Come proteggere lo smartphone quando si va in vacanza

Quasi sicuramente, nel partire per le vacanze, non rinunceremo al nostro amato smartphone. Ecco, dunque, una serie di semplici accortezze da adottare per proteggere il telefono da urti, cadute, colpi di calore, furti, e sabbiature inopportune.

Come proteggere lo smartphone quando si va in vacanza

Abituati come siamo ad essere circondati dalla tecnologia, è ben difficile che ce ne separeremo proprio in vacanza (amando le ferie “hi-tech”). Più probabilmente, porteremo con noi, ad esempio, il nostro smartphone ovunque, anche in situazioni estreme, sia per le temperature, che per le condizioni generali che andremo ad affrontare: in questo caso, però, è bene proteggere il proprio device, con le dovute cautele. 

In genere, la componente più fragile di uno smartphone è rappresentata dal suo display: per evitare che si rompa, e che si debba spendere – in riparazione – l’equivalente di un telefono nuovo, è possibile fare ricorso alle pellicole protettive. Quelle ultrasottili permettono di proteggere il monitor del nostro piccolo amico tecnologico da graffi di ogni sorta ma, qualora si preveda di affrontare una scalata, o di fare del rafting, sarà buona norma l’applicare una pellicola semi-rigida in vetro temperato: si perderà un po’ di sensibilità al touch, magari ci scapperà qualche bolla, ma – nel complesso – la spesa varrà l’incomodo. 

Ovviamente, fa pendant con la pellicola protettiva l’adozione di una custodia: ve ne sono di flessibili, costituite da guaine in silicone trasparente che calzano benissimo lo smartphone, permettendo di continuare ad esaltarne le sue belle forme, e l’ottima scelta di materiali premium per la sua realizzazione. Tuttavia, se proprio si vuole dotare lo smartphone di un’armatura, è meglio optare per le custodie corazzate, come quelle in poliuretano termoplastico, che offrono un grado di resistenza simile a quello dei telefoni “rugged”.  

Applicare pellicole e custodie è un passo molto utile da seguire, per proteggere lo smartphone in vacanza. Ma non è l’unico. Sembrerà sciocco, ma è di fondamentale importanza anche badare a dove si tiene lo smartphone: va bene portarlo con sé sulla sedia a sdraio ma è sconsigliabile lasciarlo “abbronzare” con noi. Gli smartphone, infatti, reggono malissimo il calore e, raggiunto un certo picco, smettono di funzionare, a volte in modo permanente (è il caso dell’heat-related death), in altri casi riportando seri danni alle componenti interne che, da allora, non assicureranno più le stesse performance.

Anche il tenere lo smartphone in tasca è qualcosa che va attenzionato a dovere: metterlo in bella vista mentre si viaggia in un mezzo pubblico è sempre una pessima idea e, anche quando si esegue uno sport ricco di sollecitazioni, può esser meglio posizionare il device in una tasca ben chiusa, per evitare che si sfili e vada perso. Attenti, però, a farlo coabitare con chiavi e monete: a meno che non lo abbiate immunizzato con la pellicola di cui sopra, potrebbe essere il classico rimedio peggiore del male!

Anche con tutte le cure possibili, in vacanza, il pericolo che della finissima sabbia o polvere s’insinui nel device è concreto. Non tutti gli smartphone, infatti, hanno una protezione almeno IP67: per questo motivo, è buona norma, durante il giorno, tenere gli sportellini sempre ben chiusi e, in caso di cuffie, avvalersi di quelle Bluetooth. Una bella pulizia a fine giornata, poi, con un panno in microfibra e del liquido ad hoc, permetterà comunque di evitare, alla lunga, danni più seri.

Ovviamente, i più accorti eviteranno di portare lo smartphone con sé magari mentre fanno un bagno (a meno di non sigillarlo in una bustina impermeabile) in mare, o in piscina: questo, però, pone un ulteriore problema, rappresentato dal furto del dispositivo. Per ovviare anche a questa problematica, è bene blindare lo smartphone con PIN, impronta digitale (ove possibile), ed autenticazione a due fattori: lasciando il GPS attivo sarà possibile localizzare l’ipotetico ladro grazie alla funzione “trova il cellulare”, presente tanto su Android quanto su iOS e, nell’eventualità che abbiate installato un’app anti-furto (come Prey, citata in questo caso), potrete persino scattagli una bella foto da consegnare alle forze dell’ordine!

Con molta probabilità, avrete tra le mani uno smartphone top di gamma: tuttavia, anche se si tratta di un modello poco pregiato, perché rischiare, considerati i dati personali ed i ricordi ivi custoditi? Per questo motivo, una cautela finale a coronamento del “piano di sicurezza” trattato in sede di articolo, potrebbe consistere nel fare ricorso ad un’assicurazione: talune compagnie, al prezzo di pochi euro al mese, garantiscono protezione contro furto, urti, graffi, sovratensione, fuoco, liquidi, danni da terzi, o errori da utilizzo, etc. 

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