Un dubbio attanaglia la coppia non appena nasce il proprio bambino: quanto deve mangiare un neonato? La domanda, in effetti, non è così scontata come sembra. L’alimentazione del neonato, infatti, è una delle cose più importanti, soprattutto nelle primissime settimane di vita, in cui il peso del bambino deve essere tenuto costantemente sotto controllo.
Fino a qualche decennio fa, queste erano preoccupazioni della madre, che si occupava della cura del neonato in maniera pressoché esclusiva. Oggi, ovviamente, i tempi sono cambiati, e anche il papà vuole giustamente partecipare a tutto tondo a quello che rappresenterà uno dei momenti più importanti della sua vita: veder nascere e crescere forte e sano il proprio bambino.
Sempre più, insomma, il genitore maschio vuole essere un padre perfetto per il proprio figlio, aiutando la madre in ogni modo possibile: un supporto morale, certo, ma anche (e soprattutto, direbbe qualcuno) un aiuto concreto e pratico: mettere a nanna il proprio bimbo, vestirlo e, perché no, capire quanto deve mangiare un neonato.
Tutte informazioni che, per alleggerire il peso della maternità (che non è solo felicità, ma anche tanta, tanta fatica!), possono aiutare la coppia nell’affrontare la nascita del proprio figlio o della propria figlia con la massima serenità e tranquillità!
Le prime pappe: quanto deve mangiare un neonato?
Innanzitutto, c’è da capire che il neonato sa da sé quanto bisogno di latte ha, ben più di un genitore alle prime armi. Quindi, per iniziare, un buon modo per capire quanto deve mangiare un neonato è assecondare la sua voglia di poppata: di solito, esse vanno oscillano tra 6 e 10 al giorno, e nei primi dieci giorni-2 settimane di vita, ogni giorno vi è un aumento di circa 10 grammi in più ogni poppata; chiaramente, la quantità è molto influenzata dal peso del neonato e dalla frequenza con cui si avvicina per la poppata.
Più che quanto mangia, quindi, la cosa importante è vedere quanto cresce: di norma, un neonato aumenta il proprio peso di 150-200 grammi a settimana nei primi 3 mesi di vita. Lasciate perdere una cattiva abitudine che hanno i genitori particolarmente ansiosi, ovvero quella di pesare il neonato prima e dopo la poppata: è abbastanza inutile, oltre che impreciso. Per avere un’idea di quanto sta crescendo il nostro bambino è sufficiente pesarlo una volta a settimana.
Un’altra piccola dritta, che manda in paranoia molti genitori: non preoccupatevi se la frequenza delle poppate è parecchio irregolare nella prima settimana di vita, è del tutto normale: il neonato si trova in un mondo nuovo, e il suo ‘appetito’ deriva anche da come sta andando il suo adattamento al mondo esterno.
Per cui, quello che viene definito l’allattamento a richiesta è la cosa più importante per un bambino. Il papà, quindi, si adatterà ai ritmi della madre, che sono a dir poco infernali, in quanto il bambino si stabilizzerà nella divisione delle ore di poppata e di quelle del sonno: come detto, le poppate sono comprese tra le sei e le 10 al giorno, e di solito tra l’una e l’altra c’è un intervallo di 2-3 ore.
Capirete, quindi, che il supporto del padre è fondamentale per far sì che la madre riesca a reagire in maniera positiva e serena allo stress di queste primissime settimane! Le esigenze fisiologiche del neonato, infatti, difficilmente si adattano a quelle di un adulto, che ha necessità di dormire per andare a lavorare ben riposato; è proprio qui che al padre, in un certo senso, è richiesto lo sforzo maggiore!
Proprio per avvicinare gli orari del bambino con quello dei genitori, il consiglio che diamo a mamma e papà è quello di far rimanere il neonato in un ambiente luminoso nelle ore diurne, e viceversa in un ambiente buio in quelle notturne; all’inizio, chiaramente, le ore di sonno del neonato sono ben superiori a quelle che vi potete aspettare!
Per quel che concerne la poppata, il consiglio per entrambi i genitori è quello di non far smettere il bambino finché non si stacca egli stesso dal seno della madre: come detto in apertura di paragrafo, infatti, è il neonato stesso a capire quando il suo fabbisogno è stato soddisfatto. Ogni nascituro ha i suoi ritmi, per cui deciderà egli stesso quando è arrivato il momento di smettere di poppare: di solito, questo avviene attorno al sesto mese di età. Dopo di che, finalmente, arrivano le costose ma tanto agognate pappe: credeteci, non vedrete l’ora!