Il piercing al naso, se fa quasi sempre la sua splendida figura quando sfoggiato da una donna, risulta essere un accessorio alquanto discusso per la popolazione maschile: c’è chi lo ama infinitamente, e chi invece non tarda a bollarlo come sinonimo di “tamarro“, “metrosessuale” o “gay” non appena quel particolare accessorio entra nel suo campo visivo.
Se i piercing al viso per gli uomini sono straordinariamente “in” (possiamo citare ad esempio il piercing sul sopracciglio o quello al labbro inferiore, considerati tra gli accessori esteticamente più apprezzabili per il viso di un uomo), la mosca bianca del caso risulta essere proprio il percing al naso.
Tuttavia il processo di “femminilizzazione” della figura maschile, o meglio di equiparazione tra uomo e donna in materia di outfit ed immagine, che sta caratterizzando l’orientamento recente delle proposte dell’alta moda, sta contribuendo fortemente ad una rivalutazione del piercing al naso anche “per lui“.
La materia è ancora altamente controversa, e capace di dividere persino i modaioli più accaniti; tuttavia se fino a poco tempo fa un anello al naso di un uomo avrebbe potuto sembrare totalmente fuori luogo, ora c’è addirittura chi lo sponsorizza come un “must have“.
Ecco come fare il piercing al naso
E’ possibile farsi un piercing al naso in casa, se si dispone delle attrezzature adeguate, tuttavia il consiglio rimane sempre quello di affidarsi ad un professionista: anche in caso sterilizzate tutto il necessario infatti, il rischio di infezioni sarà sempre non indifferente. Pertanto, a meno che non siate voi stessi dei piercer, la scelta migliore rimane quella di recarsi in un centro specializzato.
Ma come viene fatto un piercing al naso? Esistono due tecniche distinte per riuscire ad applicare questo ornamento: la pistola e l’ago. Si tratta di un dualismo risolto solamente negli ultimi anni, poiché c’era chi non sopportava la visione degli aghi e preferiva ancora la prima, e chi invece sponsorizzava caldamente il secondo, suggerendo che ricorrendovi si potevano accorciare i tempi di guarigione.
Ma qual è la soluzione migliore? Ormai tutti i piercer professionisti sono concordi: l’ago cavo rappresenta lo strumento migliore per praticare un piercing in qualsiasi zona del viso. Non fosse altro che per il fatto che la pistola è stata dichiarata ufficialmente illegale. Quest’ultima veniva infatti largamente utilizzata fino ad una decina d’anni fa, ma studi nemmeno troppo recenti hanno dimostrato quanto questa tecnica – per quanto apparentemente pratica – sia molto più invasiva rispetto ad un’azione manuale. La pistola per piercing ha uno spessore fisso (a differenza dell’ago, che può variare a seconda delle necessità), e per via della velocità con il quale viene forata la pelle, il trauma che il vostro corpo soffrirà sarà sempre maggiore rispetto a quello provocato dall’ago.
Inoltre la pistola era un metodo più economico, certo, ma proprio per via della minore qualità del lavoro svolto e dei materiali utilizzati: i piercing “sparati” in questo modo sono infatti di scarsa qualità, e spesso non rispettano i dovuti standard anallergici ed igienici. In ultima, il rischio di infezione con un ago è straordinariamente minore, così come anche quello di contagio: la pistola non viene cambiata totalmente da un buco all’altro, mentre un ago sì. Se state cercando di capire come farvi un piercing al naso insomma, la risposta migliore è una sola: affidatevi ad un professionista, e se il piercer da voi scelto vorrà farvi il piercing al naso con la pistola, sarete sicuri di avere di fronte un ciarlatano.
Per concludere, qualche consiglio sparso: in molti si chiedono se il piercing al naso fa male. E’ così? Il piercing al naso può risultare sensibilmente più doloroso rispetto a quello ai lobi dell’orecchio, ma un buon piercer avrà sicuramente la manualità necessaria a ridurre questo inconveniente al minimo. Ovviamente la cosa è soggettiva: c’è chi si ritrova a versare una lacrima o due, chi sente appena un lieve pizzicore, e chi infine non avverte nemmeno quello.
Inoltre, dicevamo, questo accessorio spesso non è considerato un vero e proprio sinonimo di virilità. Quale scegliere dunque per non catalizzare epiteti come “femminuccia” o “tamarro“? Da evitare il piercing al naso con brillantino: sta bene su pochissimi ragazzi (preferibilmente con un volto molto giovane ed androgino); ed anche nel caso corrispondeste all’archetipo del perfetto “faccino da Kinder“, rischiereste comunque di venire additati come effemminati.
E’ caldamente preferibile per un uomo ricorrere invece al septum piercing o al piercing al naso ad anello (detto anche piercing al naso a cerchietto, mettetela giù come preferite: il piercer in questione capirà sicuramente entrambe le formule), una soluzione decisamente più maschile e molto più apprezzabile anche sotto il profilo estetico.