Quando si parla di anosmia sintomi come la mancata percezione degli odori possono essere la normale conseguenza di una ostruzione intranasale che di fatto impedisce agli odori di arrivare alle aree olfattive.
Sostanzialmente, l’anosmia è la perdita totale dell’olfatto per un certo lasso di tempo, in forma transitoria come sintomo di altre patologie, o in modo permanente. Si parla, invece, di iposmia quando la perdita dell’olfatto è parziale e si riesce ancora a percepire qualche odore.
Si tratta di un problema che in genere si associa ai disturbi del gusto dal momento che la percezione del sapore di un alimento è legato alla stimolazione sinergica sia dei ricettori del gusto che dell’olfatto. Di conseguenza, anosmia e ageusia o ipoageusia camminano mano nella mano: non riuscendo a percepire gli odori, sarà difficile riuscire a percepire i sapori, soprattutto quelli più leggeri e delicati.
Anosmia: sintomi principali e cause
Come abbiamo prima citato, l’anosmia è tanto sintomo quanto patologia vera e propria. Può essere la conseguenza della distruzione del neuroepitelio olfattivo ma anche della compromissione, per varie cause ed a qualsiasi livello, dei nervi olfattivi.
Chiunque soffra di rinite o sinusite conosce bene la tipica sensazione legata all’anosmia, delle quale ne è il sintomo comune più frequente. Va sottolineato che circa il 14-26% dei casi di iposmia ed anosmia sono correlati a delle infezioni alle alte vie respiratorie.
Fra le altre cause, l’anosmia può essere causata da polipi nelle cavità nasali, il fumo, l’uso di alcuni farmaci, l’esposizione ad alcune sostanze tossiche. Può essere anche uno dei sintomi della malattia di Alzheimer ma anche parte del naturale processo di invecchiamento dell’individuo.
Anche i bambini possono soffrire di anosmia a causa di adenoidi ipertrofiche, che sono in genere associate anche a disturbi respiratori, otiti medie ed ipoacusia.
Anosmia sintomi da raffreddore
Quando un soggetto è “raffreddato”, nella maggior parte dei casi, soffre anche di anosmia o iposmia. La rinite virale o rinite da raffreddore, infatti, è quasi sempre accompagnata da una certa congestione nasale e delle secrezioni acquose dal naso che impediscono di fatto la percezione degli odori.
Sintomi simili sono quelli legati alla sinusite che, come nel caso della rinite virale, è caratterizzata da un perdita dell’olfatto temporanea. Nella rinite allergica, invece, l’anosmia ha carattere intermittente.
Come curare l’anosmia
Non esiste cura per la perdita dell’olfatto per cause di origine traumatica, casi in cui, cioè, viene letteralmente interrotta la continuità dei nervi che collegano i recettori olfattivi della mucosa nasale al sistema nervoso centrale.
Nei casi in cui, invece, la causa è legata a fenomeni ostruttivi è possibile recuperare l’olfatto con la “semplice” rimozione dell’ostruzione. Nel caso di polipi e flogosi, ad esempio, si può intervenire con una terapia farmacologica a base di corticosteroidi fino a ricorrere nei casi più gravi all’approccio chirurgico.
L’intervento chirurgico viene spesso preso in considerazione soprattutto quando vi sono delle malformazioni della struttura nasale: in tali situazioni si ricorre alla settoplastica.
Rimedi per la perdita dell’olfatto
Come abbiamo già detto non esistono tanti rimedi nel caso in cui la perdita dell’olfatto sia di tipo traumatico. In ogni caso, sono in corso degli studi per verificare l’efficacia di un trattamento che prevedere la somministrazione di acido ialuronico al fine di rigenerare la mucosa nasale.
Ovviamente, nel caso si tratti semplicemente del sintomo di un raffreddore o di una rinite allergica, basterà semplicemente curarsi con i farmaci prescritti dal proprio medico per le specifiche problematiche. In alcuni casi, ad esempio, potrebbe essere sufficiente un antistaminico o uno spray decongestionante.