Lotta alla calvizie: ecco la prima pelle biotech con i follicoli piliferi (2 / 2)

I ricercatori guidati da Karl Koehler hanno avuto dunque questo grande merito anche se stando alle dichiarazioni dei ricercatori, la scoperta è avvenuta quasi per caso.

Il team di studiosi stava, infatti, facendo un altro esperimento che mirava alla coltivazione in provetta di cellule dell’orecchio interno partendo da alcune cellule di topo riprogrammate e convertite in staminali pluripotenti.

Queste cellule, in sostanza, sono in grado di seguire varie direzioni durante il loro sviluppo. Poco dopo alcuni ricercatori hanno scoperto quello che stava accadendo e sono rimasti letteralmente senza parole.

Insieme al tessuto dell’orecchio interno, infatti, nella provetta vi erano anche cellule di pelle ed è stato proprio in quel momento che la ricerca si è focalizzata su un altro aspetto molto importante per la cura della calvizie.

Gli step di crescita di questo tessuto sono stati osservati passo dopo passo ad occhio nudo e lo sviluppo è avvenuto partendo da un grappolo di cellule “che sembrano una cisti sferica, nella quale i follicoli piliferi crescono verso l’esterno in tutte le direzioni”.

La pelle realizzata in laboratorio durante questo esperimento ha il pregio di essere completa sia dell’epidermide, lo strato più esterno della pelle, sia del derma, che fa parte degli strati inferiori.

Durante il processo di sviluppo avviene anche la formazione dei follicoli piliferi ed il team di ricercatori si è messo subito per trovare possibili applicazioni di questa pelle biotecnica per l’individuazione di nuovi farmaci che possano regolare la crescita dei capelli e curare definitivamente uno dei problemi più diffusi negli uomini ma anche nelle donne.

Non resta dunque che attendere ulteriori sviluppi di questa importantissima ricerca che ha raggiunto già dei risultati notevoli e che fanno ben sperare.