Occhio di pernice al piede: come curarlo e rimedi della nonna

Molti lo scambiano per un semplice callo: scopriamo insieme cos'è realmente un occhio di pernice al piede, quali sono le cause ed alcuni rimedi della nonna

Occhio di pernice al piede: come curarlo e rimedi della nonna

Quando si parla di occhio di pernice, noto in ambito medico come tiloma, ci si riferisce ad un ispessimento della cute dei piedi, di consistenza dura, e che ricorda molto i comuni calli, anche se in genere è più piccolo.

Come vedremo, gli occhi di pernice compaiono a causa dello sfregamento continuo o per la presenza di un’area del piede sottoposta ad eccessivo carico. Ne deriva che la scelta corretta delle calzature è fondamentale per evitarne la comparsa.

Sono tanti gli uomini che soffrono di occhio di pernice e cercano un rimedio per eliminarlo: vediamo dunque insieme quali sono le altre cause principali, quali sono le terapie mediche e gli eventuali rimedi naturali che possono garantire risultati ottimali.

D’altronde, la cura dei piedi maschili è ormai diventata un must per tutti quegli uomini che amano sfoggiarli in pubblico ed utilizzarli come arma di seduzione per conquistare una donna.

Le scarpe strette e scomode possono causare l'occhio di pernice

Le scarpe strette e scomode possono causare l’occhio di pernice

Le cause dell’occhio di pernice al piede

Gli occhi di pernice, come prima anticipato, sono una patologia tipica dei piedi ed in genere colpiscono la pianta del piede ma anche le aree fra le dita e la loro parte superiore. Il dolore del tiloma è legato alla profondità dell’ispessimento cutaneo in misura direttamente proporzionale.

La causa principale è la scelta delle calzature: scarpe di qualità scadente, troppo strette o al contrario troppo larghe o indossate senza allacciarle possono provocare il tiloma al piede per effetto dello sfregamento continuo.

Fra le cause bisogna però anche considerare la particolare struttura del piede di un soggetto che può essere più o meno deforme, avere delle ossa prominenti o una pianta a carico non omogeneo. Fra le altre cause possiamo citare la borsite al piede ed il cosiddetto dito a martello.

Sintomi principali

Ci si accorge di avere un occhio di pernice al piede, oltre che visivamente, anche da alcuni sintomi abbastanza comuni ad altre patologie: difficoltà a camminare a seguito di un dolore più o meno intenso in una determinata area, si avverte un certo fastidio indossando scarpe, soprattutto se particolarmente strette, ed infine non si riesce a stare molto in piedi come ulteriore conseguenza del dolore al piede.

Tiloma e calli: differenze

Sebbene esteticamente siano due problemi molto simili, trattandosi in entrambi i casi di un ispessimento cutaneo dell’epidermide, i tilomi si differenziano dai calli per alcuni aspetti che riguardo principalmente l’area di estensione, nettamente inferiore nell’occhio di pernice, e le zone interessate (i tilomi interessano solo i piedi mentre i calli spesso riguardano anche le mani).

Il podiatra può optare anche per la rimozione manuale dell'occhio di pernice

Il podiatra può optare anche per la rimozione manuale dell’occhio di pernice

Occhio di pernice: come curarlo

Prima di procedere con l’analisi delle terapie, va sottolineato che esistono due tipologie di tilomi. La prima è nota come occhio di pernice duro e che interessa per lo più il quinto dito del piede ed ha dimensioni ridotte simili a quelle di un pisello. Causa dolore e gonfiore.

Poi esiste anche l’occhio di pernice molle che invece riguarda le aree più umide del piede e dunque la zona fra le dita. Oltre al dolore può provocare infezioni fungine o batteriche.

A meno che il soggetto non sia diabetico, l’occhio di pernice non può essere considerata una patologia grave ed in genere non presenta particolari complicanze e si guarisce del tutto. Sarà il podiatra a stabilire la giusta terapia in relazione alla profondità dell’ispessimento e del dolore del paziente.

La prima cosa da fare, ovviamente, è eliminare le cause del problema utilizzando dunque cerotti, imbottiture, cuscinetti e solette che prevengano lo sfregamento, oltre ad acquistare delle protesi in silicone che vanno inserite nelle calzature e permettono una corretta distribuzione del carico su più punti.

In seguito il medico potrà optare per alcune applicazioni di creme a base di acido salicilico, gel o spray per ridurre l’ispessimento fino ad arrivare all’esportazione fisica dell’area ispessita (operazione che va eseguita dallo specialista evitando il fai da te).

Peviluio con sali di Epsom: un rimedio naturale per eliminare i tilomi

Peviluio con sali di Epsom: un rimedio naturale per eliminare i tilomi

Rimedi della nonna

Una corretta igiene dei piedi è fondamentale per evitare questa patologia ed anche altre come il cosiddetto piede d’atleta. Un rimedio naturale è il pediluvio con acqua calda con aggiunta di sale integrale, bicarbonato di sodio o sali di Epsom. Dopo aver tenuto a bagno i piedi per almeno 30 minuti, il tiloma sarà molto morbido e potrete assottigliarlo leggermente con una limetta ma in modo delicato per evitare tagli e ferite.

Potrete optare anche per degli impacchi caldi a base di tintura madre di calendula. Da ripetere ogni giorno per almeno 20 minuti. Potrete anche sfregare ogni giorni una fettina di limone sfruttando le sue proprietà disinfettanti e cicatrizzanti o applicare delle creme a base di aloe vera per ammorbidire la zona e ridurre il dolore.

Infine potrete usare una semplice limetta per calli e raschiare letteralmente l’epidermide dura fino alla sua completa eliminazione: anche in questo caso procedete un po’ alla volta e fermatevi subito in caso avvertiate dolore.

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