Il morbo di Crohn è una malattia cronica che colpisce l’apparato digerente: infiamma e irrita, in particolare l’intestino tenue e l’inizio di quello crasso. Può interessare qualsiasi parte dell’apparato digerente, dalla bocca fino all’ano.
Nota anche con l’acronimo MICI, malattia infiammatoria cronica dell’intestino, questa patologia tende a peggiorare nel tempo. Può anche portare a periodi di remissione che vanno da alcune settimane ad alcuni anni. Secondo alcune stime, in Italia ci sono 150 – 200 mila pazienti interessati da malattie infiammatorie intestinali; di questi, il 30 – 40 per cento è affetto dal morbo di Crohn.
Siccome è molto ampio, dunque, il numero di persone che sono affette dal morbo, prima che venga formulata una diagnosi spesso passano anni, in cui si continuano ad avere i sintomi.
Le cause della malattia di Chron
Ancora oggi non sono ben note le cause di questa patologia. Si ipotizza che alla base della malattia possano esserci reazioni autoimmuni, forse scatenate da pregresse infezioni intestinali o da fattori genetici o ambientali, come la dieta e l’utilizzo di farmaci particolari.
Negli anni, sono finite sotto accusa le infezioni virali e batteriche. Si è parlato pure di ipersensibilità genetica del sistema immunitario a stimoli normalmente presenti nell’apparato digerente. Più nello specifico, particolari molecole dietetiche o componenti della flora microbica renderebbero iper attivo il sistema immunitario, che si rivolterebbe contro le stesse cellule dell’organismo, danneggiando il tratto digerente che viene coinvolto dalla battaglia. A questo punto, si innescherebbe una reazione infiammatoria.
Si può parlare di individui predisposti, dunque, a cui fumo, dieta ricca di zuccheri raffinati e povera di frutta e verdura possono favorire l’insorgere della malattia.
Sintomi del morbo di Crohn
I sintomi più comuni di chi è affetto dal morbo di Crohn sono diarrea persistente, dolore addominale, perdita inspiegabile di peso e sangue nelle feci. La malattia, come detto, ha un andamento intermittente: si riaccende con attacchi acuti, alternati a periodi di benessere.
Con il tempo, però, il danno intestinale può causare complicazioni digestive e non soltanto. Il processo infiammatorio può determinare difficoltà nell’assimilazione dei cibi, restringimenti della parete intestinale, fino all’occlusione.
Le scariche diarroiche possono andare da 2 a 10 al giorno. Spesso ci sono anche malassorbimento, nausea e vomito. Possono insorgere eruzioni cutanee, lesioni orali, dolori alle articolazioni, infiammazione degli occhi e, nei bambini, ritardo nella crescita. La malattia di Crohn può portare anche a tumori al colon – retto.
Morbo di Crohn: aspettative di vita e cura
Solitamente, la MICI viene tenuta sotto controllo con farmaci: anti infiammatori e immunodepressori. In questo modo, viene controllata anche la progressione della patologia. Se questo approccio non fosse sufficiente, però, si deve ricorrere all’intervento chirurgico.
La malattia si presenta soprattutto negli adolescenti, nei ventenni e nella fascia d’età che va dai 50 ai 70 anni. Si punta a rendere più lunghi i periodi di remissione e meno forti le fasi acute con aminosalicilati e corticosteroidi. In combinazione con gli antinfiammatori, possono essere somministrati antibiotici.
Sono state introdotte negli ultimi anni terapie con farmaci biologici, come gli anticorpi che bloccano in modo selettivo il TNF-alfa, una delle principali molecole coinvolte.
Con il corretto trattamento, la maggior parte dei pazienti ha un’aspettativa di vita simile a chi non è affetto dal morbo di Crohn. La mortalità è molto bassa. Nel caso degli uomini, la fertilità non viene toccata dal problema. In rari casi, l’assunzione di farmaci dà transitorie alterazioni agli spermatozoi.
Nelle donne si può condurre una gravidanza senza complicanze, purché il concepimento avvenga in un periodo di remissione. I farmaci sono innocui sia per la mamma sia per il bambino.
Dieta per morbo di Crohn: cosa mangiare
Sempre più spesso si sente parlare di alimenti che fanno bene alla salute e che prevengono l’insorgenza di malattie e di tumori. Vediamo ora la dieta per chi è affetto dalla malattia di Crohn. Alimenti da non consumare: pane, pasta e riso integrali, cereali integrali, frutta secca, verdure crude, alcune cotte come i broccoli, il cavolo, i piselli, il mais, il cavolfiore, le cipolle, le patate con la buccia, le carni grasse come quella di maiale, carni e salumi affumicati, fagioli e lenticchie, succhi di frutta con polpa e semi, marmellate, confetture, conserve, spezie, peperoncino, curry, caffè, alcolici, bibite gassate, fritture e dolci elaborati.
Cibi che invece sono ammessi: pane bianco e crackers senza semi, riso bianco, verdure fresche ben cotto e private di buccia e/o semi (asparagi, carote, zucchine, fagiolini, zucche), patate bollite senza buccia, carne bianca o rossa magra, cotta al vapore o alla griglia, uova, pesce senza lische, lesso o grigliato, frutta in scatola o cotta, banane, mele pere, succhi di frutta senza semi o polpa, bevande decaffeinate.