Passaggio di proprietà dell’auto: quanto costa e come farlo

Il passaggio proprietà auto non è un procedimento semplicissimo, ma con un paio di accorgimenti riuscirete a farlo senza problemi: ecco tutto quello che dovete sapere

Passaggio di proprietà dell’auto: quanto costa e come farlo

Il passaggio di proprietà auto è l’atto obbligatorio da fare quando avviene il trasferimento di un’auto usata ad un nuovo soggetto, e serve a regolarizzare i dati sia nel CDPD (Certificato Di Proprietà Digitale) che negli archivi del PRA. Se è possibile fare questa operazione anche tramite consulenza, in realtà il passaggio di proprietà dell’auto non è così complicato da fare, anche nel caso voleste provvedere ‘da soli’, così come non è complicato il trasferimento di proprietà di una moto.

Premettiamo che, dal momento della firma dell’atto di vendita, avrete 60 giorni per mettervi in regola sia con CDPD che con il vostro libretto di circolazione, che entro quella data dovrà già possedere tutti i dati relativi al nuovo proprietario.

Passaggio di proprietà auto: i documenti

Oltre ovviamente alla modulistica predisposta per l’operazione e alla marca da bollo, dovrete munirvi dei documenti di base del veicolo e dei soggetti coinvolti nel trasferimento.

passaggio di proprietà auto

Oltre ai documenti personali, non dimenticate di presentarvi allo sportello con i moduli necessari e i documenti dell’auto

In sostanza, dovrete avere: fotocopie del libretto e delle rispettive carte d’identità (oltre agli originali), i rispettivi codici fiscali, il CDP cartaceo, sul quale si registra il passaggio. Tipicamente, infatti, il passaggio può consistere in una dichiarazione con firma autenticata del venditore, redatta proprio sul retro del Certificato di Proprietà. Ricordatevi, poi, di portare con voi i modelli N3PC (in doppio originale) e il modulo TT2119 di richiesta aggiornamento della Carta di Circolazione: potrete o stamparli dal web o richiederli agli sportelli dedicati.

Dove e come fare il passaggio di proprietà auto

Il passaggio può essere fatto sia alla Motorizzazione che in un ufficio del PRA. Sui moduli che vi abbiamo indicato (N3PC e TT2119) verranno apposte le firme delle parti coinvolte (il venditore e l’acquirente), che dovranno essere presenti entrambi al momento del passaggio. Qualora il venditore fosse impossibilitato, dovrete munirvi di una sua firma autenticata.

Va poi consegnato tutto il materiale (allo sportello vi aiuteranno a compilarlo) negli uffici, le cui tempistiche per completare del tutto il passaggio variano da caso a caso (e da zona a zona). L’ACI, per ottenere a vista il rilascio dei nuovi documenti, consiglia di recarsi presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), potendo così anche ottenere l’aggiornamento dei dati in tempo reale nei database del PRA e della Motorizzazione Civile.

Per fare il passaggio di proprietà auto, potrete anche recarvi alla Motorizzazione Civile della vostra provincia

Per fare il passaggio di proprietà auto, potrete anche recarvi alla Motorizzazione Civile della vostra provincia

Costo passaggio di proprietà auto

Il costo del passaggio di proprietà auto è il vero ‘punto dolente’ di tutta l’operazione, perché viene spesso considerato troppo alto, specialmente con i modelli datati con elevata potenza, con il rischio di spendere troppo per un auto di basso valore di mercato.

Per tutti, vi è da affrontare il costo di: marca da bollo (16 €) per l’aggiornamento della Carta di Circolazione; imposta di registrazione PRA (32 € se si utilizza il CdP, 48 € se si utilizza il modello NP3C); commissioni Motorizzazione (10,20 €); emolumenti ACI (27 €). A questi, sono da sommare eventuali commissioni per i bollettini e la nota I.P.T. (Imposta Provinciale di Trascrizione), dagli importi variabili in base al tipo di veicolo e alla provincia di residenza.

E’ proprio l’importo variabile la parte maggiore. Orientativamente, si va da un minimo di 150,81 € per le auto che hanno potenza fino a 53 kW, per poi aumentare una cifra di circa 3,50 € per ogni kW in più. Calcoli precisi, su due piedi, sono impossibili da farsi, perché le differenze da una provincia all’altra hanno una forbice che può arrivare fino al 30% dei costi.

Sanzioni in caso di omissioni

Come detto in apertura, il passaggio di proprietà deve essere fatto entro 60 giorni dall’atto di vendita. A tal proposito, per evitare problemi, è opportuno che sia venditore che acquirente conservino una copia dell’atto di vendita. I 60 giorni, è sempre bene ricordarlo, devono includere anche il percorso di aggiornamento della Carta circolazione e del Certificato di Proprietà digitale.

Già i costi sono elevati, non fateli aumentare ulteriormente: verificate che tutti gli aggiornamenti siano avvenuti nei tempi previsti

Già i costi sono elevati, non fateli aumentare ulteriormente: verificate che tutti gli aggiornamenti siano avvenuti nei tempi previsti

Nel caso vi sia un ritardo, la sanzione è del 30% dell’IPT dovuta (a cui vanno sommati gli interessi legali), che diviene del 15% qualora l’aggiornamento avvenga entro i 90 giorni dall’atto di vendita (quindi entro 30 giorni dalla scadenza fissata dei 60 giorni), mentre se il ritardo rientra nei 15 giorni, la sanzione è dell’1% per ogni giorno di ritardo.

La mancata richiesta di aggiornamento porta, oltre alle sanzioni monetarie appena citate, anche il ritiro della carta di circolazione, ai sensi dell’art. 94 del Codice della Strada. Se il passaggio non è registrato, inoltre, il venditore resta a tutti gli effetti il proprietario dell’auto, con tutte le conseguenze del caso: risponderà lui di danni, violazioni, tasse, etc.

Casi particolari

In caso di documenti scritti in lingua diversa dall’italiano, ad essi deve essere anche allegata una traduzione in italiano, certificata. Se l’acquirente è un cittadino extra UE, deve avere con sé anche una copia del permesso di soggiorno o, nel caso fosse scaduto, la copia della ricevuta attestante la richiesta del rinnovo.

In caso l’auto fosse patrimonio dato in eredità, bisogna rivolgersi allo STA del PRA o della Motorizzazione, dove verrà autenticata la firma dell’erede sull’atto di accettazione eredità; è obbligatorio, quindi, richiedere la registrazione dell’atto di accettazione dell’eredità, con certezza degli aggiornamenti. Nel caso di auto cointestate, infine, ricordate che, in questo caso come in altri, è necessaria la presenza di tutti i proprietari per le firme.

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