La dieta Lemme deve il nome al suo inventore, il farmacista Alberico Lemme, che qualche anno fa ha ideato questo nuovo tipo di regime alimentare che si divide in due fasi principali: la prima, definita di dimagrimento, permette la perdita di peso, mentre la seconda, detta di mantenimento, permette invece di mantenere il peso forma raggiunto.
Si tratta di una dieta che non sarebbe sbagliato definire dissociata, e nella quale ha una grande importanza l’orario dei pasti. Come ogni dieta ‘forte’, anche le opinioni sulla dieta Lemme sono piuttosto discordanti: c’è la testimonianza di chi è riuscito effettivamente a perdere peso (e poi a conservarlo) grazie a questa dieta, mentre altri, i denigratori, la definiscono spregiativamente come la ‘dieta degli spaghetti a colazione‘ (da non confondere con la dieta della pasta).
E questo nomignolo, in effetti, non si allontana tanto dalla realtà, poiché la filosofia della dieta Lemme consiste proprio nel fatto che non ci si concentra sull’effettivo conteggio delle calorie ingerite (in questo molto simile alla dieta del riso), quanto piuttosto sul calcolo dell’indice glicemico, con una netta distinzione tra alimenti ammessi e alimenti vietati; in questi ultimi, ahinoi, rientrano biscotti, dolciumi vari e tutto ciò che contiene zucchero: se siete ‘dipendenti’ da dolci, allora questa dieta (ma forse tutte le diete) non fa per voi!
Secondo il dottor Lemme, quello della sua dieta rappresenterebbe una vera e propria filosofia dell’alimentazione, con delle associazioni a volte strane, ma che sono studiate a tavolino proprio per far perdere peso.
Ricordate che, prima di cominciare questa dieta, dovrete essere sottoposti ad un test direttamente nello studio del dottore a Desio, per capire se effettivamente siete soggetti che possono affrontare la dieta Lemme!
Quali sono i punti salienti della dieta? Innanzitutto, sono vietati il sale, lo zucchero, il pane e gli accostamenti durante la stessa giornata tra proteine e carboidrati (ad esempio, NON potrete mangiare carne e pasta nella stessa giornata!).
E allora, cosa si può mangiare nella Dieta Lemme? Carne e pesce, prima di tutto (sempre senza sale), acqua (ovviamente), tè e caffè, olio extra-vergine d’oliva, pepe, rosmarino, limone, cipolla e le spezie in generale, soprattutto come sostitutivo del sale. Consentite, inoltre, ogni tipo di cottura, compresa la frittura. Incuriositi? Andiamo a capire quali sono le due fasi della dieta Lemme.
Dieta Lemme prima fase: regole e menu
La prima fase, come accennato all’inizio dell’articolo, è la fase cosiddetta di dimagrimento, in cui cioè si raggiunge il peso-forma o, comunque, il peso che ci siamo prefissati al momento di partire con questa dieta. Tenete presente che con questa dieta si possono arrivare a perdere anche 10 chili al mese per cui se, ad esempio, ne voleste perdere solo 5, questa fase durerebbe un paio di settimane: i risultati con la dieta Lemme, in effetti, possono essere davvero stupefacenti.
Attenzione, però: in questa prima fase, è indicato tassativamente di sentirsi ogni due giorni col dottore per comunicargli la perdita di peso ed eventuali reazioni metaboliche individuali, così da poter proseguire nel migliore dei modi!
Detto che è una dieta molto particolare, e specificato che essa viene cambiata ogni 2 giorni sotto indicazione dello stesso dottor Lemme, possiamo comunque illustrarvi un menu base secondo le testimonianze di alcuni pazienti del dottore.
Partiamo con la colazione, e non spaventatevi: braciole di maiale, con una quantità minima di 50 grammi, accompagnata da caffè amaro. Sì, è proprio un buon modo di iniziare la giornata! Spuntino in mattinata? Un limone. A pranzo, invece, mangiate un bel petto di pollo (anche qui: quantità minima 50 grammi), mentre lo spuntino pomeridiano potrebbe consistere in un tè amaro. La sera, magari, potreste mangiare un delizioso pesce spada, con le stesse indicazioni di peso di pranzo e di colazione. Questo, per i primi due giorni.
Durante il terzo e quarto giorno, la colazione potrebbe essere fatta con la pasta (senza sale e con olio e peperoncino), mentre lo spuntino mattutino consiste sempre nel solito limone. A pranzo potreste mangiare del buon tacchino, mentre la sera, non dopo aver fatto uno ‘spuntino pomeridiano’ col tè amaro, potreste mangiare del tonno (da 50 gr. in su).
Per questa prima fase ci fermiamo qui, e ricordiamo che questo menu è puramente indicativo: per avere una dieta studiata su misura per voi, dovrete parlare direttamente col dottor Lemme. Come noterete da questi primi giorni della prima fase della dieta Lemme, sono aboliti sale e zucchero, e dovrete imparare a condire i vostri alimenti con spezie varie. Anche frutta e verdura sono quasi del tutto assenti poiché, secondo il dottor Lemme, causano un aumento dell’insulina e quindi del grasso. Importantissimo, inoltre, rispettare gli orari che il dottor Lemme vi fornirà, altrimenti rischiate di avere un effetto opposto!
Dieta Lemme seconda fase: regole e menu
La seconda fase, definita come la fase del mantenimento, è anche più dura della prima, anche se vi sono tutta una serie di concessioni ammesse, di cui vi parleremo tra poco. In questa fase, inoltre, possono essere man mano reintrodotte la frutta e la verdura, come detto quasi del tutto assenti nella prima fase: melanzane, asparagi, cetrioli, zucchine, spinaci, insalata, sono tutti alimenti importanti in questa seconda fase.
Le concessioni di cui parlavamo prima, possono essere le seguenti: dalla seconda settimana formaggio, dalla terza pizza e birra, dalla quarta il gelato (quest’ultimo sempre esclusivamente di mattina). Ricordiamo, comunque, che queste informazioni sono del tutto indicative, e che dovrete parlare direttamente col dottor Lemme per capirne di più!
Per riassumere, infine, potremmo elencare i lati positivi e quelli negativi di questa dieta. Partiamo col dire che, se volete perdere peso, le ricette dieta Lemme sono proprio quello che fa per voi: come detto, potreste anche arrivare a perdere 10 kg in un mese, ed è particolarmente indicata per i casi di obesità; inoltre, con questa dieta viene praticamente azzerato il problema della cellulite, che scompare dopo poche settimane.
E allora, perché non si dovrebbe fare la dieta Lemme? Innanzitutto perché è una dieta monotona e difficilmente comprensibile, almeno nei primi tempi. Se non seguita con attenzione, inoltre, può portare a danni a reni e fegato.