Addominali piatti in poco tempo? “Sarà dura”. E’ probabilmente questa la risposta che potrete ottenere da un qualsiasi personal trainer, a fronte di una domanda del genere. Ed il motivo è nient’affatto canzonatorio, bensì esclusivamente pratico. Perché contrariamente a quanto accade per gli altri muscoli del corpo, in questo caso addominali ben allenati ed addominali visibilmente scolpiti sono due concetti che non coesistono necessariamente. Anzi, in alcuni casi non sono nemmeno correlati.
Gli addominali sono infatti incredibilmente difficili da far emergere per molti uomini, ed il motivo risiede nella genetica. Facendo esercizi per braccia, gambe, petto o schiena, potrete apprezzare risultati significativi sin da subito, con un aumento visibile della massa muscolare ed una maggiore definizione dei muscoli interessati dallo sforzo.
Ma nel caso vogliate ottenere addominali piatti e scolpiti, allora l’esercizio da solo potrebbe non bastare. Non tutti sanno infatti che l’addome, in un uomo, è il punto in cui si concentra il maggior numero di cellule adipose. E per disfarsene non è sufficiente ammazzarsi di esercizi, ma è necessario cambiare (talvolta radicalmente) la propria dieta e le proprie abitudini quotidiane.
Altrimenti rischierete di procurarvi sì degli addominali d’acciaio, capaci di resistere anche alle sollecitazioni più estreme, ma perennemente coperti da quel sottile strato di grasso che non renderà esteticamente giustizia ai vostri sforzi indefessi. Dunque, cosa fare per raggiungere l’obiettivo degli addominali piatti nel minor tempo possibile? Andiamo subito a vedere gli accorgimenti più efficaci.
Addominali piatti in un mese: ecco gli esercizi più efficaci
Ovviamente, per ottenere degli addominali da copertina dovrete allenare a dovere il muscolo retto dell’addome (addominali bassi ed addominali alti sono in realtà lo stesso muscolo, suddiviso in due regioni distinte solo a livello di nomenclatura e per ragioni di mappatura), ma sarà necessario integrare nell’allenamento anche il ricorso ad un rigoroso regime alimentare, volto a stimolare l’organismo a “bruciare” massa grassa. Questo perché, come abbiamo appena visto, gli addominali soffrono molto l’adipe in eccesso. E si trovano proprio in quella regione che, geneticamente, funge da “riserva di cellule adipose” per eccellenza nel corpo maschile.
Se chiederete lumi ad un dietologo o ad un esperto di fitness, queste figure professionali potranno confermarvi che il segreto principale degli addominali scolpiti risiede proprio nella dieta. Alcuni medici arrivano ad affermare addirittura che le abitudini alimentari possano determinare il dimagrimento necessario allo sviluppo (o meno) della cosiddetta “tartaruga” fino al 90%. Ovviamente si dovrà far fronte innanzitutto alle proprie peculiarità genetiche per capire dove e come operare: se pesate 50 chili ed avete già un ventre piatto, dovrete intervenire prevalentemente a livello di sviluppo della massa per far risaltare maggiormente i vostri addominali.
Viceversa, se avete bisogno di bruciare grassi a livello ventrale, cambiare la propria dieta è il primo passo per ottenere addominali piatti nel minor tempo possibile. Una buona soluzione consiste nel recarsi da un dietologo per calcolare il proprio metabolismo basale, e farsi suggerire un regime alimentare personalizzato, specifico per le proprie esigenze e che non rischi di risultare nocivo per la salute. Perché diciamocelo, gli addominali scolpiti rappresentano un’esigenza prevalentemente estetica (dacché si può averli potenti e preformanti anche in mancanza di una loro perfetta definizione); quindi sarà inutile sfoggiare i six packs, se poi avrete l’aspetto di un cadavere.
Ad esempio, una riduzione dell’assunzione dei carboidrati (integrandoli nella dieta solo 2 volte a settimana per un massimo di 100 grammi, e sostituendoli nei giorni restanti con cereali vegetali) è un ottimo modo per agevolare l’emersione dei vostri addominali in tutto il loro splendore. Inoltre, nelle raccomandazioni standard dei dietologi viene consigliato anche il consumo di verdura verde 2 o 3 volte al giorno. Anche la frutta è importante: le fibre concorrono infatti nella regolazione dell’adipe, compreso quello accumulatosi nelle regioni ventrali. Inoltre, una buona dieta per addominali piatti prevede il consumo di uova la mattina, e lo spostamento del pasto principale della giornata immediatamente dopo l’allenamento (ovverosia quando il metabolismo è maggiormente attivo).
Ovviamente non bisogna trascurare l’esercizio fisico, anzi: allenare a dovere addominali alti, addominali bassi ed addominali laterali è una condizione necessaria al loro sviluppo efficace. Tuttavia è bene non focalizzarsi unicamente sugli esercizi per gli addominali, ma integrare nell’allenamento sessioni dedicate al training aerobico: corsa, salto della corda, scatti, salti ed esercizi che promuovono uno sforzo prolungato sono tra i vostri primi alleati per il consumo dei grassi, e dunque per il modellamento naturale della regione addominale. L’importante è non focalizzarsi su un unico fattore: troppo allenamento aerobico è controproducente (parola del guru Charles Poliquin), così come anche troppo poco; e la dieta da sola potrà sì farvi dimagrire localmente, ma non rafforzerà di certo i vostri muscoli.