Basofili alti nel sangue: cosa significa e cosa fare

I basofili alti sono causa e conseguenza di numerose patologie, nella gran parte dei casi non gravi. Scopri tutto quello che c'è da sapere sugli esami

Basofili alti nel sangue: cosa significa e cosa fare

Parliamo di basofili alti nel momento in cui i valori nel nostro sangue sono superiori alla norma. Ma cosa sono i basofili? Si tratta di una particolare classe di globuli bianchi (o leucociti), il cui scopo è quello di proteggere il nostro organismo dalla contrazione di malattie, attraverso il contrasto di eventuali infezioni.

In particolare, riescono ad assolvere a tale compito tramite la fagocitosi dei batteri o di altre sostanze estranee al nostro corpo. Rispetto agli altri globuli bianchi, inoltre, i basofili non aumentano di numero in relazione alle infezioni o alle malattie che stanno combattendo. Si tratta, in sostanza, della tipologia di leucociti meno numerosa, variando tra lo 0,4 e l’1% della totalità dei globuli bianchi. Il valore alto dei basofili è definito tale quando essi superano le 100 unità per mm cubo di sangue.

La loro produzione avviene nel midollo osseo, ed essi hanno la capacità di dividersi in granuli, che a loro volta rilasciano delle sostanze come la serotonina e l’istamina, attraverso le quali riesce a combattere gli agenti patogeni. Inoltre, essi sono responsabili della produzione dell’eparina, che ha un ruolo-chiave nel processo della coagulazione. Essi si trovano in maggioranza nei polmoni, seguiti dalla pelle e dall’apparato digerente; è nel momento in cui i basofili sono alti, che il nostro corpo ci sta dando un segnale di allerta.

Basofili alti: cause principali

Quando ritroviamo il valore dei basofili alti, ciò significa che il nostro organismo sta alzando le proprie difese contro un agente patogeno esterno. Un valore alto negli esami, può essere causato da un gran numero di condizioni, anche molto diverse fra loro.

basofili alti

Tra le cause dei valori alti dei basofili, vi è anche la varicella, patologia legata ad una infezione di tipo virale

Ad esempio, una delle condizioni dei basofili alti sono le infezioni virali, come ad esempio la varicella e il morbillo (o anche l’infezione derivante dalla tubercolosi), con le quali i basofili aumentano per garantire la massima difesa immunitaria. Le condizioni per le quali i basofili aumentano dal midollo osseo sono quelle delle malattie mieloproliferative, come la leucemia mieloide cronica, la policitemia vera e la mielofibrosi.

Fra le altre cause vi sono anche i processi infiammatori (ad es. la dermatite cronica o l’asma), la colite ulcerosa, la parassitosi, il linfoma di Hodgkin, l’anemia emolitica, l’anemia emolitica. Vi sono casi, poi, in cui il sistema immunitario aumenta i basofili in maniera ‘errata’, attaccando i tessuti sani dell’organismo: è il caso della psoriasi, della mixedema e dell’artrite reumatoide.

I basofili alti si hanno anche in caso di ipotiroidismo e di aumento degli estrogeni. Essendo in un perenne stato di infiammazione, vi è una costante stimolazione all’allergia con l’aumento dei basofili: parliamo della sinusite.

L’asportazione della milza, l’organo che regola l’equilibrio del sistema immunitario, porta ad un forte scompenso, che porta ad un aumento della produzione di basofili, così come l’assunzione di farmaci, in particolare quelli anestetici e quelli antibiotici.

Sintomi

Tra i sintomi più comuni dei basofili alti vi sono l’artrite da stress, il sangue vivo nelle feci (a volte anche di colore tendente all’arancione), la mancanza di respiro (il cosiddetto ‘fiato corto’) in situazioni di riposo, la difficoltà nel concepire dei figli, oltre ad alcuni disturbi del linguaggio, soprattutto quella che potremmo definire la produzione di discorso incoerente.

Basofili alti: l’esame e la diagnosi

Negli esami del sangue, è facile riconoscerli rispetto agli altri globuli bianchi, in quanto essi sono grandi e si colorano di blu quando sollecitati a rispondere a specifici coloranti. Hanno una forma che sembra a quella di una mora e per questo motivo vengono chiamati granulociti basofili.

La diagnosi che segue l’esame, visto il gran numero di cause che abbiamo elencato nel paragrafo precedente, è un processo molto complesso, che tende via via ad escludere le cause, e a lasciare in piedi solo quelle possibili, incrociando questo esame con altri tipi di test maggiormente specifici.

In generale, potremmo racchiudere la possibile diagnosi elencando le seguenti patologie, che in sostanza sono le più frequenti quando si hanno dei valori alterati dei basofili: pertossetubercolosidiabete mellitoleucemiaepatite acutamorbilloinsufficienza renale cronica, solo per citare quelle statisticamente più rilevanti.

Tra le patologie legate ai basofili alti, vi è anche la leucemia, anche se si tratta di casi più rari rispetto agli altri

Tra le patologie legate ai basofili alti, vi è anche la leucemia, anche se si tratta di casi più rari rispetto agli altri

Terapia

In sostanza, visto il gran numero di cause e le possibili condizioni ad esse collegate, la terapia non è facilmente descrivibile, ma varia in relazione al tipo di diagnosi che il vostro medico, attraverso questo ed altri esami, riuscirà a fornirvi. Non si tratta di un procedimento facile, e per questo motivo è possibile che il numero di esami da effettuare sarà abbastanza elevato.

Questo, però, non vuol dire che si debba trattare di una patologia grave: la relativa difficoltà della diagnosi, infatti, dipende principalmente dal fatto che l’esame dei basofili nel sangue non riesce, da solo, a fornire notizie precise per quel che riguarda la patologia da curare.

L’importante, in questi casi, è non drammatizzare e, nel caso vogliate informazioni più dettagliate e approfondite, sarà il vostro stesso medico di base a consigliarvi uno specialista, che riuscirà a fornirvi una diagnosi maggiormente accurata e circoscritta.

Continua a leggere su Fidelity Uomo