Breath test per l’intolleranza al lattosio: quando farlo e come funziona

Il breath test è un eccellente aiuto nella rilevazione delle intolleranze alimentari, compresa quella al lattosio. Ecco quando conviene farlo ed in cosa consiste

Breath test per l’intolleranza al lattosio: quando farlo e come funziona

Il lattosio è una tra le sostanze nei confronti delle quali si registra il maggior numero di intolleranze alimentari, per questa ragione il breath test al lattosio è diventato uno dei test più comuni che vengono svolti da chi ritiene di dover effettuare dei cambi alla propria dieta, solitamente dopo aver sperimentato un malessere di qualsivoglia genere associabile proprio ai sintomi tipici determinati da questo tipo di problematiche.

Le intolleranze sono una questione molto discussa in questi tempi, capace in alcuni casi di generare dei veri e propri allarmismi ingiustificati tra la popolazione mondiale (come nel caso del glutine, divenuto per un periodo una vera e propria fissazione per molte persone, al punto tale da far parlare molti medici e nutrizionisti di una vera e propria sindrome psicologica instauratasi nei confronti di questa lipoproteina). Per fugare ogni dubbio riguardo al fatto che si possa essere o meno intolleranti nei confronti di un alimento o di una determinata sostanza si esegue appunto il breath test al lattosio.

Breath test lattosio: come va eseguito

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una sensibilizzazione sempre maggiore riguardo alla questione della buona alimentazione, a tal punto che non di rado ci si è trovati ad esagerare con scelte quantomeno discutibili in tal senso (come per esempio durante il boom della moda della paleodieta, un regime alimentare ancora molto dibattuto riguardo al quale sussistono ancora oggi opinioni contrastanti).

L'intolleranza al lattosio è una delle più diffuse a livello globale.

L’intolleranza al lattosio è una delle più diffuse a livello globale.

Sta di fatto che anche per quel che concerne le intolleranze, in molti casi la prudenza generale ha sforato il limite della psicosi collettiva, generando veri e propri casi di somatizzazione (vi sono numerose persone che, pur non essendo effettivamente intolleranti ad un alimento, quando sanno di averlo mangiato sperimentano a tutti gli effetti un malessere diffuso determinato per l’appunto da ragioni psicologiche; nelle occasioni in cui invece lo ingeriscono senza esserne a conoscenza, non lamentano particolari problemi).

Come già detto, le intolleranze effettive non sono infrequenti e scegliere di effettuare un breath test per l’intolleranza al lattosio può essere una decisione saggia da intraprendere se ci si è sentiti male dopo aver ingerito prodotti contenenti latte. Questo test viene di norma prescritto da un medico dopo che il paziente ha manifestato sintomi riconducibili ad un’intolleranza a determinate sostanze, e prevede l’ingestione di una dose minima della sostanza in questione per poi analizzare i gas espirati in seguito all’assunzione.

Breath test lattosio: come funziona

Il funzionamento del breath test per il lattosio è semplice, in quanto si tratta di analizzare l’aria espirata dal paziente alla ricerca di sostanze che possano determinare un’intolleranza nei confronti di questo disaccaride. Il prodotto di scarto sul quale vengono focalizzate le ricerche è l’idrogeno il quale, se presente in picchi significativi nell’aria espirata, può essere il risultato della fermentazione intestinale degli zuccheri male assorbiti dall’organismo. Questi zuccheri infatti vengono metabolizzati dalla flora batterica del colon, che nel processo produce per l’appunto ingenti dosi di idrogeno (oltre che di metano ed anidride carbonica).

Gli zuccheri non completamente digeriti fermentano nel colon per l'azione della flora batterica intestinale.

Gli zuccheri non completamente digeriti fermentano nel colon per l’azione della flora batterica intestinale.

E’ proprio questa miscela gassosa di proporzioni anomale a dare il via a fenomeni molto poco apprezzati tipici delle allergie, come ad esempio il meteorismo. Una percentuale di questi gas viene tuttavia riassorbita dalla mucosa del colon finendo nel sangue delle vene, le quali trasportano i prodotti di scarico agli alveoli polmonari al fine di una loro espulsione dall’organismo mediante la respirazione. Una volta somministrata la sostanza incriminata, l’aria prodotta dall’espirazione del paziente viene ripetutamente analizzata nei successivi 30, 60, 90, 120, 150 e 180 minuti, al fine di rilevare eventuali picchi anomali di idrogeno rispetto ai valori normali di riferimento (basati su test effettuati su soggetti non intolleranti).

Durata e costo

La durata di questo test è variabile dalle tre alle quattro ore a seconda dei casi, mentre la preparazione prevede il digiuno completo dalle ore 21:00 del giorno precedente rispetto a quello stabilito per il breath test (sebbene sia concesso bere acqua naturale). Ovviamente nelle ventiquattr’ore precedenti l’esame sarà severamente vietata l’ingestione di qualsivoglia prodotto contenente lattosio, anche solo in minima parte. Nel caso dunque che ci si trovi a sperimentare sintomi tipici delle intolleranze, prima di lanciarsi a capofitto in chissà quali programmi di dieta depurante è opportuno rivolgersi ad un medico e valutare l’eventualità di effettuare un esame per le intolleranze.

Il costo dell’esame è variabile ma nella maggior parte delle strutture convenzionate la cifra si aggira intorno alle 40-50 euro.

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