Quando decidiamo di donare il sangue, si sa, compiamo un’azione che ci nobilita e che, soprattutto, può essere vitale per la persona che riceverà il nostro dono. Oltre al non trascurabile valore etico, però, ci sono delle implicazioni anche da un punto di vista pratico per colui che decide di donare il sangue.
In particolare, in questo articolo vogliamo specificarvi i 5 motivi che dovrebbero spingervi a donare il sangue, cinque vantaggi che, nel caso abbiate qualche dubbio, riusciranno sicuramente a convincervi del fatto che donare il sangue è la scelta giusta da fare, per gli altri ma anche per se stessi.
Innanzitutto, dovete sapere che il donatore riceve una serie di controlli medici, che terranno sotto controllo la sua salute in maniera periodica e continuativa. Ma la donazione del sangue porta di più: si viene ad entrare in una vera e propria organizzazione che, per tutelare i riceventi e per invogliare il donatore, controlla i suoi iscritti con diversi controlli a breve distanza. Il donatore di sangue, infatti, non è un donatore occasionale, e può usufruire di tutte le visite e i controlli previsti per lui.
Ecco perché donare il sangue fa bene
Il primo step per un donatore, infatti, è proprio quello della visita medica, che studia le abitudini di vita del donatore (consigliandone la correzione, laddove fosse necessario) e mette in evidenza le patologie di cui il donatore soffre. Oltre a ciò, le visite per i donatori prevedono ovviamente una analisi specifica del sangue, dei test infettivologici per scoprire se è affetto, tra le altre, da epatite, HIV e sifilide.
Inoltre, il donatore si sottopone gratuitamente almeno una volta all’anno ad una serie di esami ematochimici, oltre che ad esami su fegato e reni, per evidenziare eventuali anomalie. Durante quest’esame, inoltre, vengono effettuati test per monitorare i valori della glicemia, dei trigliceridi e del colesterolo, permettendo quindi al donatore, nel caso riscontrasse particolari anomalie, di potersi rivolgere al proprio medico curante. Inoltre, il donatore ha diritto, nel caso lo volesse, anche ad alcuni esami diagnostici, anche in questo caso completamente gratuiti per lui.
Se anche queste informazioni non vi hanno convinto, forse lo farà parlarvi della donazione in sé, e dei ‘falsi miti’ che girano su di essa. Innanzitutto, non si tratta di un’operazione dolorosa: è come tirarsi il sangue per delle normali analisi di routine.
Non è assolutamente una operazione pericolosa, visto che tutto il materiale usato è ovviamente sterilizzato e, soprattutto, monouso. Inoltre, la quantità di sangue prelevata non provoca alcun disagio al donatore, visto che il suo organismo lo riproduce nuovamente nel giro di poche ore, senza ulteriori problemi. Il tempo? Ci vogliono solo pochi minuti, e ogni donazione ha delle rigide regole stabilite a livello nazionale, per cui in nessun caso avrete delle ‘brutte sorprese’.
A cosa serve il sangue donato? Forse lo sapete già, ma è sempre meglio darvi una rinfrescatina. Sapevate, ad esempio, che da una sacca di sangue tirato se ne possono ricavare fino a tre? Questo, ovviamente, fa sì che un solo donatore possa aiutare molte persone, e non si tratta soltanto dei pazienti ‘una tantum’, ovvero coloro i quali hanno subito un incidente o devono subire un trapianto o un delicato intervento chirurgico. Donare il sangue serve anche (e soprattutto) alle persone che hanno malattie del sangue, che necessitano per questo motivo di una trasfusione periodica (in alcuni casi addirittura quotidiana) del sangue. E allora, siete ancora convinti che non ne valga la pena?