Il glande arrossato, molto spesso può sembrare essere sintomatico di una infezione. In realtà, questa è solo una delle possibilità, in realtà molto varie: ad esempio, il caso in cui si fanno dei medicamenti impropri (di solito, quando ci si fa la cosiddetta cura ‘fai da te’) e, ad una malattia non curata nella maniera corretta, si aggiungono irritazioni o infezioni varie.
Il consiglio, in questo caso (come in tutti) è farsi controllare dal venereologo, il medico specializzato nella cura di malattie veneree e più in generale, se possibile, farsi dei controlli periodici per controllare il proprio stato di salute.
Si crede, a ragione, che queste patologie siano aumentate in conseguenza all’aumento delle malattie sessualmente trasmissibili e, in un certo senso, anche della rinnovata attenzione dei pazienti italiani per la cura del proprio apparato genitale: più che essere aumentata, dunque, potremmo dire che oggi ci si presta una maggiore attenzione che in passato.
Come discorso preliminare, c’è da dire innanzitutto che le patologie riguardanti il glande, che spesso portano al fastidiosissimo glande arrossato, negli ultimi anni hanno aumentato di molto la loro incidenza, colpendo praticamente ogni fascia d’età, proprio come il prurito intimo maschile.
Balanite e balanopostite come cause del glande arrossato
Da un punto di vista clinico, si potrebbe invece trattare di due patologie molto simili tra loro: la balanite e la balanopostite. La prima è una patologia che riguarda prettamente il glande, senza alcun interessamento della lamina prepuziale, ovvero la pelle che ricopre il glande. La seconda, invece, riguarda la lamina interna del prepuzio, e comporta delle infiammazioni o delle infezioni.
Le cause di queste patologie sono diverse, e qui citeremo solo le principali. Esistono le balanoplastiti e balaniti irritanti, dovute all’uso di detergenti, dal contatto con alcuni tipi di anticoncezionali o dalla secrezione acida della vagina della partner: è questo il caso più comune in cui abbiamo il glande arrossato e bruciore, spesso localizzato sono in alcuni punti del glande.
Esistono poi le tipologie allergiche, dovute a piercing, alla gomma del profilattico e ad alcuni tipi di medicamenti a cui il soggetto è, appunto, allergico: di solito, questo porta ad avere un glande arrossato e prurito.
Più composito è, invece, il quadro delle patologie di tipo infettivo: si va dalle balanoplastiti e dalle balaniti di tipo virale (in particolare con l’herpes) a quelle di tipo batterico, da quelle di tipo micotico (la candida, per intenderci, con i fastidiosi puntini rossi), a quelle di tipo luetico (la sifilide), fino ad arrivare a quelle di tipo misto, che comportano, cioè, uno o più dei casi citati poco sopra.
Spesso accompagnate dal glande secco o dal glande spellato, sono poi quelle patologie dette pre-cancerosi, che in sostanza non sono delle patologie che riguardano il prepuzio o il glande, ma che nascondono in realtà un carcinoma del pene in fase decisamente avanzata. Prima di allarmarvi, però, sappiate che si tratta di casi molto rari, e che comunque se presi per tempo (è importante fare una visita tempestiva dal venereologo) possono risolversi in maniera positiva.
Glande arrossato: cosa fare in caso di prurito e bruciore
Come già detto più volte, la prima cosa da fare se avete il glande arrossato, specialmente se accompagnato da prurito e bruciore, è quella di contattare immediatamente un venereologo: nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, riuscirete a risolvere il problema in pochi giorni.
Nel caso delle balanopostiti irritanti, la cosa più importante è quella di trovare immediatamente l’agente causa dell’irritazione; questo sarà compito del medico, ma non sempre si tratta di un’operazione semplice. Spesso, infatti, quella che viene scambiata per una balanopostite irritante, poi si rivela in realtà una patologia di tutt’altra natura. Nel caso delle balanopostiti allergiche, invece, con i test allergici epicutanei e con una corretta ricostruzione della ‘storia clinica’ del paziente, si dovrebbe riuscire in breve tempo all’agente che ha causato l’allergia.
Proprio come la varietà di patologie ad esse collegate, anche la diagnosi delle balanopostiti di tipo infettivo ha un quadro decisamente più complesso, poiché non si può prescindere da esami strumentali specifici e, soprattutto, non sempre trovare l’agente infettivo ci dà una risposta certa di quale patologia si tratti: il momento clinico in cui vengono effettuati gli esami, infatti, può anche non dare informazioni certe al venereologo, specialmente se poco esperto.
Nel caso delle balanopostiti micotiche, invece, essendocene di vario tipo (nel senso che il glande, a seconda del quadro clinico presente, reagisce in tante maniere diverse), dovrete fare col vostro medico un importante lavoro di diagnosi, che faciliterà la vostra immediata guarigione: tra tutte le patologie descritte finora, quelle di tipo micotico sono le più facili da debellare, ma anche le più recidive, specialmente se non si fa particolare attenzione alle proprie abitudini sessuali ed igieniche.