Sicuramente, almeno una volta nella vita, ad ogni patentato sarà capitato di essere fermato ad un posto di blocco delle Forze dell’Ordine, e di sentirsi dire la fatidica frase: “Patente e libretto, prego“. Ebbene, si tratta della patente di guida e del libretto di circolazione (detto anche carta di circolazione).
Come è facile da intuire, il libretto è un documento indispensabile per la circolazione dell’auto (ma anche di moto e di rimorchi) sulle strade pubbliche. Rappresenta, in sostanza, una specie di ‘carta d’identità’ del veicolo in questione, che con il libretto di circolazione riceve l’idoneità, agli occhi della legge, a circolare.
Esso è rilasciato dalla Motorizzazione Civile, nel momento in cui si va ad immatricolare un veicolo nuovo, e viene aggiornato coi nuovi dati nel caso di passaggio di proprietà di un’auto usata, con un tagliando che va apposto sul retro del libretto stesso.
Questo documento e è composto da 4 pagine, all’interno delle quali sono inserite un gran numero di informazioni, oltre ad una serie di codici che servono ad identificare il veicolo stesso. Nei paragrafi successivi, vedremo come è composta una carta di circolazione e cosa fare in caso di smarrimento, furto o deterioramento.
Libretto di circolazione: come è composto
Come detto, il libretto presenta sulle sue 4 facciate un gran numero di informazioni, non sempre facili da leggere e da comprendere. In questo paragrafo, vi spieghiamo punto per punto qual è il significato di tutti i dati presenti.
I dati, spiegati punto per punto
A – è riportata la targa dell’auto;
B – è riportata la data della prima immatricolazione del veicolo;
C – è la sezione in cui sono riportati i dati dell’attuale intestatario del veicolo, compresi la persona fisica che può utilizzare il mezzo (oltre all’intestatario) e il nome, cognome e indirizzo del proprietario;
D – qui vengono indicati marca, modello e denominazione commerciale del veicolo;
E – specifica il numero d’identità del veicolo e il numero del telaio;
F – la massa del veicolo, specificando la massa massima ammissibile, quella del veicolo in servizio nello Stato di immatricolazione e quella ammessa dell’insieme;
G – la massa del veicolo in servizio carrozzato espressa in kg;
I – la data di immatricolazione del veicolo;
J – la categoria del veicolo, con destinazione ed uso dello stesso (J.1) e carrozzeria del veicolo (J.2);
K – se disponibile, qui è indicato il numero di omologazione del veicolo;
L – il numero di assi del veicolo;
N.1 – qui viene indicata ripartizione tra gli assi della massa massima a carico tecnicamente ammissibile (per i veicoli che hanno massa massa totale superiore a 3500 kg) asse 1 (espresso in kg);
N.2 – asse 2 (espresso in kg), se nel caso;
N.3 – asse 3 (espresso in kg), se nel caso;
N.4 – asse 4 (espresso in kg), se nel caso;
N.5 – asse 5 (espresso in kg), se nel caso;
O.1 – qui troverete la massa massima a rimorchio tecnicamente ammissibile con rimorchio frenato (kg), mentre in O.2 con rimorchio non frenato;
P.1 – cilindrata (in cm cubi);
P.2 – potenza netta massima (in kW);
P.3 – tipo di combustibile o alimentazione;
P.5 – il numero di identificazione del motore;
Q – per i motocicli, il rapporto tra potenza e massa (kW/kg);
S.1 – numero posti a sedere (compreso quello del conducente);
S.2 – numero dei posti in piedi, se presenti;
U.1 – livello sonoro a veicolo fermo;
U.2 – livello sonoro a regime del motore;
V.1 – CO (in g/km o in g/kWh);
V.2 – HC (in g/km o in g/kWh);
V.3 – NOx (in g/km o in g/kWh);
V.5 – per i motori diesel, il particolato (espresso in g/km o in g/kWh);
V.6 – per i motori diesel, il coefficiente di assorbimento corretto;
V.7 – il CO2 (in g/km);
V.9 – indica la classe ambientale di omologazione CE.
Come ottenere il duplicato del libretto di circolazione
A molti di noi potrà essere capitato almeno una volta di avere un problema col nostro libretto di circolazione. Può capitare, infatti, di smarrirlo, ma anche di deteriorarlo o di distruggerlo accidentalmente; un’altra possibilità ancora è quella che la nostra carta di circolazione ci venga rubata. In tutti questi casi, vi è una procedura apposita da seguire per ottenere il duplicato: è molto semplice da seguire, e i costi sono davvero irrisori, come vi spiegheremo nelle righe successive.
Nel caso vi serva il duplicato per smarrimento, furto o distruzione, bisogna prima presentare una denuncia presso i Carabinieri o la Polizia di Stato entro 48 ore dall’accaduto. Nello stesso momento, vi verrà rilasciato un permesso di circolazione provvisorio, con cui potrete circolare col vostro veicolo. Nel frattempo, partono le procedure per mandarvi a casa la vostra nuova carta di circolazione, al costi di 9 € per le spese postali, da versare al postino al momento della consegna.
Nel caso il vostro libretto non sia duplicabile, occorre presentare la richiesta di duplicato tramite il modulo TT 2119, che potrete trovare online o alla Motorizzazione Civile, e compilarlo.
Ad esso, dovrà essere allegata una autocertificazione della denuncia, oltre ad una attestazione del versamento di 10,20 € intestato al Dipartimento Trasporti Terrestri (alla Regione Valle d’Aosta per i residenti nella Regione della Valle d’Aosta e alla Provincia Autonoma di Trento per coloro che risiedono nella provincia trentina). La stessa procedura qui descritta dovrà essere effettuata in caso di deterioramento del vostro libretto di circolazione.