Fare le analisi del sangue ci permette di conoscere la nostra condizione di salute. Quando si riscontra un MCHC basso vuol dire che ci sono anomalie nella dimensione dei globuli rossi. Questo significa che all’interno di ogni globulo c’è poca emoglobina e quindi poco ferro; di conseguenza si soffre di anemia. Il paziente, a causa di queste carenze può lamentare diversi sintomi che lo debilitano anche nel svolgere le attività di routine.
L’indice MCHC, acronimo di Mean Corpuscular Hemoglobin Concentration, indica il valore medio dell’emoglobina contenuta nei globuli rossi. Questo valore viene studiato insieme a quelli del MCH (Mean Corpuscolar Hemoglobin) e del MCV (Mean Cell Volume), al fine di conoscere l’indice corpuscolare.
Ma cos’è l’emoglobina? L’emoglobina è una proteina, indispensabile per il nostro corpo. Questa ha la funzione di trasportare l’ossigeno all’interno dei nostri tessuti. I tessuti, grazie all’ossigeno apportato, svolgono correttamente la loro funzione.
MCHC basso: le cause principali e le conseguenze
L’MCHC basso indica anemie. La riduzione dell’emoglobina può dipendere da diversi fattori. In particolar modo, può suggerire carenze alimentari ed indicare la mancanza di vitamina C e B12, l’acido folico e il ferro. La carenza di ferro può essere conseguenza della presenza di un’ulcera peptica sanguinante, di emorroidi, di talessemia.
A seguito delle analisi, se si tratta di anemia, si può distinguere l’anemia emolitica, l’anemia aplastica e l’anemia ipocromica. Quest’ultima forma di anemia si divide in microcitica (globuli rossi piccoli) e ipocromica (globuli rossi poco colorati).
Il valore basso dell’emoglobina contenuta nei globuli rossi può anche dipendere da infezioni, batteriche o virali, infiammazioni, anomalie nella coagulazione e tumori. Il valore basso si riscontra, per esempio, quando il paziente è affetto da malattie epatiche, ipotiroidismo, sindrome mielodisplastica.
L’abbassamento del valore può dipendere anche da un’emorragia, conseguenza di un trauma, di un incidente stradale o a seguito di un intervento chirurgico. Anche chi abusa di alcolici o assume farmaci chelanti tende ad avere questo valore basso. Gli studi hanno rilevato che sul fenomeno influiscono anche fattori ereditari o genetici.
Sintomi
La sintomatologia legata al valore dell’MCHC basso è indicativa. Il paziente lamenta debolezza, spossatezza, fiato corto, sonnolenza e pallore. Possono manifestarsi anche mal di testa ed emicranie, vertigini, sensazione di svenimento e di freddo. Il paziente può manifestare anche segnali di aritmie cardiache.
Altri sintomi che si possono verificare sono la sindrome da gambe senza riposo, l’ingrossamento della milza, la lingua ulcerata.
MCHC basso: perché rivolgersi al medico
Una volta ritirati i risultati e notato un basso valore di MCHC, si deve andare dal medico per un consulto. Poiché il valore basso riscontrato può indicare differenti cause, sarà necessario indagare. Il medico, dopo aver indagato sulla storia del paziente e sulle sue abitudini e stili di vita, potrà prescrivere ulteriori esami ed analisi da svolgere. In particolar modo, vorrà analizzare la quantità di emoglobina totale e ogni aspetto riferito ai globuli rossi (volume, forma, etc).
Come si misura e quali sono i valori normali del MCHC
L’esame si esegue in laboratorio con una semplice analisi del sangue. La MCHC si può calcolare automaticamente con i conta cellule elettronici ma anche manualmente. In questo caso si dividendo il valore di emoglobina/dl per l’ematocrito.
Dopo aver aggiunto un coagulante, il sangue viene centrifugato. In questo modo si ha la separazione all’interno della provetta dei componenti. In superficie si trova il plasma ed è la porzione maggiore; al centro i globuli bianchi e le piastrine, mentre sul fondo risiedono i globuli rossi.
In condizioni normali, il valore MCHC è compreso fra il 32% e il 36%. L’indice di riferimento è uguale sia per l’uomo che per le donne della stessa età. Questo esame viene eseguito solitamente quando si sospetta o si cura un’anemia, a seguito di infezioni, di problemi di coagulazione e per alcuni tipi di tumore. Aiuta, inoltre, a controllare gli effetti sul paziente di alcuni trattamenti medici.
Consigli alimentari
In caso di MCHC basso è fondamentale seguire una dieta sana ed equilibrata. Per facilitare l’assorbimento del ferro, necessario in questi casi, è utile integrare nella dieta vitamina C, betacarotene e alimenti ricchi di ferro.
Sono invece da limitare o eliminare tutti quegli alimenti che contengono calcio, le uova, caffè, te e cacao ed alcune verdure e cereali che contengono ossalati. Tra questi, il rabarbaro, spinaci, kiwi, noccioline, sesamo. Sconsigliati sono anche gli antiacidi.