Luci di posizione e anabbaglianti: differenze principali e a cosa servono

Vediamo insieme quali sono le differenze tra le luci di posizione e anabbaglianti, quando si usano le prime e quando i secondi, a che cosa servono e le multe previste in caso di irregolarità

Luci di posizione e anabbaglianti: differenze principali e a cosa servono

Conosci la differenza tra luci di posizione e anabbaglianti? Sono entrambe luci dell’auto, importanti. Servono per l’illuminazione della strada, per essere visti dagli altri e per vedere anche quando è buio. Al giorno d’oggi, quelle di posizione vengono definite anche luci diurne.

Luci di posizione e anabbaglianti assolvono funzioni diverse, da non confondere tra loro. Le prime, infatti, di luce ne fanno davvero poca e non servono tanto di sera o nelle strade poco illuminate. Hanno comunque uno scopo non da poco: segnalare la posizione del veicolo.

Gli anabbaglianti, invece, sono indispensabili per girare su strada di notte. Il loro fascio di luce viene proiettato davanti al veicolo ed è rivolto verso il basso. Questo permette alle macchine che si incrociano di non venire disturbate.

Luci di posizione e anabbaglianti

Le luci anabbaglianti sono fondamentali per la circolazione notturna

Le differenze tra luci di posizione e anabbaglianti

Se quelle che abbiamo appena elencato sono le differenze sostanziali tra luci di posizione e anabbaglianti, ce ne sono anche altre da sapere. Le prime, infatti, sono installate sia davanti sia dietro al veicolo, le seconde soltanto davanti. Chi ha inventato l’auto, ha capito presto che mettere le luci anabbaglianti anche sul retro avrebbe confuso, essendoci qui già le luci che si accendono quando si frena.

Non dimenticate poi che le luci di posizione delineano e delimitano l’auto sia da ferme sia in movimento, le luci anabbaglianti invece servono per segnalare il veicolo che si sta muovendo e sono modulabili per intensità ed altezza.

Quando accendere le luci di posizione

Le luci di posizione devono essere accese obbligatoriamente fino a mezz’ora prima dell’alba e da mezz’ora dopo il tramonto. Lo indica la legge. L’unica eccezione riguarda il parcheggio e nelle strade in cui c’è illuminazione sufficiente. Anche durante la marcia, non sono obbligatorie. In quel momento, infatti, scatta l’obbligo degli anabbaglianti. Se però il veicolo è fermo in zone con scarsa illuminazione pubblica, allora anche le luci di posizione devono rimanere attivate per tutto il tempo della sosta.

Ci sono colori obbligatori per le luci di posizione. Il giallo o il bianco per quelle che sono davanti alla macchina, l’arancione per quelle poste sulle fiancate. Sul cruscotto della tua auto, capirai che le luci di posizione sono in funzione dalla spia verde, con il simbolo dell’illuminazione laterale.

Luci di posizione e anabbaglianti

Esistono norme del codice della strada che disciplinano l’uso delle luci dell’auto

Obblighi per gli anabbaglianti

Attento a usare le luci anabbaglianti nel modo giusto e, soprattutto, secondo quello che dice la legge. Ricorda che devi accenderle, come detto prima, da mezz’ora dopo il tramonto a mezz’ora prima dell’alba nei centri abitati. Se però sei su strade extraurbane e sulle autostrade, è obbligatorio accenderli anche di giorno (ma dal 2003 il Codice della Strada permette di accendere luci diurne al posto degli anabbaglianti). Pure nei centri abitati, la legge prescrive l’accensione in caso di cattive condizioni meteorologiche: neve, pioggia o nebbia.

Accendili anche nelle gallerie, pure in quelle illuminate, e quando porti in auto feriti o malati gravi. Fuori dalle città, quando l’illuminazione pubblica è sia sufficiente sia insufficiente. Non vanno tenuti accesi durante la sosta, mai, contrariamente ad alcune leggende metropolitane.

Fai attenzione a non abbagliare gli altri veicoli che incontri. Può capitare anche con i fari anabbaglianti se le lampade non sono state montate come avrebbero dovuto o se non sono omologate. Se sono regolati a troppa altezza non vanno ugualmente bene. Se vieni fermato per un controllo, rischi una multa in caso di fari irregolari o di uso non consono alla situazione. Ma non è solo la sanzione il pericolo, anzi quello principale è l’incidente.

Tornando alla multe, se vieni pescato con un faro non funzionante, puoi subire una sanzione fino a 78 euro, come prevede l’articolo 79 del codice della strada. Se il faro non funzionante viene accertato di notte o con visibilità molto ridotta, allora il vigile può importi di non continuare finché non l’hai sostituito. Così dice l’articolo 192.

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