La ferritina non è il ferro, ma una proteina che immagazzina il ferro, rilasciandolo nel nostro organismo quando ne ha bisogno, e solitamente, si accumula nelle cellule del corpo e solo una piccola quantità circola nel sangue. Con la ferritina alta, ovvero al di sopra dei valori di riferimento ordinari, potrebbe essere in corso uno stato infiammatorio.
Ecco cosa comporta, cosa bisogna fare, quali sono gli alimenti che è meglio mangiare per poter tornare ai livelli normali. Gli intervalli tipici della ferritina nel sangue sono da 24 e 336 nanogrammi per millilitro negli uomini, da 11 a 307 nanogrammi per millilitro nelle donne.
Tra le cause principali dei valori elevati di questa proteina, ci sono condizioni quali l’emocromatosi (il corpo tende ad assorbire troppo ferro), l’artrite reumatoide, alcune malattie del fegato e l’ipertiroidismo. Potrebbe anche trattarsi di condizioni come l’obesità o l’assunzione giornaliera di alcol.
L’eccesso di ferritina crea sintomi tipici: mal di stomaco, dolori al petto, sensazione di debolezza prolungata, dolori alle articolazioni.
Cosa fare con la ferritina alta
Bisogna naturalmente iniziare una terapia che deve essere necessariamente prescritta da uno specialista. Questa terapia prevede periodici prelievi di sangue, al fine di rimuovere i globuli rossi ricchi di ferro dall’organismo, stimolando a produrre nuovi globuli rossi sani.
Un altro intervento necessario è la dieta a basso contenuto di ferro e di sostanze chelanti, ossia che legano il ferro e ne permettono l’eliminazione mediante le urine. Bisogna anche aumentare il consumo di frutta e verdura. Ed è utilissimo fare attività fisiche costanti, come la bici, la corsa o il nuoto.
La tossicità o sovraccarico di ferro si verifica quando il corpo assorbe quasi il 30% di ferro dagli alimenti. Con il tempo, il corpo accumula una quantità di ferro da 5 a 20 volte superiore alle necessità. Il ferro in eccesso, che non può essere eliminato naturalmente, si deposita quindi nei tessuti del pancreas, del fegato e del cuore.
Ecco perché, nella dieta, c’è una quantità di ferro consigliata che dipende dall’età, dal sesso o da particolari esigenze nutrizionali (durante gravidanza e allattamento). Una donna incinta, tra i 14 e i 50 anni, ha bisogno di più ferro (27 mg al giorno), per le donne tra i 19 e i 50 anni è di 18 mg al giorno, a causa delle perdite di sangue durante il ciclo mestruale. Le donne che allattano hanno invece bisogno di meno ferro (10 milligrammi al giorno).
Per i maschi sopra ai 19 anni, la quantità di ferro da ingerire è al giorno è costante: 8 mg . Tutti gli altri tra i 7 e gli 11 mg al giorno.
Cosa mangiare
In caso di livelli di ferritina alti nel sangue, c’è una dieta ben precisa, dunque, da seguire. Ricordiamo che la carne è l’alimento in cui si trova la quantità più elevata di questo minerale. Le carni rosse contengono molto ferro eme, ovvero un tipo di ferro che è facilmente solubile nel corpo. E’ pertanto necessario evitare di mangiare alcune verdure e le carni rosse per ridurre l’apporto giornaliero di questa sostanza.
Gli alimenti a basso contenuto di ferro e dunque permessi in caso di ferritina alta sono la mela, il mirtillo, il pompelmo, il melone, l’arancia. Ed ancora: rape, ravanelli, carote, cipolle, peperoni, zucca. Sì anche a latte, yogurt e formaggio. Ammessi condimenti, olio e grassi. Vanno bene riso bianco, pasta, spaghetti, cous cous. E ancora: caffè, succhi di frutta e acqua.
Hanno invece un alto contenuto di ferro e quindi sarebbero da evitare: carni rosse, carne di maiale arrosto, uovo, pesce crudo, molluschi, tutte le verdure a foglia verde, i legumi, cereali integrali, pane, alcol, tutti i cibi e i prodotti arricchiti con il ferro.
Come detto, le verdure sono alimenti ricchi di ferro. Ma ce ne sono alcune che si possono mangiare, altre è preferibile evitarle. Soprattutto, ci sono verdure che contengono sostanze che inibiscono l’assorbimento del ferro, come l’acido fitico, l’acido tannico, la fibra e alcuni minerali (e quindi andrebbero mangiate con moderazione). Altre sostanze che aumentano l’assorbimento del ferro sono la vitamina C, l’acido folico e l’acido citrico. Anche queste ultime sostanze non sono indicate in caso di valori alti.