Ecco 6 ottime ragioni per le quali non dovremmo trattenere i peti: ne va della nostra salute (1 / 2)

Ecco 6 ottime ragioni per le quali non dovremmo trattenere i peti: ne va della nostra salute

Tra le tante abitudini che oggi vengono definite deplorevoli ed esecrabili in un contesto sociale, quella di lasciarsi andare alle flatulenze è indubbiamente una tra le più mal viste. I peti sono infatti considerati in maniera molto negativa a causa del cattivo odore che rilasciano, pertanto l’atto di farli in pubblico viene spesso punito con lo stigma sociale e, in alcuni casi, con provvedimenti variabili a seconda del contesto in questione (dalla strigliata deti genitori alle note sul libretto degli studenti, e via discorrendo).

Molti ignorano tuttavia che, come tutti i prodotti di scarico secreti dal nostro organismo, anche i peti hanno tutte le ragioni per essere espulsi: trattenerli sarà anche “carino” nei confronti degli altri, ma non dobbiamo mai dimenticare che così facendo ci facciamo del male da soli. La composizione chimica di una flatulenza umana, formata per circa il 40% da gas, segue di norma queste proporzioni: 9% di nitrogeno, 21% di idrogeno, 9% di diossido di carbonio, 7% di metano, 4% di ossigeno ed il restante 1% è composto da solfuro di idrogeno.

Nonostante le proporzioni apparentemente irrisorie di solfuro di idrogeno rispetto agli altri gas, è proprio quest’ultimo il responsabile del fetido odore che caratterizza i peti (quelli che “non puzzano” hanno un contenuto di solfuro di idrogeno minimo). Di norma una persona emana dai 5 ai 10 peti al giorno, la maggior parte dei quali avvengono durante il sonno, ma alimenti come legumi e prodotti caseari possono elevare anche significativamente questa quota. Ad ogni modo, trattenere le flatulenze è davvero una pessima abitudine! Vediamo subito i motivi principali per i quali dovremmo smetterla di contenerci.