La caduta dei capelli in autunno è un problema che affligge molti uomini, e non è affatto da sottovalutare: oltre alle sue ovvie implicazioni fisiologiche, infatti, la caduta dei capelli stagionale può avere significative ripercussioni sotto il profilo psicologico, poiché avviene in un periodo dell’anno in cui le ferie sono appena terminate (almeno, per quasi tutti), ed il carico di stress è generalmente maggiore.
Ma come prima regola d’oro, niente allarmismi: si tratta di un fenomeno naturale che coinvolge tutti, chi più e chi meno. Quindi quando noterete quella sparuta presenza di capelli sulla vostra scrivania a Novembre, non fatevi prendere dall’ansia. Anche perché basterà prendere le adeguate contromisure per ridurre al minimo l’entità del fenomeno.
L’autunno è infatti la stagione peggiore per i vostri capelli, poiché tra tutte è quella che fa registrare il maggior tasso di caduta. In sostanza gli alberi perdono le foglie, noi perdiamo i capelli. Tuttavia esistono numerosi espedienti per dare sollievo alla vostra chioma, e far sì che il problema diventi assolutamente marginale. Certo, è anche necessario tenere ben presenti le differenze tra la caduta dei capelli autunnale e l’inizio della calvizie patologica.
Ma come distinguerle? Un buon indicatore è quello del prurito: se non avvertirete fastidi e dolori al cuoio capelluto allora potrete stare tranquilli, quasi certamente si tratterà solo della perdita stagionale.
Cause della caduta dei capelli nell’uomo
Nonostante l’enorme mole di ricerche condotte in materia, gli scienziati non sono ancora riusciti a spiegare in maniera esauriente la caduta dei capelli in autunno, né ad isolarne con certezza i fattori determinanti. Eppure qualcosa ch’è ben più di un sospetto, effettivamente c’è. Lo stress ad esempio, come anticipato in precedenza, sembra giocare un ruolo determinante: il ritorno alla quotidianità, ai problemi del lavoro ed ai ritmi frenetici imposti dalla società moderna sono tutte problematiche che possono ripercuotersi negativamente sulla salute dei vostri nervi, così come dei vostri capelli.
Dopotutto non è un segreto che molte patologie da stress siano accompagnate proprio da episodi di calvizie più o meno marcata. E quando ci si immerge in questo genere di ricerche, si rischia di fare confusione con manifestazioni di natura differente come ad esempio l’alopecia (ovverosia la perdita patologica dei capelli, con interessamento particolare delle zone frontali e superiori del cranio). Pertanto è bene distinguere attentamente tra quello che è un semplice fenomeno stagionale, e ciò che può essere invece l’esordio di una condizione patologica.
Altri ricercatori, più che allo stress, hanno provato ad attribuire le colpe all’eredità genetica dei mammiferi. Se avete animali domestici, avrete già capito di cosa si sta parlando: così come cani e gatti cambiano il proprio pelo in autunno ed in primavera, alla stessa maniera noi perderemmo i capelli. Anche questa ipotesi non è stata dimostrata, ma gode di buon seguito all’interno della comunità scientifica. C’è infine chi attribuisce le cause della perdita di capelli autunnale alle variazioni degli intervalli tra luce e buio, capaci effettivamente di incidere sull’equilibrio ormonale del nostro corpo. Qual è quindi la verità? La disputa su quale sia il fattore preponderante tra gli studiosi è tuttora aperta. Ma probabilmente si tratta semplicemente di un risultato spiacevole dovuto a tutta questa serie di concause, in proporzioni variabili a seconda della situazione.
Caduta dei capelli stagionale: ecco cosa fare
La caduta dei capelli in autunno è certamente un fenomeno che può deprimere, ma bando alle ansie: sono del tutto fuori luogo. Anzi peggio, controproducenti. Gli esperti in materia concordano infatti nell’affermare che il “panico da caduta dei capelli” non faccia altro che aumentare l’effetto psicosomatico del fenomeno. Insomma più vi preoccuperete, più facilmente cadranno. Dunque, relax e sangue freddo: la cura per la caduta dei capelli inizia proprio dal mantenere un atteggiamento positivo, senza drammatizzare inutilmente. Tenete quindi sempre presente che si tratta di episodi fisiologici e naturali, poiché i capelli hanno un loro ciclo di crescita e morte, regolato da periodi ben definiti. E se non siete affetti da alopecia (o calvizie), vi ricresceranno. Magari anche più forti di prima, se ve ne prenderete cura a dovere.
Al di là di questo, esistono diversi rimedi naturali per la caduta dei capelli nell’uomo, ai quali si può fare ricorso nei mesi autunnali per cercare di limitare al minimo il problema. Ad esempio, partendo dall’alimentazione: fare colazione con yogurt ed una tazza di tè (preferibilmente verde o all’ortica) è un ottimo modo per iniziare la giornata, prendendosi cura dei propri capelli a partire da ciò che si introduce nel corpo. E’ consigliato anche il consumo di risotti e pasta integrali, legumi, uova e spinaci.
Un rimedio più localizzato è certamente quello rappresentato dagli impacchi, da fare con 2 tuorli d’uovo mescolati a 2 cucchiai di olio di germe di grano (alternativamente olio d’oliva). In questo caso è sufficiente massaggiare il cuoio capelluto con questo composto, arricchendolo con poche gocce di olio di ortica per un effetto ancora migliore. Oltre a limitare la caduta, questo impacco ha anche azione antiseborroica e spiccati effetti contro la forfora, sia grassa che secca. In alternativa potrete ricorrere ad integratori per la caduta dei capelli nell’uomo, come per esempio integratori di vitamina A (indispensabile per la salute della cute), vitamina C, vitamine del gruppo B (la Biotina su tutte, in quanto concorre sia nel regolare il funzionamento delle ghiandole sebacee, sia nella sintesi della cheratina) e vitamina E.