Quando siamo particolarmente accaldati o infreddoliti, le parti del nostro corpo che più risentono degli sbalzi climatici sono proprio le estremità distali (mani, piedi e soprattutto le dita). Ciò è dovuto al fatto che si trovano nei distretti periferici del corpo, pertanto per il nostro organismo è molto più difficile riuscire a far fluire il sangue – dunque fornire nutrimento – fino a quelle regioni. Ma ci sono altre particolari ragioni che possono alterare in maniera significativa la circolazione anche in assenza di escursioni termiche importanti, come ad esempio il morbo di Raynaud.
In questo caso però la vasocostrizione non viene stimolata solamente da fattori relativi alla temperatura bensì anche alle nostre emozioni. In altre parole, ciò che proviamo può attivare dei processi fisiologici che possono portare il nostro organismo a restringere il lume dei vasi sanguigni che irrorano le dita, generando un pallore anomalo in alcuni casi molto vistoso.
Insomma, se siete affetti dalla malattia di Raynaud potrà risultarvi davvero molto difficile nascondere le vostre emozioni…a meno che non celiate le vostre mani! Ma a cosa è dovuto e come si può rimediare? Ecco ciò che dovete sapere a proposito di questa peculiare condizione.
Morbo di Raynaud: cos’è
Consiste in un vasospasmo con conseguente vasocostrizione dei vasi sanguigni attivato primariamente dalle forti emozioni (in particolare spaventi particolarmente intensi). Ciò è dovuto all’iperattivazione del sistema nervoso simpatico che produce, di riflesso un vasospasmo di risposta eccessivo portando ad una costrizione estrema dei lumi interessati, con conseguente diminuzione del flusso sanguigno. Nella maggior parte dei pazienti affetti da questo morbo i sintomi si manifestano nelle mani, mentre nel restante 40% sono estesi anche alle dita dei piedi.
Esistono tuttavia casi di pazienti particolarmente sensibili a questa condizione che possono esperire una forte vasocostrizione anche in corrispondenza di altre regioni periferiche del corpo come ad esempio orecchie, capezzoli, naso e labbra. La prima fase consiste nell’ischemia delle zone interessate, che si verifica con un calo della sensibilità (non caratterizzato da dolore); solo in seguito compare il dolore effettivo, accompagnato da cianosi e formicolio.
Il fenomeno di Raynaud (così ribattezzato in onore del medico francese Maurice Raynaud) è idiopatico – ovverosia non dovuto ad altri fattori esterni – nel 50% circa dei casi (Raynaud primario), mentre nella restante metà è causato da altre patologie (sclerodermia, sindrome di Sjögren, Lupus eritematoso sistemico, connettiviti, malattie ematologiche). In questi ultimi casi, ovverosia quando risulta secondario ad altre malattie, prende il nome di sindrome di Raynaud.
Morbo di Raynaud: sintomi e terapie
Come detto i sintomi del fenomeno di Raynaud comprendono insensibilità alle estremità distali che iniziano a pulsare, formicolio, bruciore ed eventualmente dolore. Sia che si tratti di Reynaud primario che di Reynaud secondario, le emozioni forti ed anche le più piccole oscillazioni di temperatura possono innescare immediatamente eventi di questo genere: anche andare a prendere una scatola di surgelati in un freezer può essere sufficiente per poter far diventare le mani fredde e le unghie blu.
Tuttavia è doveroso specificare che nonostante le apparenze preoccupanti, il fenomeno di Reynaud non comporta gravi complicanze nella stragrande maggioranza dei casi: solo una piccolissima minoranza di chi ne è interessato può finire con lo sperimentare danni ai tessuti (in alcuni casi addirittura ulcere o gangrene nei soggetti particolarmente sensibili).
Bisogna infatti tenere conto anche delle operazioni svolte nel corso della giornata e dell’eventuale stato di salute delle mani, essendo queste parti del corpo che sfruttiamo di continuo pertanto inevitabilmente esposta all’usura, dunque a problematiche di vario genere (come nel caso della sindrome del tunnel carpale). Nonostante possa sembrare un fenomeno bizzarro, in ambito epidemiologico si stima che circa il 5% dell’intera popolazione degli Stati Uniti d’America sia positiva a questa condizione.
Sindrome di Raynaud primaria e secondaria: alcuni consigli
Il Raynaud primario è un disturbo che può facilmente venire tenuto sotto controllo senza necessità di terapie farmacologiche, mentre nel caso del Raynaud secondario è utile – in alcuni casi fondamentale – intervenire sulle patologie a monte che determinano l’insorgenza di questa condizione. Smettere di fumare e non maneggiare sostanze chimiche sono avvertenze da tenere in considerazione quando si è affetti da Raynaud sia primario che secondario, in quanto si tratta di fattori di rischio che possono peggiorare anche significativamente il quadro sintomatologico (e, nel caso del Raynaud secondario, anche le patologie che causano questa sindrome).
Evitare le temperature troppo basse ed i forti stress emotivi è altresì importante, pertanto chi è interessato da questa condizione può trovare grande giovamento nel coprirsi adeguatamente in caso di freddo intenso (indossare dei guanti per evitare le mani nere) e nel praticare discipline di autocontrollo come yoga o arti marziali. Anche la diminuzione o la rinuncia ad alcool e caffeina può aiutare, così come le creme idratanti a base di glicerina.
Tra i farmaci utilizzati per il trattamento di questo problema figurano invece i calcioantagonisti, gli alfabloccanti e gli ACE-inibitori. Solo in rari casi si ricorre invece al trattamento chirurgico, che consiste nel blocco delle terminazioni nervose che controllano le arterie in corrispondenza di mani e piedi; per ovvie ragioni di invasività, questa procedura è attuata solamente nei casi più gravi.