L’alluce valgo è una deformazione dell’articolazione del piede e, purtroppo, è un disturbo che riguarda sia gli i piedi maschili che quelli femminili. In pratica, le dita sono disposte verso l’esterno; in particolare, c’è lo spostamento del primo metatarso dalle altre vicine articolazioni; la base dell’alluce si sposta da quella che è la sua base naturale andando in fuori, la parte superiore dell’alluce si avvicina invece alle altre dita.
L’alluce valgo si manifesta con dolore e gonfiore nella zona, se non viene trattato in modo giusto può portare a veri e problemi di postura. A diagnosticare e a seguire l’evoluzione della deformazione è l’ortopedico, insieme al podologo. Niente rimedi casalinghi, naturalmente, prima di aver sentito il medico.
Il processo di guarigione non sempre passa solo per regole di comportamento ed esercizi. In qualche caso, è necessario ricorrere alla chirurgia. Esiste una prevenzione dell’alluce valgo, come vedremo, o comunque alcune regole da seguire per evitare che la deformazione si complichi nel momento in cui si scopre di averla.
Come prevenire l’alluce valgo
Come possiamo prevenire questo fastidioso disturbo alle dita del piede? Scegliendo innanzitutto in modo adeguato il tipo di calzature. Sconsigliate le suole troppo piatte, che non consentono alle dita un appoggio corretto a terra. Per le donne, non sono indicati i tacchi perché costringono il piede in una posizione innaturale.
Non bisogna massaggiare il gonfiore esterno, chiamato borsite o più volgarmente cipolla, perché si rischierebbe di far infiammare ulteriormente la zona. È utile pure cercare di ripetere movimenti naturali per il piede, imparando a riconoscere i propri punti d’appoggio. Si può prendere una pallina non dura da far scorrere con delicatezza sotto la pianta del piede per capire quali sono le articolazioni più utilizzate in ogni momento in cui si cammina, dai tendini ai muscoli del piede.
Gli esercizi migliori
L’ortopedico e poi il fisioterapista sono le figure indicate per definire la diagnosi prima e gli esercizi successivamente. Oltre alla ginnastica, i medici potrebbero prescrivere l’utilizzo di fasce oppure di divisori per far sì che l’alluce torni nella posizione corretta. Alcuni medici decidono pure per i farmaci in modo da ridurre l’infiammazione e il dolore. Come vedremo in seguito, c’è anche il possibile ricorso alla chirurgia.
Per quanto riguarda gli esercizi più comuni, della pallina abbiamo già sommariamente parlato. Si usa soprattutto per fare prevenzione o per non far peggiorare i sintomi. Con la rotazione, invece, si inizia stando seduti, con la gambe distese. Si cerca di muovere l’alluce, facendo un cerchio. Dopo una decina di secondi, provate ad allungare l’alluce verso l’esterno, mantenendo questa posizione per qualche attimo. Al momento in cui si prova anche solo un po’ di dolore, bisogna fermarsi.
Passiamo alla guida: da seduti e con le gambe distese, aiutandosi con le mani, si muove dolcemente l’alluce senza pressioni e senza forzare il piegamento. Poi si abbassa un po’ e quindi si riporta su, cercando di non cambiare il suo asse. Esercizio indicato per l’alluce valgo è camminare a piedi scalzi in casa o sulla sabbia. Dopo una decina di passi, mantenendo il piede dritto e non sporgente verso l’esterno, ci si ferma. Flettendo appena il ginocchio, a contatto con il suolo devono restare solo le dita. Appurato qual è il punto d’appoggio, si deve mantenere questa postura per circa cinque secondi prima di ricominciare a camminare.
Infine, il muro. Da sdraiati, gambe piegate e piedi poggiati su un muro. Vanno sollevati poco alla volta, iniziando dal tallone, quindi si incentiva l’area d’appoggio con una piccola pressione sulle falangi, quindi anche sull’ arco e sui talloni. Arrivati qui, si deve restare così per cinque secondi circa.
Non dimenticate che i plantari sono ottimi per chi ha questo disturbo. Rivolgendosi a un podologo, ne verranno realizzati di personalizzati.
Quando fare l’operazione per l’alluce valgo
Non esiste una risposta sola. Esiste infatti l’alluce valgo che l’organismo riesce a uguagliare nel peso, ma che può portare comunque a una grave malformazione. In questa condizione, bisogna programmare la correzione prima che la deformità porti, più avanti, a dover intervenire con operazioni chirurgiche più complicate.
Esistono invece forme di valgismo lieve che non lasciamo pensare a un’evoluzione grave, ma che magari rappresentano un disturbo estetico evidente quando si sta senza scarpe o quando si prova una calzatura nuova a punta. La domanda che bisogna porsi è dunque: si tratta di un problema estetico o funzionale?
Se però l’obiettivo è correggere la deformità, la soluzione non può che essere chirurgica e oggi si tratta di una soluzione mini-invasiva: anestesia dal ginocchio in giù, intervento di 20 minuti, ricovero di qualche ora e carico immediato.