I Simpson predicono il futuro…di nuovo! Ecco cos’avevano anticipato stavolta (1 / 2)

I Simpson predicono il futuro…di nuovo! Ecco cos’avevano anticipato stavolta

I Simpson oggi rappresentano un’istituzione leggendaria, in quanto sono stati la prima sitcom animata a sfondare davvero riuscendo ad imporsi nel difficile mondo della satira attraverso l’animazione. Il grande limite del formato dei cartoni animati è infatti relativo al fatto che spesso fatichino ad essere presi sul serio dagli adulti, in quanto sono comunemente correlati all’intrattenimento per bambini (mentre in altre regioni del mondo, come ad esempio in Giappone, esistono cartoni animati appositamente realizzati per la sola visione di un pubblico adulto).

Fatto sta che a Matt Groening è necessario attribuire il merito di essere riuscito a creare un prodotto capace di abbattere tutti gli stereotipi, consacrandosi dapprima sul mercato americano e poi su quello internazionale. Anche in Italia infatti I Simpson, che la cui avventura tricolore iniziò nel 1991 (sebbene la prima statunitense sia datata 1989) sono oramai conosciutissimi tant’è che le avventure di Marge, Homer, Bart, Lisa e Meggie, insieme a quelle di tutti gli abitanti di Springfield, hanno già fatto divertire diverse generazioni di italiani.

L’idea alla base de I Simpson è piuttosto semplice in realtà: prendere una famiglia americana tipica della piccola borghesia e farne il centro della propria satira sociale. Proprio in virtù della sua capacità di far ridere raccontando la realtà, I Simpson ha ricevuto diverse onoreficenze e riconoscimenti come “miglior serie TV del secolo” secondo il magazine Time, una stella lungo la Hollywood Walk of Fame e l’esclamazione “D’oh!”, tipica di Homer, è stata persino inserita all’interno dell’Oxford English Dictionary, il più illustre dizionario storico della lingua inglese antica e moderna.