Attacchi di panico: quali sono le cause, i sintomi e come possiamo combatterli

Arrivano senza preavviso e improvvisamente: sono gli attacchi di panico. Un disturbo molto fastidioso che ha delle cause scatenanti. Vediamo quali sono i sintomi più comuni e come possiamo fare per poterli gestire al meglio

Attacchi di panico: quali sono le cause, i sintomi e come possiamo combatterli

L’attacco di panico è una reazione del nostro corpo a un forte stato d’ansia. E’ un segnale che ci da’ il nostro corpo per farci capire che psicologicamente c’è qualcosa che non va.

Spesso scaturisce da uno stato d’ansia che può essere causato da periodi di forte stress, o da emozioni forti, fobie, lutti o da alcune situazioni che ci fanno sentire a disagio.

L’attacco di panico arriva improvvisamente ed è facile spaventarsi alla sua prima comparsa, specie se non se ne conoscono i sintomi.

Sintomi degli attacchi di panico

I sintomi possono essere diversi da persona a persona e di volta in volta. L’attacco di panico può iniziare in modo improvviso ed aumentare fino al punto in cui il corpo torna in fase di rilassamento.

Può durare da pochi minuti a oltre mezz’ora. I sintomi tipici sono:

  • Aumento del battito cardiaco e palpitazioni
  • Sensazione di oppressione al petto
  • Formicolio ed intorpidimento di gambe e braccia
  • Vertigini
  • Sensazioni alternate di caldo e freddo
  • Confusione
  • Nausea
  • Fatica a respirare e disturbi della respirazione
  • Paura e terrore di morire.

Come gestire un attacco di panico

L’attacco di panico va saputo gestire nel momento in cui si presenta ma bisogna anche capire da che cosa è provocato.

Nel momento in cui si scatena è importante cercare di aiutare il proprio corpo a rilassarsi, cercando di mettersi a proprio agio e ascoltando le reazioni del corpo per capire cosa ci fa stare meglio e cosa no. Per ridurre la sensazione di nausea o le vertigini può essere molto utile sedersi oppure addirittura sdraiarsi a terra.

Se invece si va in iperventilazione, è utile respirare in un sacchetto di carta per fare in modo che si regolarizzi l’aria che entra ed esce dai polmoni, per rallentare i battiti cardiaci e per regolarizzare la circolazione del sangue in tutto il corpo. E’ utile farlo perché l’iperventilazione, spesso involontaria, può comportare un afflusso minore di sangue al cervello e può aumentare lo stato d’ansia e favorire lo svenimento.

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