Bendaggio gastrico: a cosa serve, efficacia per dimagrire e costi

Il bendaggio gastrico è uno degli interventi di chirurgia bariatrica più diffusa, una delle scelte più frequenti di chi vuole operarsi per dimagrire. Vediamo insieme di cosa si tratta, efficacia e rischi.

Bendaggio gastrico: a cosa serve, efficacia per dimagrire e costi

Chi deve operarsi per dimagrire, è probabile che avrà sentito parlare di bendaggio gastrico, uno degli interventi chirurgici più diffusi per il trattamento dell’obesità. Si tratta di un trattamento chirurgico bariatrico restrittivo, il cui scopo è quello di ridurre il volume dello stomaco e di conseguenza la sua capacità, inducendo un rapido senso di sazietà con un minor apporto di cibo.

A seguito della stenosi gastrica post bendaggio, infatti, l’individuo avverte una certa pienezza anche se ha assunto piccolissime quantità di cibo e, nel caso continuasse a ingerire alimenti forzatamente, avrebbe immediatamente l’esigenza di vomitare.

Riducendo la quantità di cibo che consumava prima dell’intervento, si riduce di conseguenza l’apporto calorico, inducendo la perdita di peso: ovviamente il piano dietetico è stabilito dal professionista in relazione al proprio metabolismo basale ed al tipo di attività svolta.

Prima di operarsi per dimagrire bisogna cambiare abitudini e stile di vita

Prima di operarsi per dimagrire bisogna cambiare abitudini e stile di vita

Bendaggio gastrico: operarsi per dimagrire

Esistono fondamentalmente due approcci di chirurgia gastrorestrittiva:

  • Bendaggio gastrico regolabile (LAGB)
  • Gastroplastica verticale (VBG)

Il primo, senza alcun dubbio il più noto e diffuso, è un intervento di chirurgia Bariatrica eseguito in laparoscopica che consiste nell’inserimento di un anello per stringere la parte superiore dello stomaco, potendo controllare l’ingresso di cibo. Questo approccio è poco invasivo ed è addirittura reversibile in quanto l’organo non viene sezionato e l’anello allo stomaco può essere rimosso facilmente.

Il secondo tipo di intervento, invece, prevede la sezione della cavità gastrica, alterando così l’anatomia (volume e capacità) dello stomaco.

Bendaggio gastrico regolabile

Questo tipo di intervento allo stomaco per dimagrire merita un piccolo approfondimento in quanto si tratta del più diffuso approccio per trattare l’obesità, subito dopo il bypass gastrico. Viene in genere consigliato solo ai pazienti maggiorenni con un BMI pari o superiore a 40 (indice di massa corporea) solo dopo aver fallito con altri metodi non chirurgici quali dieta, esercizio fisico e farmaci.

Schema illustrativo del bendaggio gastrico regolabile

Schema illustrativo del bendaggio gastrico regolabile

In caso di pazienti con altre patologie correlate all’obesità, quali diabete, affaticamento, pressione alta, problemi cardiaci, apnee notturne ed altre, è possibile approvare l’anello gastrico regolabile anche se il BMI è compreso fra 30 e 40.

Durante l’intervento in laparoscopia ed in anestesia generale, il chirurgo fissa un anello di silicone alla parte alta dello stomaco e lo collega ad un dispositivo sottocutaneo attraverso un catetere. Attraverso tale sistema, il medico potrà in seguito regolare l’anello iniettando o estraendo soluzione salina dal dispositivo, modulando l’entità dello strozzamento.

Risultati ed efficacia

Questa tecnica, nella maggior parte dei casi, permette al soggetto interessato di perdere almeno il 40% del suo peso in eccesso ma tale percentuale è estremamente variabile da individuo ad individuo. Si tratta di un approccio che comporta una perdita di peso meno celere rispetto ad altre opzioni di chirurgia bariatrica ma ha il pregio di essere reversibile, di non sezionare lo stomaco, di non alterare la capacità di assorbimento dei cibi e quindi evita eventuali carenze nutrizionali, e dunque ha rischi inferiori rispetto ad altri tipi di intervento con un tasso di mortalità di 1 su 1000.

Bendaggio gastrico: rischi e controindicazioni

Sebbene sia meno rischioso rispetto ad altre opzioni chirurgiche, dopo il posizionamento dell’anello gastrico, possono insorgere delle complicazioni con il dispositivo di regolazione o eventuali infezioni che potrebbero addirittura far nascere l’esigenza di sostituire o rimuovere il bendaggio. Anche la nausea ed il vomito rientrano fra le complicazioni più comuni anche se possono tranquillamente essere controllate regolando la strozzatura.

Grazie al bendaggio gastrico è possibile perdere in modo graduale fino al 40% del peso in eccesso

Grazie al bendaggio gastrico è possibile perdere in modo graduale fino al 40% del peso in eccesso

Prima di sottoporsi all’intervento, il paziente deve accettare di seguire un percorso post operatorio impeccabile e di voler rispettare tutte le restrizioni che la dieta post-intervento prevede. Deve anche essere fatta un’indagine sulle abitudini e sullo stile di vita del paziente oltre che sulla sua storia clinica e sul suo attuale stato di salute.

Non sono ammessi a tale intervento coloro che hanno dipendenza da alcol e droghe, chi ha disturbi del comportamento alimentare, chi soffre di problemi psichiatrici, chi ha delle allergie ai materiali che costituiscono il bendaggio, chi  soffre di problemi del tratto gastrointestinali più o meno gravi come ulcere o morbo di Crohn.

Fra i rischi più comuni, oltre a quelle prima citate, vi sono il mal di stomaco, la difficoltà nella deglutizione, reflusso gastroesofageo, stipsi, allungamento dell’esofago, ernia della tasca gastrica.

Bendaggio gastrico costi

I costi per l’inserimento dell’anello gastrico sono variabili. Se viene certificata dal proprio medico la patologia di obesità grave, l’operazione può essere anche effettuata a carico del servizio sanitario nazionale in strutture convenzionate.

Il bendaggio gastrico però può essere praticato anche da medici in privato, con costi che oscillano dai 3.500 ai 5.000 euro.

Continua a leggere su Fidelity Uomo