L’erezione mattutina (meglio nota in ambito medico come NPT, ovvero tumescenza peniena notturna) è un fenomeno che qualsiasi uomo ha avuto modo di sperimentare nel corso della propria vita, ed è univocamente riconosciuta nell’universo maschile come un sintomo di prestanza e potenza sessuale.
Gergalmente è stata ribattezzata con l’appellativo di “alzabandiera mattutino“, una metafora di derivazione certo molto più raffazzonata che tecnica, ma utile tuttavia a rappresentare fedelmente le circostanze in essere. Svegliarsi con il pene eretto è dunque visto come un motivo d’orgoglio ed un segno di virilità, tant’è che uno dei principali motivi d’allarme per gli uomini (in ambito sessuale) è proprio il prolungato (ed apparentemente ingiustificato) letargo del proprio membro durante prime ore del giorno.
Ma quanto c’è di vero in questa credenza? Un’erezione mattutina dolorosa o del tutto assente, può essere davvero il primo campanello d’allarme dell’incombente disfunzione erettile? E ancora, perché alcuni uomini sperimentano tumescenze peniene straordinarie anche in età avanzata, mentre altri iniziano a notare una riduzione dell’intensità di questa tanto agognata manifestazione fisiologica già attorno ai trent’anni?
E soprattutto, a cosa è dovuta l’erezione mattutina, perché si presenta, e perché sembra essere così centrale nell’autostima di un uomo adulto? Ecco le risposte alle domande più spinose a riguardo.
Perché ci svegliamo con l’erezione mattutina?
La maggior parte degli uomini è convinta che l’erezione mattutina sia un fenomeno isolato, direttamente correlato al risveglio dell’organismo o alla necessità di urinare. Pochi sanno invece che si tratta solo dell’ultima di una lunga serie di erezioni che interessano il membro maschile durante il sonno, nello specifico dall’inizio alla fine della fase REM (Rapid Eyes Movements, caratterizzata cioè da rapidi movimenti degli occhi; si tratta della fase del sonno durante la quale si sviluppano i sogni).
Arrivati a questo punto, probabilmente vi starete già chiedendo quante volte il pene s’irrigidisce mentre si dorme. La risposta è più o meno uguale per tutti: un uomo in salute ha di norma dalle 3 alle 5 erezioni durante il sonno, la cui durata può variare dai 20 ai 30 minuti circa.
Tuttavia man mano che si avanza con l’età, si può apprezzare una riduzione della qualità delle erezioni: un’erezione mattutina incompleta è ad esempio atipica negli uomini giovani, ma rappresenta quasi la regola per i più anziani. Anche la durata del sonno può influire negativamente su questa “routine” del pene, poiché se non riposerete a sufficienza, potreste addirittura sperimentare la totale assenza di erezioni dopo il risveglio anche in giovane età.
Inoltre, è possibile che in determinate circostanze avvenga un’erezione mattutina dolorosa, e ciò può essere dovuto a diversi fattori: la presenza di placche ad esempio può provocare dolori acuti al pene, così come anche problematiche specifiche che interessano le vene. Non dobbiamo infatti dimenticare che il pene è un corpo cavernoso, e la sua rigidità è dovuta all’irrorazione sanguigna locale. Infiammazioni venose come la flebite possono essere all’origine di dolori durante l’erezione, pertanto se il problema dovesse persistere è consigliabile rivolgersi ad un andrologo per sottoporsi agli esami del caso.
Per quel che riguarda invece la funzione primaria delle erezioni mattutine, il dibattito tra gli specialisti è ancora aperto. E’ stato osservato che la durata di questo fenomeno è direttamente correlata alla quantità di testosterone libero nel sangue, per questo motivo alti picchi di testosterone possono portare ad un’erezione mattutina prolungata. Sempre per lo stesso motivo, la durata di queste manifestazioni si affievolisce con l’età, ovverosia con la diminuzione della concentrazione di testosterone nel sangue, poiché le ghiandole deputate alla sua produzione (i testicoli) cominciano a rilasciarne sempre meno a partire dai 30-35 anni circa.
Una delle ipotesi più accreditate è che questa serie di erezioni sia necessaria al pene per ossigenare i corpi cavernosi e mantenere così la propria elasticità: secondo questa teoria quindi, le erezioni durante il sonno sarebbero utili a tenere in stato di buona salute la muscolatura liscia del membro, e sarebbero pertanto responsabili della “manutenzione” delle sue funzionalità. Falsa è invece la credenza popolare che suggerisce che l’assenza di erezioni mattutine stia necessariamente alla base di problematiche relative alla disfunzione erettile: come abbiamo visto poc’anzi, sono molti i fattori in grado di “eliminarle” anche in assenza di problemi di natura fisiologica.
Anche situazioni di ansia e stress possono influire negativamente e causare problemi di erezione di natura psichica, anziché organica. In sintesi, sperimentare erezioni mattutine particolarmente possenti è generalmente visto come sintomo di buona salute del pene, ma la loro sparizione non è di fatto indicativa di alcuna problematica specifica.