Avrete sicuramente sentito parlare di autopalpazione del testicolo come metodo per riconoscere tempestivamente i sintomi di un tumore ai testicoli. Nel concreto, di cosa si tratta? L’autopalpazione dei testicoli è la migliore arma a nostra disposizione per riconoscere eventuali anomalie del testicolo, in maniera tale da poter avere un primo, importantissimo indizio sulla presenza o meno di un tumore al testicolo.
Il modo ottimale per effettuare l’autopalpazione dello scroto è quello di porsi davanti ad uno specchio, in maniera tale da avere anche una visione più completa della situazione: non solo col tatto, quindi, ma anche con la vista. Controllate, quindi, che non ci siano rigonfiamenti. Attenzione: non è sintomo di alcuna patologia il fatto di non avere i testicoli allineati: questo è normale!
Palpazione testicoli: come farla
L’autopalpazione dei testicoli si effettua con l’indice e il pollice nella parte superiore del testicolo, mentre ponete il medio nella parte inferiore. Il senso di questa operazione è quello di scoprire anomalie sulla superficie dei testicoli. Ovviamente, compiete questi gesti con delicatezza, in modo da non sentire dolore durante l’autopalpazione; anche perché è proprio il dolore ai testicoli uno dei possibili campanelli d’allarme. Se siete delicati e sentite comunque un dolore (o anche solo un fastidio), allora è il momento di farsi fare una visita ai testicoli dal proprio medico.
Tale operazione deve coinvolgere l’intera superficie del testicolo: sentire una sorta di pallina nei testicoli potrebbe significare la presenza di una cisti, che va eliminata. L’attenzione deve aumentare anche nel caso di un testicolo gonfio rispetto all’altro, perché questo potrebbe essere sintomo di diverse patologie che riguardano i testicoli: la più grave della quale, ovviamente, è il tumore ad uno dei due testicoli. Comunque, anche in questo caso, non allarmatevi: potrebbe capitare di sentire un testicolo più grande dell’altro, la visita dall’urologo è consigliata solo quando questa differenza è eccessiva.
Tumore ai testicoli: come riconoscerlo
Se durante l’autopalpazione dei testicoli trovate una strana protuberanza in un punto qualsiasi del testicolo, allora concentratevi su quella zona, ed esercitate una pressione per capire che tipo di sensazione vi provoca. La caratteristica del testicolo, infatti, è quella di avere una superficie esterna liscia, uniforme e di consistenza elastica; se la protuberanza che trovate è più dura rispetto al resto del testicolo, allora potrebbe trattarsi di un nodulo (multiplo o ‘solitario’), ed è indiscutibilmente arrivato il momento di un controllo ai testicoli.
Autopalpazione del testicolo: ecco le 5 mosse salva vita
A dimostrazione del fatto che l’autopalpazione del testicolo sia un metodo riconosciuto dalla scienza come efficace in un’ottica di prevenzione del tumore ai testicoli, anche la SIU (Società Italiana di Urologia) ha, di recente, fornito le cosiddette 5 mosse salva vita, le 5 regole da seguire per effettuare correttamente l’autopalpazione.
La prima di queste 5 regole è di tipo ‘metodologico’: bisogna, infatti, avvolgere il testicolo, prima l’uno e poi l’altro, nel palmo delle mani. La seconda regola, invece, rappresenta la prosecuzione della prima, e riguarda il modo in cui scovare eventuali anomalie: bisogna far ruotare il testicolo tra pollice e indice, esaminando attentamente eventuali gonfiori o bozze irregolari, che dovranno far accendere un campanello d’allarme. E la terza regola prevede proprio questo: la ricerca di un eventuali nodulo al testicolo (parti più ‘dure’ rispetto al resto del testicolo), di gonfiori o di qualsiasi altra anomalia riscontrabile al tatto.
La quarta regola, invece, ci indica qual è il momento migliore per poter effettuare l’autopalpazione: dopo il bagno, possibilmente in acqua calda, in maniera tale che lo scroto sia rilassato e che sia più facile evidenziare eventuali anomalie del testicolo; inoltre, questa quarta regola ci dice di effettuare tale operazione almeno una volta al mese.
Infine, la quinta regola dà una indicazione importante anche sul quando cominciare: dall’età adolescenziale, intorno ai 15 anni, che rappresenta la fase in cui questo fenomeno comincia a manifestarsi negli uomini. Cinque semplici regole che, se seguite, possono toglierci più di un problema davanti!