Paleodieta: come funziona e menu settimanale

Vediamo insieme cos'è la paleodieta, detta anche dieta paleontologica: vuole seguire l'alimentazione dell'uomo delle caverne, quando non esisteva agricoltura e cottura. Ecco i cibi ammessi e il menu settimanale

Paleodieta: come funziona e menu settimanale

Vuoi perdere chili? Allora devi mangiare ciò che l’uomo consumava 2,5 milioni di anni fa. Si chiama paleodieta o dieta paleontologica e si basa veramente sul cibo che l’uomo delle caverne immetteva nel suo corpo quando la Terra era profondamente diversa da come è oggi. Parliamo di un periodo in cui ancora non esisteva e non si praticava l’agricoltura.

Tra i massimi sostenitori della dieta delle caverne c’è Loren Cordain, della Colorado State University. Il suo ragionamento è questo: l’uomo moderno non si è ancora abituato a una dieta fatta di formaggi, cibi elaborati e cereali raffinati. Il suo codice genetico vuole, reclama la paleodieta. Il modo perfetto per allontanare malattie come l’obesità, i trigliceridi e il colesterolo cattivo nel sangue, nonché il diabete.

Qualche fondamento scientifico a questa teoria c’è: l’elaborazione dei cereali, l’introduzione di quelli integrali e di quelli raffinati ha innescato nell’essere umano reazioni negative come l’innalzamento della glicemia e l’intolleranza al glutine. I nostri antenati, in buona sostanza, sapevano cosa mangiare per il loro benessere, nonostante fossero a corto di conoscenze mediche e di dieta. E noi dovremmo prendere esempio da quella dieta delle caverne.

I cibi raffinati sono banditi: via libera invece alle proteine animali

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Come funziona la paleodieta

La paleodieta prevede l’eliminazione di tutti i cibi industriali e l’utilizzazione dei grassi insaturi, ossia oli vegetali e noci. Il numero dei pasti è variabile, del resto l’uomo primitivo mangiava quando aveva fame, senza considerare se fosse ora di pranzo o di cena. A chi vuole dimagrire potrebbe apparire un controsenso: si mangia tutte le volte che si sente il bisogno di farlo.

In effetti, a pesare non è il numero delle volte che si consuma qualcosa, ma ciò che si mette in bocca e quindi nello stomaco. Ricordatevi che all’epoca dei nostri antenati di 2,5 milioni di anni fa non esisteva l’agricoltura, ma neanche la cottura. Bacche, frutta, specie vegetali selvatiche, noci, semi germogliati, frattaglie di animali selvatici. Raramente l’uomo delle caverne mangiava il muscolo degli animali, in quanto difficile da masticare.

Insomma, tra i cibi concessi ci sono frutta e verdura (naturalmente cruda), oli vegetali, noci, nocciole e mandorle. Sì alle uova, alla carne e al pesce, ma il tutto andrebbe consumato rigorosamente crudo.

I cibi da evitare sono il latte, i formaggi, i cibi cotti e quelli industriali, i legumi, le patate, i cereali (e derivati), gli alcolici. Vi sentite pronti? Allora andiamo ora a scoprire il menu della settimana.

I cibi andrebbero consumati rigorosamente crudi

I cibi andrebbero consumati rigorosamente crudi

Dieta paleontologica: menu settimanale

La dieta delle caverne, come tutte le diete, prevede un menu settimanale che va seguito scrupolosamente. Però, ogni giorno, si può anche decidere di saltare un pasto perché si mangia quando si ha fame. Ecco perché la colazione diventa un pasto qualunque, per esempio, contrariamente a ciò che prescrivono quasi tutte le diete.

Non ci sono calorie da conteggiare nella dieta paleontologica, ma bisogna raggiungere la sazietà. L’unica raccomandazione è limitare l’uso di strutto, olio, lardo e grassi puri.

La mattina a colazione si può scegliere tra quella salata, a base di uova e pancetta, oppure la carne o il carpaccio di pesce e qualche noce. Chi preferisce il dolce, può iniziare la giornata con la frutta fresca, le noci o le mandorle, frullati con latte di cocco e frutta a scelta.

A pranzo il corpo deve inserire proteine: carne, pesce o uova crudi o cotti, per esempio filetti di platessa cotti in padella conditi con 2 cucchiai di olio di cocco, o filetti maiale con 2 cucchiai di olio d’oliva. La verdura cruda è la fonte di carboidrati. Via quindi alle insalatone con cicoria, bieta, rucola, pomodori. Condita con limone e massimo 2 – 3 cucchiai di olio d’oliva.

A cena si può di nuovo scegliere tra carne, uova e pesce. Verdura oppure ortaggi crudi come contorno. Per condimento, olio di cocco, olio d’oliva o semi di lino (tre cucchiai circa).

Carne, pesce e uova sono liberi: attento però a non appesantire i reni con troppe proteine

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Paleodieta: qualche ricetta

Volete scoprire qualche ricetta dei nostri lontani antenati? Gamberi e rucola per esempio, uova in nido di pancetta, la torta di cioccolato (eccezionalmente). Sì, è ammessa anche questa, di cioccolato fondente, possibilmente. Come potete notare, si tratta di piatti appetitosi.

E poi ci sono gli effetti positivi di questa dieta: combatte l’acne, aumenta la massa muscolare, è l’ideale per chi fa sport e, naturalmente, serve per dimagrire. E’ controindicata per chi ha problemi intestinali (troppe fibre). Può provocare sudorazione, alitosi, tachicardia, anoressia, disfunzioni cerebrali. E’ assolutamente sconsigliabile in gravidanza.

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