La scienza conferma: per liberarsi dallo stress bastano 15 minuti. Ecco cosa fare (2 / 2)

Sarà chiaro a questo punto che questi profondi sconvolgimenti sono una reazione organica vitale a situazioni di forte pericolo, nelle quali abbiamo bisogno che i nostri sensi siano spinti al massimo e che le nostre capacità fisiche siano anch’esse portate all’estremo delle nostre possibilità. Il problema sta nel fatto che si tratta di meccanismi naturali e positivi solamente fintanto che si protraggono fino allo scampato pericolo: a quel punto l’organismo abbassa la produzione di ormoni catabolici e promuove quella di ormoni anabolici come testosterone ed insulina, quest’ultima responsabile della regolazione della serotonina, il neurotrasmettitore che regola le sensazioni di benessere e rilassamento.

Va da sé a questo punto che se la situazione di stress si protrae per giorni, o settimane, l’intero equilibrio fisiologico dell’organismo viene alterato, le difese immunitarie vengono abbattute e le modificazioni negative fisiologiche diventano importantissime. Ed in epoca odierna, le situazioni stressanti sono all’ordine del giorno. Come fare dunque per ritrovare benessere e serenità? Stando ad uno studio statunitense pubblicato sulla rivista scientifica Personality and Social Psychology Bulletin, sarebbero sufficienti 15 minuti da soli per riuscire a ritrovare l’equilibrio e liberarsi dello stress.

La ricerca in questione è stata portata a termine dai ricercatori dell’Università di Rochester (New York, USA), i quali hanno chiesto a 114 dei volontari partecipanti di prendersi 15 minuti di solitudine al termine di una conversazione stressante. Il risultato? Coloro che avevano usufruito del quarto d’ora di solitudine risultavano molto meno stressati di chi era rimasto invece insieme agli altri. Stando alle conclusioni offerte dagli studiosi, prenderci del tempo per noi (almeno 15 minuti al giorno) lasciando fuori gli impegni della socialità può influire attivamente sulla riduzione dello stress. A patto ovviamente che sia una scelta consapevole e non obbligata.