Se avete comprato di recente una macchina, provate a cercare nel cofano posteriore la ruota di scorta e molto probabilmente non la troverete. Se al suo posto avete rivenuto una pochette contenente una serie di attrezzi, non preoccupatevi: non siete stati oggetto di una truffa ma la vostra auto è stata dotata di un kit riparazione gomme.
Si tratta di una soluzione volta ad alleggerire il veicolo, al recupero di una notevole quantità di spazio (quella occupata dal classico ruotino di scorta) e per ridurre ovviamente i costi dell’auto che avete comprato.
Nonostante i pregi finora elencati, un kit riparazione gomme ha anche i suoi difetti. Il più importante riguarda la sua utilità, che si limita alle forature più blande, dal momento che nulla può fare contro particolari squarci della gomma, casi in cui sarebbe utile cambiare lo pneumatico.
Il secondo neo del kit riparazione gomme è relativo alla sua scarsa semplicità d’uso. A tal proposito, ecco alcuni consigli su come usare al meglio il kit riparazione così da essere pronti nel caso in cui il destino dovesse riservarvi un chiodo od un oggetto tagliente nel bel mezzo del vostro cammino stradale.
Kit riparazione gomme: ecco come si usa
Nel caso vi accorgeste di aver forato, così come vi abbiamo già detto nella guida su come cambiare uno pneumatico, dovrete cercare una zona tranquilla in cui fermarvi e che vi permetta di armeggiare intorno al veicolo senza pericoli di auto che sopraggiungano. In tal caso, è obbligatorio indossare il giubbino catarifrangente e porre ad almeno 50 m da voi il triangolo di segnalazione.
A questo punto, prendiamo il kit riparazione gomme, in genere sotto la moquette del vano di carico posteriore ma potrete consultare il manuale per scoprire la sua esatta posizione.
Il kit, in genere, comprende solo due elementi: il compressore ed una bomboletta, che contiene una sostanza schiumosa vulcanizzante. Il compressore dovrà essere collegato alla presa dell’accendisigari per cui dovrete eseguire l’operazione a motore acceso, così da generare la classica corrente a 12 V.
Svitate il tappo sulla bomboletta e collegatela all’apposito ugello del vostro compressore (dovrete sentire che il sigillo in alluminio della bomboletta si sia forato), il quale dovrà a sua volta essere collegato alla valvola dello pneumatico da ripristinare. Avviando il compressore la gomma si riempirà di aria e schiuma, andando a chiudere i fori che avevano causato il drastico abbassamento di pressione. Procedete quindi a gonfiare lo pneumatico fino a quando non avrà raggiunto la pressione ottimale di esercizio.
Attendete 15 minuti e poi potrete percorrere i primi 5 km in modo tale che la soluzione vulcanizzante si assesti per bene. A questo punto fermatevi e verificate la pressione: se è tutto ok potrete procedere in sicurezza.
A tal proposito vi ricordiamo che si tratta di una riparazione assolutamente provvisoria che vi permetterà di raggiungere in sicurezza il gommista più vicino. Se il tragitto che dovete compiere è comunque abbastanza lungo, vi consigliamo di fermarvi più volte a controllare la pressione delle gomme riparate, almeno ogni 20 minuti.
Consigli sul kit riparazione gomme
A nostro avviso, i pro del kit riparazione gomme non sono ancora sufficienti a poter giustificare l’assenza del ruotino di scorta, che in determinate occasioni può rivelarsi la vostra ancora di salvezza. Dunque, se potete, in fase d’acquisto affidatevi ancora al buon vecchio ruotino: siamo certi che non ve ne pentirete.
Se avete usato la bomboletta per una riparazione, ricordatevi di comprarne una nuova per poter far fronte ad un nuovo episodio di foratura.
Se il danno allo pneumatico è grave, evitate di procedere con il kit riparazione gomme, sarebbe inutile. Chiamate, dunque, un carro-attrezzi e fatevi trasportare dal gommista più vicino.