Una delle cose più fastidiose che ci siano è il prurito intimo maschile, soprattutto quando cronico! A quanti di voi sarà capitato di essere svegliati da un irritante prurito intimo maschile di notte? Anche nelle donne il problema esiste, e con gli uomini condividono alcune cause, anche se con le dovute differenze. Tra le cose in comune, invece, possiamo annoverare la periodicità e l’intensità del prurito intimo.
Innanzitutto, possiamo dividere il prurito intimo maschile in tre tipi: acuto, cronico e ricorrente. Per quanto riguarda il primo, quello che abbiamo definito acuto, si tratta di un fastidio che ha una grande intensità e compare all’improvviso, ma altrettanto improvvisamente sparisce, spesso in pochissimo tempo. Per quel che riguarda il prurito intimo maschile cronico, si tratta di una manifestazione di alcune patologie cutanee nella zona inguinale o testicolare, la cui intensità varia a seconda dei casi analizzati, e che tende a permanere per un periodo più lungo di tempo: ‘cronico’, appunto.
L’ultima tipologia di prurito intimo maschile è quella che possiamo definire ricorrente, che condivide tratti del primo tipo da noi elencato: si tratta, infatti, di un prurito intimo che può essere anche molto intenso e fastidioso e che, però, non si presenta in maniera isolata, ma tende a ripresentarsi più volte nel tempo; neanche a dirlo, si tratta della tipologia di prurito intimo maschile da tenere maggiormente sotto controllo.
Ma quali sono i sintomi del prurito intimo maschile? Spesso, soprattutto per quel che riguarda le infezioni fungine, si presentano alcuni segni circolare di color rosso vivo e/o si sviluppano delle eruzioni cutanee in rilievo sul pene o sulla regione genitale. In quasi tutti i casi, poi, il prurito intimo maschile porta ad un arrossamento della zona interessata (pene, testicoli, scroto, zona inguinale o, in alcuni casi, l’ano), oltre alla desquamazione della zona dove è presente il prurito.
Quali sono le cause del prurito intimo maschile
Tecnicamente, il nome di questa patologia è Tinea cruris, e può dipendere da diverse cause, una che non esclude per forza l’altra. La causa più comune, soprattutto quando si tratta di prurito ai testicoli, è un’infezione fungina che, di norma, si trova nell’area circostante ai genitali. Il fungo si trova sulla parte superficiale della pelle, ed è comunque di facile cura: spesso, si manifesta con puntini rossi sul glande, ma è solo una delle eventualità possibili.
Ben più grave, anche e soprattutto per la natura contagiosa della patologia, è invece la scabbia, un’altra delle cause del prurito intimo maschile. Spesso, infatti, gli acari responsabili di questa patologia attaccano proprio alle parti intime, provocando un fastidiosissimo prurito al pene e, in breve tempo, la scabbia si diffonde dai glutei a tutto il resto del corpo. E’ comunque, un caso più raro dell’infezione fungina.
Soprattutto in età adolescenziale, può capitare di contrarre i pidocchi pubici, che provocano un grande fastidio alle parti intime dell’uomo. E’ molto facile, infatti, che i pidocchi attecchiscano nella regione genitale, per due tipi di motivi principali: innanzitutto, i pidocchi del pube possono contrarsi tramite rapporto sessuale con un/una partner che già ne è affetto; la seconda causa di contrazione dei pidocchi del pube è quella del contatto con biancheria intima infettata, per dire la casistica più comune, o comunque quando la regione genitale viene in contatto con indumenti o altri oggetti infettati.
Di recente, inoltre, la Academy of Dermatology ha trovato un’altra motivazione che potrebbe essere causa del prurito intimo maschile. Secondo un articolo pubblicato nel 2005 dalla rivista della prestigiosa associazione scientifica, infatti, alcuni pruriti intimi maschili sarebbero spiegabili soltanto con un danneggiamento dei nervi; in particolare, si tratterebbe della radicolopatia lombosacrale, che porta anche a disturbi alla schiena e alle gambe.
Prurito intimo maschile: ecco i rimedi da adottare
Ad ogni tipo di causa, vi è un rimedio consigliato dai medici. Come in ogni caso, comunque, il miglior rimedio è avere una buona igiene intima maschile, che previene la gran parte di patologie che portano al prurito intimo negli uomini: avere rapporti sessuali protetti e indossare sempre indumenti puliti, può essere un ottimo inizio.
Per quel che concerne la causa più comune del prurito intimo maschile, l’infezione da fungo, esistono delle pomate anti fungine che servono proprio a curare questo tipo di infezione, mentre per la scabbia bisogna ricorrere, nella gran parte dei casi, ad un trattamento specifico consigliato dal proprio medico.
Più ‘laboriosa’ è la cura dei pidocchi del pube che, oltre all’utilizzo di un particolare shampoo che il vostro medico vi prescriverà, prevede anche la sterilizzazione degli indumenti indossati al momento del contagio, per cui vi dovrà essere anche un bel lavoro di memoria!
Particolarmente complesso è invece il rimedio da adottare per il prurito intimo maschile causato dal danneggiamento dei nervi: secondo la Academy of Dermatology, infatti, può essere utile (ma non sempre…) l’iniezione di un anestetico localizzato, che ripara i nervi danneggiati i quali, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, possono essere una delle cause del prurito intimo.