Tra i vari dilemmi di un rapporto di coppia, quello relativo al come scegliere l’anello di fidanzamento è certamente uno dei più spinosi. Ed il motivo è chiaro, lapalissiano: l’anello di fidanzamento diventerà la testimonianza diretta del vostro legame e sarà chiamato a rappresentare il vostro amore, a trasporre nella realtà tangibile un concetto puramente metafisico.
Insomma, quell’anello dovrà essere il simbolo materiale dell’indissolubilità del vostro amore. Pertanto è assolutamente necessario che sia apprezzato da entrambi: delegare una responsabilità del genere ad un accessorio che non vi convince, è un’eventualità assolutamente da scongiurare.
Anche perché, per quanto l’amore non abbia prezzo, purtroppo gli anelli invece sì. Quindi prima di aprire il portafoglio, il consiglio migliore è uno su tutti: siate sicuri. E’ sempre meglio aspettare qualche giorno in più ma darsi il tempo di valutare altre opzioni, piuttosto che fare le cose di fretta per poi realizzare di non essere soddisfatti del risultato. E’ un concetto che può valere per ogni cosa, ma nel caso di un simbolo così forte, assume una rilevanza ed uno spessore ancora maggiori.
Non si tratta dunque di una decisione da prendere alla leggera, al contrario: quanto più oculata e ponderata sarà la scelta che farete, tante più possibilità avrete di trovare ciò che fa al caso vostro e di conquistare la vostra ragazza per sempre. Ma quali sono i criteri da tenere in considerazione per la scelta di un anello di fidanzamento? Andiamo subito a scoprirli.
Anello di fidanzamento, ecco il galateo della fedina
Prima regola: fatevi i conti in tasca. Certo, così di primo acchito potrebbe sembrare un consiglio venale, ma è necessario separare l’avarizia dalla sconsideratezza. Per quanto possiate volere il meglio per la vostra compagna, se lei ha scelto voi per fare un passo così importante, significa che vi ha dato in mano le chiavi del vostro futuro insieme. Con tutti i vostri pregi ed i vostri difetti. Quindi, sebbene la soluzione in stile “Le prendo l’anello dei sogni e faccio colpo” possa essere vista come romantica, in realtà dissanguarvi solo per una questione di principio non è esattamente la scelta più intelligente da fare. Tanto più che, come abbiamo già visto, non andrete a comprare un anello di fidanzamento bensì il vostro anello di fidanzamento. E’ un concetto importante, che dovrete interiorizzare prima di prendere qualsiasi decisione.
Ciò significa che nel far questa scelta, il fattore del gusto personale dovrà essere preponderante rispetto a quello economico, o ai consigli che potrà darvi questa o quell’altra pubblicità. Se notate che il vostro anello – quello che avete scelto – non è esattamente quello reclamizzato dallo spot più in voga, fregatevene e compratelo: le pubblicità sono fatte apposta per vendere, ma voi non state acquistando un gingillo da sfoggiare per vanto, bensì il pegno del vostro amore. E’ necessario, per l’ennesima volta, che sia il vostro; non “quello del brand X” che vi limitate ad esibire. Anche perché le mode cambiano, ma quell’anello dovrà rappresentare un concetto (si spera) eterno.
Ad ogni modo, lo standard economico di riferimento convenzionalmente fissato per il budget è: circa due volte il vostro stipendio mensile. Lo riportiamo per dovere di cronaca, nel caso vogliate attenervi al protocollo sociale per questo genere di decisione (ma è uno standard fissato da altri, tenetelo bene a mente). Nel caso vogliate “andare sul sicuro”, affidarvi alle marche più quotate è una buona soluzione: comprare un anello di fidanzamento Tiffany o un anello di fidanzamento Cartier è sempre sinonimo di garanzia. Se invece siete cultori del made in Italy, potete valutare un anello di fidanzamento Damiani.
Altra problematica comune agli uomini che sono chiamati a scegliere un anello di fidanzamento per la propria fidanzata, è quello relativo alla poca familiarità con le gioiellerie.
Una volta entrati infatti, rischierete di rimanere abbagliati da quello sfavillante oceano di scelte: tra oro bianco, oro rosa, oro giallo e platino, già solo decidere quale metallo far calzare al dito della vostra amata è un’impresa. Se poi a questo ci abbiniamo le variabili rappresentate dalle pietre di accompagnamento, dalle incisioni e dalla foggia, l’atto di scegliere il vostro anello potrà assumere improvvisamente i contorni dell’impresa mitologica. In questo caso, niente panico: seguite i consigli che la vostra donna vi avrà indirettamente dato.
Come? Osservando i suoi gioielli. Capire lo stile della vostra fidanzata vi faciliterà enormemente nell’intraprendere questa decisione, permettendovi di scremare sin da subito tutti gli anelli che potrebbero non piacerle. Se predilige gli orpelli d’argento, probabilmente il platino sarà un’ottima scelta, mentre nel caso il suo gusto estetico abbia una predilezione per i ricami elaborati, allora la filigrana d’oro potrà fare al caso vostro. Ne indossa pochi? Non appesantite il suo look con qualcosa di troppo sfarzoso, ma propendete per una scelta semplice e di classe, che potrà ben sposarsi con la sua naturale sobrietà. Infine, se nessuno degli anelli già montati è di vostro gradimento e preferite farlo assemblare, è meglio scegliere prima la pietra e poi la montatura.
Questione misure: non andate ad occhio. Mai. Per nessuna ragione. Trovate piuttosto il modo di procurarvi uno dei suoi anelli, ed utilizzate quello come canone di riferimento per le misurazioni. Cercare di infilarle un anello così importante al dito solo per scoprire che non è della misura giusta, è un momento imbarazzante che può essere facilmente evitato con un po’ di accortezza (oltre alla questione puramente simbolica, che è poi il nocciolo della questione: era quello il vostro anello, ricordate? Non un altro dello stesso modello, ma precisamente quello).
Alla fine ci siete riusciti, l’avete scelto: è stata una fatica più ardua di qualsiasi impresa sponsorizzata dalla Red Bull, e probabilmente all’inizio vi sarete sentiti come Felix Baumgartner al momento del lancio dalla stratosfera, ma ce l’avete fatta.
Ora avete il vostro anello. Già, ma quando regalare un anello di fidanzamento? A volte un pegno del genere può rimanere nel cassetto anche per mesi, prima di essere finalmente rivelato. Tradizione vuole che questo simbolo venga donato in attesa delle nozze, di solito uno o due anni prima, non di più. Ma nulla vi vieta di aspettare. Né comprarlo vi impone necessariamente di sposarvi in futuro, nel caso in cui siate contrari al matrimonio. La scelta sta a voi, ed alle vostre convinzioni in materia. L’unica discriminante irrinunciabile è: quando credete davvero di voler dividere la vostra vita con lei. Il resto, sono convenzioni nient’affatto irrinunciabili.
E ora siamo giunti all’ultimo dilemma: dove si mette l’anello di fidanzamento? Anche qui praticità e tradizione, come spesso accade, s’incastrano fra loro malvolentieri. Secondo il galateo del fidanzamento, l’anello andrebbe messo all’anulare della mano sinistra. Tuttavia quello stesso dito sarà anche la sede del futuro anello di matrimonio (qualora appunto intendiate sposarvi). Come fare dunque nel caso si verificasse questa eventualità? Semplice: mettere l’anello di matrimonio sotto quello di fidanzamento. Questo perché, per ragioni pratiche, dopo qualche tempo si tende a portare solo il primo, lasciando il secondo nel cassetto dei ricordi. Quindi mantenendolo più esterno sarà più facile poterlo sfilare ed infilare senza toccare quello delle nozze. E la soluzione dell’anello di fidanzamento su mano destra? Non è convenzionale, ma nulla lo vieta.