proprio smartwatch, e dei tool di monitoraggio, che – come Cerberus – consentono di sorvegliare, secretare, o recuperare il proprio smartphone, qualora venga smarrito o rubato.

In questi (ed altri) casi, dunque, come si può procedere alla disinstallazione del software, o del servizio, ormai superfluo? Molto semplice. Bisogna recarsi nelle impostazioni del proprio AndroidPhone, e cercare la voce all’interno della quale è contenuta la parola “Sicurezza“: in alcune edizioni di Android, la sezione in questione si chiamerà semplicemente “Sicurezza”, mentre in altre – più prosaicamente – la denominazione sarà “Posizione e sicurezza”, o “Scherm. blocco e sicurezza”.

Dettagli a parte, tippato ed entrati nella sezione in oggetto, sarà possibile accedere al sancta sanctorum delle app con diritti amministrativi attraverso il varco rappresentato dalla sotto-sezione “altre impostazioni di sicurezza”: quivi, la voce oggetto del nostro interessa sarà l’eloquente ed auto esplicativa “amministratori dispositivo”

Nonostante il nome altisonante, si tratta semplicemente delle applicazioni che, complici le nostre passate scelte, hanno acquisito particolari facoltà sul nostro device, tra le quali, spesso, quelle di occultarsi, e di rendersi irremovibili. Scorriamo, con calma ed attenzione, l’elenco delle app listate in questa directory, e spostiamo il selettore (nella direzione dell’OFF) a quelle che proprio non ne volevan sapere d’essere rimosse dal dispositivo, smartphone o tablet che sia. 

Terminato anche questo passaggio, torniamo nella sezione delle impostazioni relativa alle applicazioni, e proviamo di nuovo a disinstallare (o disattivare, almeno) le app di cui sopra: et voilà, il gioco è fatto. 

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