La toelettatura è una questione particolarmente spinosa poiché dipende molto dalle mode, dalle regioni geografiche, dal contesto storico e da quello culturale. In Francia nel periodo tardorinascimentale si usavano coprire gli odori con i profumi, anziché – semplicemente – lavarsi. Eppure era considerata una delle nazioni socialmente più sviluppate del pianeta, sia pure con tutte le sue contraddizioni. Oggi la questione è diventata particolarmente d’attualità per via delle richieste sempre più pressanti del marketing della moda e dell’industria pubblicitaria, che raramente si tirano indietro quando ci sono stereotipi da proporre.
Ad ogni modo a prescindere dal culto della bellezza dal punto di vista del marketing attuale, ogni epoca ha avuto i suoi modelli di riferimento e le sue proposizioni più o meno aggressive di questi ultimi, eppure mai come oggi si sta facendo attenzione ai singoli particolari. Tra le questioni più dibattute v’è certamente quella relativa al pelo maschile, ritenuto da alcune sexy mentre da altre da eliminare alla radice. Ma chi ha ragione? I gusti sono gusti, su questo c’è poco da discutere, ma è vero che esistono delle linee guida sulle quali la maggior parte delle donne concorda con larga maggioranza.
Ad esempio i peli sulla schiena e sulle spalle sono considerati alla stregua dei peli sulle gambe delle donne da parte degli uomini: sappiamo che esistono, sappiamo che dobbiamo fare i conti con loro ma non li vogliamo fare, punto. La stragrande maggioranza delle donne detesta accarezzare le spalle del proprio fidanzato e trovarsi a passare le dita tra una foresta irsuta (sebbene secondo recenti studi, oltre il 90% delle donne che reputano i propri fidanzati “troppo pelosi” evitano l’argomento con loro, per imbarazzo o per non urtare i loro sentimenti).