Come rimuovere i virus da un dispositivo Android

Android è il sistema operativo mobile più diffuso al mondo e, naturalmente, è il bersaglio preferito degli hacker che, ogni anno, mietono milioni di vittime "digitali". Ecco una serie di consigli per fronteggiare e rimuovere i virus su Android.

Come rimuovere i virus da un dispositivo Android

Gli smartphone sono, ormai, dei veri e propri compagni di vita, visto che – in pratica – vengono utilizzati per tantissimi compiti che esulano dalla semplice comunicazione, e che abbracciano, sovente, la produttività, la gestione delle finanze, la creatività artistica, e l’intrattenimento. Normale, quindi, che gli hacker li abbiano attenzionati – in particolar modo nel caso dei device Android – con campagne virali che mirano ad impadronirsi dei nostri dati più sensibili, che potranno – poi – esser rivenduti, utilizzati a scopo di ricatto, o restituiti in cambio di un riscatto. Per fortuna, liberarsi dei virus e bonificare il proprio device Android, non è impossibile: basta seguire pochi semplici step alla portata di tutti.

Avete notato che il vostro device androidiano è un po’ più lento del solito, che esaurisce rapidamente lo storage, satura quasi del tutto l’ampia RAM a bordo, annovera un consumo anomalo della batteria e/o del traffico dati? Può darsi che la colpa di tutto ciò sia imputabile ad un virus.

Per accertarsene, la prima cosa da fare – ancorché banale – è dare un’occhiata nel drawler delle applicazioni, e nel “pannello di controllo” delle medesime: per espletare questo passaggio, è sufficiente entrare nella sezione delle impostazioni dedicata alle applicazioni e, quivi, optare per “Mostra applicazioni di sistema“: dovrebbero apparire anche le app che si erano occultate facendosi passare per app di sistema. 

A questo punto, potrà capitare di trovare un’app che non si ricordi d’aver installato e che, verosimilmente, corrisponderà ad un malware. In tal caso, si può provare a rimuoverla: qualora l’hacker sia stato sbadato, può darsi che ci riusciate al primo colpo. Tuttavia, non è detto che vi vada sempre bene: a volte, l’app intrusa non vuole saperne di andarsene, specialmente se ha acquisito i diritti amministrativi sul device che la ospita. Per revocare i diritti in questione, basta entrare nelle impostazioni del terminale, trovare la voce relativa alla sicurezza, la sezione deputata agli amministratori del dispositivo, e deflaggare l’app infetta (ecco la nostra guida completa).

Molto utile, poi, è anche il procedere ad una scansione con un antivirus mobile: il Play Store ne ha davvero tanti (es. AVG Antivirus Security, 360 Security, Avast Mobile Security & Antivirus, Kaspersky Antivirus & Security etc), tutti molto completi anche nelle impostazioni di base che, quasi sempre, prevedono un’analisi veloce, una intermedia, ed una approfondita. Aggiornate le definizioni dell’antivirus scelto con quelle più recenti, e lanciate una scansiona approfondita: in genere, seppur in relazione con la quantità di dati da analizzare e l’ampiezza dello storage locale, ci vorrà un po’ di tempo, ma l’esito sarà più accurato. Qualora non siano state rilevate infezioni, si beneficerà di una serie di consigli per tappare alcune vulnerabilità rilevate nella sicurezza del device (es. l’abilitazione delle “sorgenti sconosciute” per installare gli apk “piratati” dagli store alternativi, sul modello di Aptoide). Diversamente, nel caso sia stata rilevata un’infezione che si era nascosta nel sistema, si potrà procedere alla rimozione della medesima.

Infine, il rimedio più radicale, per liberarsi anche dei virus androidiani più ostinati. Dopo aver proceduto ad un backup dei dati (sempre che non vi siano stati criptati da un ransomware) sul computer, sarà il caso di procedere ad un ripristino alle condizioni di fabbrica che, oltre a formattare il device, eliminando ogni traccia del malware, procederà al ripristino di Android allo stato di post spacchettamento: vergine e lindo, pronto per essere re-impostato al vostro servizio. 

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