Immergere lo smartphone nel riso non serve a niente. Ecco i veri rimedi contro la caduta in acqua

Un nuovo blog mostra che immergere lo smartphone nel riso crudo non serve a niente. Ecco le alternative per tentare di salvare il telefono senza ricorrere al centro riparazioni.

Immergere lo smartphone nel riso non serve a niente. Ecco i veri rimedi contro la caduta in acqua

Sono in tanti ad affermare che qualora un telefono, un tablet, uno smartphone, o un qualsiasi dispositivo elettronico si bagnasse, basterebbe immergerlo in una ciotola di riso per rimuovere l’acqua in eccesso. La notizia è diventata talmente virale che sembra quasi essere una pratica veritiera, al punto che in molti credono che sia davvero una soluzione per rimediare.

Il riso però, non ha questa funzione speciale, anzi non serve proprio a niente. Sono in tanti a lasciare i telefoni immersi nella ciotola per un giorno intero col dispositivo che poi torna a funzionare. Un blog recente, chiamato iFixit, spiega anche il perché non è la soluzione definitiva alle cadute in acqua.

Come fare per salvare il telefono se il riso non funziona?

Sul blog viene riportato che questa pratica coincide esattamente con il non fare niente perché, quando l’acqua entra nel telefono, se provoca danni, lo fa istantaneamente e non dopo un certo lasso di tempo. A volte capita che non vengano bagnate parti “vitali” dello smartphone e così continua a funzionare. In realtà però, succede che nelle giunture dove è passato il liquido, la parte si sia corrosa e la struttura fisica del telefono sia effettivamente più debole: a quel punto, la corrosione inizierà a diffondersi nel dispositivo e sarà solo questione di tempo, a meno che il quantitativo non sia talmente esiguo da asciugarsi dopo poco.

Tuttavia, una soluzione c’è. Innanzitutto è importante spegnere il telefono. Successivamente, basta un po’ di alcool isopropilico con concentrazione superiore al 90%: l’unica accortezza da tenere è che bisogna rimuovere alcuni componenti, come batteria, la scheda madre, e qualche altro componente che potrebbe essersi bagnato. Saranno questi ultimi, infatti, a dover essere immersi nell’alcool.

L’alternativa è inclinare il telefono spento per far uscire l’acqua, esattamente dal punto in cui è entrata e, solo quando si è sicuri che non ci siano tracce residue di liquido, si può procedere con l’accensione. La soluzione da tentare in extremis è quella di portarlo in un centro riparazioni autorizzato. 

Continua a leggere su Fidelity Uomo