Quando soccorriamo qualcuno sappiamo bene che stiamo facendo qualcosa di molto rischioso, poiché quando si ha a che fare con la vita della gente non si può scherzare: basta la minima imperizia a combinare l’irreparabile, a maggior ragione quando le condizioni dell’infortunato sono critiche. Ecco dunque alcuni consigli su cosa evitare di fare durante un’operazione di primo soccorso. Innanzitutto assicuratevi di non essere voi stessi in pericolo, come seconda cosa controllate i segni vitali: respiro e battito cardiaco. Potete aiutarvi con una torcia (andrà bene quella dello smartphone) aprendogli gli occhi e puntandogliela contro: la pupilla dovrebbe restringersi. Se ciò non dovesse accadere, potrebbero essere presenti danni di natura neurologica.
In caso di forte sanguinamento, ricordatevi che applicare una cintura o altro per bloccare il flusso sanguigno può essere una precauzione molto rischiosa. La prima cosa da fare dovrebbe infatti essere il fermare il sangue premendo sull’arteria più prossima alla ferita, in maniera tale da poterla pulire a dovere, quindi applicare un bendaggio stretto sulla ferita stessa. Il laccio emostatico rappresenta una soluzione di emergenza praticabile solo e soltanto nei casi in cui l’emorragia è molto severa e l’infortunato rischia di morire per dissanguamento. In quel caso ricordatevi di allentare il nodo per 10-15 minuti ogni 50 per evitare la necrosi dei tessuti
In caso di epistassi invece, la pratica comune di gettare la testa all’indietro per fermare il dissanguamento è da evitare, poiché si tratta del modo migliore per mandare sangue nei polmoni. Ed è un’eventualità da scongiurare assolutamente. Fate invece reclinare la testa della persona in questione leggermente in avanti, e tenete premuta la punta del naso (senza esagerare) per 10 minuti. Se il sanguinamento non si ferma, consultare un medico.