La metà di tutte le emissioni di CO2 prodotte dall’attività umana sono causate dal traffico stradale. Queste emissioni devono essere ridotte, poiché l’Italia si è impegnata a raggiungere questo obiettivo nell’ambito della sua Strategia energetica 2050.
Lasciare l’auto in garage e passare al trasporto pubblico è di gran lunga la soluzione migliore, ma non è un’opzione per tutti. Sono necessarie alternative e una di queste è passare a combustibili rinnovabili che possono essere prodotti in modo neutrale dal punto di vista climatico.
Uno di questi è il gas naturale sintetico, che non è altro che metano prodotto artificialmente. In termini di attuazione della strategia energetica è di particolare interesse, in quanto un’auto alimentata a gas naturale sintetico prende due piccioni con una fava.
In primo luogo, le fluttuazioni nella produzione di energia saranno inevitabili se, secondo i piani, si vuole puntare sempre più su energie rinnovabili come l’energia solare ed eolica. Al contrario di queste ultime due tipologie di energia, con il gas naturale sintetico l’energia viene prodotta anche quando non c’è domanda. Proprio questa elettricità può essere utilizzata per produrre gas sintetico, che funge così da accumulatore di energia a lungo termine. Le batterie, invece, sono utili per la conservazione a breve termine.
In secondo luogo, questo combustibile rinnovabile viene prodotto dalla CO2, trasformando questo gas serra in una risorsa.
Il gas naturale sintetico, inoltre, è rinnovabile e climaticamente neutro e funziona anche come mezzo di immagazzinamento per le energie rinnovabili. Tuttavia, il futuro utilizzo di questo gas dipende principalmente da decisioni politiche.
Acqua e anidride carbonica: risorse inesauribili
Il gas naturale sintetico, che può essere utilizzato come carburante nei motori delle automobili, è infatti metano (CH4). Viene prodotto utilizzando elettricità rinnovabile, anidride carbonica (CO2) e acqua. L’elettricità è necessaria per scindere l’acqua in ossigeno e idrogeno in un processo noto come elettrolisi e anche per filtrare la CO2 dall’aria, da un impianto di biogas o dai gas di scarico di un impianto di incenerimento dei rifiuti. L’idrogeno reagisce quindi con la CO2 per formare metano, che può essere successivamente utilizzato per guidare un’auto attrezzata a tale scopo.
Un’auto a gas emette circa il 20% in meno di gas serra rispetto a un’auto a benzina e il restante 80% era precedentemente ridotto nell’atmosfera. Pertanto, la mobilità sintetica alimentata a metano è praticamente neutra in termini di CO2.
Tecnologia costosa
L’efficienza della produzione di gas sintetico dipende principalmente dall’efficienza dell’elettrolisi dell’acqua. Nonostante il processo sia tecnologicamente ben consolidato, il costo per l’acquisto dell’attrezzatura necessaria è ancora elevato e c’è margine di miglioramento per quanto riguarda le sue prestazioni.