Il sapere di cosa parlare con una ragazza appena conosciuta, è fondamentale per riuscire a dare un seguito a qualsivoglia approccio (a meno che gli istinti primordiali non si siano dimostrati sin da subito soverchianti, riuscendo ad avere ragione di entrambi senza lasciar spazio alle parole; nel qual caso il “di cosa parlare con una ragazza appena “”conosciuta“” assumerebbe un’accezione decisamente differente).
Che siate al bar, alla fermata dell’autobus, al supermercato, in spiaggia o al parco, a seconda del contesto può cambiare il genere di conversazione che andrete ad improntare, ma una cosa rimane certa: se la annoierete, difficilmente riuscirete ad avere una seconda possibilità.
E’ quindi di fondamentale importanza riuscire a muoversi bene fin da subito, perché per quanto una donna possa essere impaziente (e sebbene sia vero che qualcuna preferisce addirittura gli uomini impacciati), cionondimeno è altrettanto vero che accattivarsi sin da subito le sue simpatie aumenterà esponenzialmente le vostre chances di una conclusione felice nel breve. Ma come relazionarsi “alla cieca” con una persona della quale non si conosce assolutamente nulla?
Un esperto in comunicazione vi potrebbe dire di focalizzarvi sulla non verbalità, su quella vasta gamma di segnali che non mancherà di lanciarvi. E certo avrebbe ragione, ma non si può pretendere di spiegare in questo momento il contenuto di tomi su tomi, in poche centinaia di parole. Che fare, dunque? Andiamo a scoprirlo.
Di cosa parlare con una ragazza: falla divertire
Come da titolo, uno dei modi migliori per riuscire a rendere una conversazione frizzante ed accattivante fin dall’inizio, è riuscire a far divertire la vostra interlocutrice. Ovviamente non dovrete cercare a tutti i costi di apparire quanto più simpatici possibile, forzando battute fuori dal contesto, o rischierete seriamente di sembrare dei clown, e generare spiacevolissimi momenti di tacito imbarazzo per ambedue. Dopotutto dovrete darle un motivo per non andarsene, non fare in modo che si chieda: “Ma io cosa ci faccio qui?”.
Cercate di capire cosa potrebbe interessarla, magari partendo da una situazione “universale” (cercando di evitare tematiche troppo pesanti o probabilmente noiose; o peggio, banali) per sondare il terreno, e farvi un’idea di cosa potrebbe trovare interessante nello specifico. Partite quindi da un macro-argomento per andar a sviluppare l’intera conversazione, allacciandovi ai filoni che vi sembreranno più ricchi di potenziale. Si tratta di un buon compromesso tra il voler approfondire immediatamente, ed il minimizzare il rischio di incappare in questioni che lei non avrà voglia di trattare; utile a maggior ragione se lei lascerà a voi l’onere di controllare la conversazione.
Inoltre, per quanto possiate essere tentati di esprimere voi stessi, probabilmente non sarà una buona idea quella di lanciarvi in dissertazioni infervorate su argomenti potenzialmente conflittuali come politica o religione: se emergeranno da sé senza alcuna forzatura, e lei vi darà l’impressione di voler portare la conversazione su quei binari, allora potrete affrontare anche i temi più delicati. Ma ricordate di non esagerare: dare anche solo apparentemente segni di fanatismo ideologico, qualunque sia la radice delle vostre convinzioni, non è un ottimo viatico per riuscire ad arrivare ad un secondo appuntamento (a meno che lei non sostenga le vostre stesse posizioni in maniera altrettanto accanita, ovviamente).
Cercate insomma di conoscerla e farvi conoscere, senza dare un peso eccessivo al flusso di informazioni: c’è differenza tra la superficialità, ed il lasciare quell’intrigante alone di mistero che andrà approfondito più avanti. Createvi insomma i presupposti affinché possa essere portata a cercare nuovamente la vostra compagnia, a scoprire di più sul vostro conto, senza mancare di mostrarvi interessati a fare altrettanto. Tra gli argomenti da trattare con estrema cautela citiamo anche infanzia ed esperienze pregresse (specialmente se negative).
Se l’avrete conosciuta da un’ora infatti, probabilmente non avrà voglia di sorbirsi ogni vostra singola paranoia, non state parlando a quell’amico che v’ha sempre offerto la spalla negli ultimi dieci anni. E dedicare troppo tempo a “ricordare i tempi che furono” è un chiaro sintomo di eccessivo attaccamento al passato. Una cosa che le donne, generalmente, non apprezzano troppo: meglio mostrarsi proiettati verso il futuro. Un accenno ai propri trascorsi quindi non fa male, anzi potrebbe essere addirittura stimolante, ma la cronostoria della vostra vita è qualcosa che-almeno per il momento-potrete anche tenere per voi.
In sintesi, siate elastici, parlate “di tutto e di niente”, lasciate che la conversazione fluisca da sé in naturalezza. Se rimbalzando da un argomento all’altro sentirete che ogni parola sorgerà spontanea da ambo le parti, allora sarete sulla strada giusta.