Lei è incinta? Ecco come devi reagire

Se la tua ragazza ti dice che è incinta, come fare? Ecco qualche consiglio per affrontare una gravidanza indesiderata in giovane età, senza farsi prendere dal terrore di diventare genitori

Lei è incinta? Ecco come devi reagire

Se la tua ragazza ti dice che è incinta, allora ti troverai a dover fronteggiare una delle situazioni più probanti che possano presentarsi lungo il cammino di una giovane coppia. Negli ultimi anni il numero di gravidanze adolescenziali è salito vertiginosamente, sia a causa della scarsa educazione in materia (in Italia l’educazione sessuale nelle scuole, per quanto venga promossa da più parti, è ancora da molti considerata “sconveniente”), sia per via dei modelli quantomai controversi proposti dai media in chiave colpevolmente positiva.

Molte sit-com hanno infatti proposto idilliaci scenari nei quali ragazze adolescenti si trovano a dover fare i conti con la maternità, superandola – dopo le dovute conflittualità opportunamente studiate a tavolino – in maniera assolutamente brillante.

La realtà però può essere ben diversa, e non ci sarà la penna di uno sceneggiatore a rimediare, qualora doveste intraprendere scelte sbagliate. Pertanto, il miglior consiglio è senz’altro quello di prendere le dovute precauzioni. Ma se siete giunti fino a questo punto, probabilmente quello step è stato trascurato. Che sia accaduto per mancanze proprie o per sfortuna, poco importa: il risultato finale è il medesimo.

Ad ogni modo, sebbene la situazione possa apparirvi catastrofica, non tutto è perduto. Certo, avere un figlio “troppo presto” è difficile ed incredibilmente impegnativo; ma ora che avete voluto salire in sella, non vi resta che continuare a pedalare. Come? Andiamo subito a vederlo insieme.

Lei è incinta Ecco come devi reagire

Lei è incinta: come comportarsi

No panic. Se lei è incinta: niente panico. La paura influisce negativamente sulle vostre facoltà cognitive, e rischierà di farvi prendere decisioni sbagliate. Il momento è estremamente delicato non solo per voi, ma anche e soprattutto per lei: dire qualcosa di inopportuno in una situazione del genere, può portare ad una situazione ancora più complicata. Inoltre tenete bene a mente che questo genere di situazioni sono molto più comuni di quanto si potrebbe immaginare: statisticamente parlando, in Italia 1 gravidanza su 5 è indesiderata. Quindi, per difficile che possa sembrarvi, come prima cosa cercate di pensare in maniera razionale. Se non siete sicuri del risultato, rifate il test: è raro, ma può accadere che i test di gravidanza falsi positivi.

In secondo luogo, contestualizzate la situazione. State ancora studiando? Avete già un lavoro? E la vostra ragazza? Le vostre famiglie possono aiutarvi, e se sì in che modo? Tenete sempre bene a mente che un figlio costa, e molto: potrà apparire come una banalità, ma essere figlio di Rockefeller, in questo caso, può senz’altro aiutare a gestire meglio l’intera situazione. Se invece vi trovate (voi o la vostra ragazza) di fronte ad un contesto familiare già difficile, violento o altamente problematico, non esitate a recarvi in consultorio: la cosa peggiore da fare, sarebbe far nascere il bambino in un ambiente già seriamente disfunzionale. A questo proposito, esistono molte strutture per l’accoglienza di ragazze madri. Qualora doveste anche solo fiutare le avvisaglie della tragedia, dunque, fate ricorso ad un supporto di tipo specialistico. Quando si ha bisogno di aiuto, la scelta migliore – per voi, ma soprattutto per il nascituro – è mettere da parte l’orgoglio e la vergogna e chiedere una mano.

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Assumetevi le vostre responsabilità. Se lei è incinta, è anche “merito” vostro. Un figlio si fa in due: benché sia tecnicamente possibile, difficilmente la vostra ragazza vi avrà messo in questa situazione sottraendovi lo sperma a vostra insaputa per ricorrere alla fecondazione artificiale senza il vostro consenso. Anzi, magari sarete stati proprio voi a spingere per “farlo senza”, almeno una volta. Quale che sia la situazione in essere nel vostro caso specifico, rimane il fatto che avete deciso di rischiare insieme, pertanto ora le responsabilità ricadono inevitabilmente su entrambi.

Non lasciatela da sola quindi, siate sempre presenti e non dovrà essere lei a chiedervelo espressamente. Tentare di fuggire davanti al problema non farà altro che ingigantirlo: la soluzione migliore è prendersi del tempo per pensare a cosa fare, valutando con attenzione tutte le scelte disponibili. Questione aborto: sì o no? Anche questa è una scelta che dovrete fare insieme, ma tenete sempre presente che la decisione finale spetta a lei, e non potrete certo costringerla ad abortire quando la vostra ragazza vorrà tenerlo (o il contrario).

Tuttavia, anche se alla vostra fidanzata spetta l’ultima parola riguardo alla prosecuzione o meno della gravidanza, ciò non significa che voi dovrete semplicemente attenervi alle sue decisioni in maniera passiva. Al contrario, la prassi vi imporrebbe di andare a fondo di tutti gli aspetti legali del caso, sia che intendiate fare il vostro dovere di padre, sia che preferiate non riconoscere il figlio. A questo proposito può essere d’aiuto consultare un avvocato, allo scopo di comprendere meglio tutti i diritti ed i doveri implicati da questa situazione di fronte alla Legge. Postilla: se siete minorenni non avrete facoltà di poter riconoscere il figlio o meno, dovrete farlo per forza. E se non lo farete di vostra sponte, sarete “caldamente consigliati” da un magistrato.

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Ad ogni modo, ricordate sempre che casi di gravidanze indesiderate nel nostro Paese non sono affatto rari. Per aiutarvi a familiarizzare meglio con una situazione apparentemente così “aliena”, vi basterà sapere che in Italia la contraccezione femminile è ancora allo stadio primordiale della sua evoluzione, e questo ha portato negli anni ad un’escalation di ragazzine incinte che preoccupa sempre di più i ginecologi. Stando ad una ricerca condotta dalla Sigo (Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia) nel 2014, il 42% delle donne italiane sotto i 25 anni non utilizza alcun metodo contraccettivo. Insomma, tra modelli televisivi al limite del criminale, ed il rifiuto di fare informazione riguardo ad un tema così delicato, il nostro Paese è il fanalino di coda europeo per quel che riguarda l’utilizzo dei contraccettivi femminili.

Ed a farne le spese sono, come spesso capita in questi casi, proprio i più giovani. Pensate a questi dati, se doveste venire presi dal terrore: non siete gli unici, non siete i soli. Spetterà poi a voi abbattere le barriere dell’omertà riguardo al sesso e dello stigma sociale che circonda il fenomeno delle ragazze-madri, così da poter offrire a vostro figlio un futuro migliore.

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