Colecistopatia alitiasica: sintomi, cause e come curarla

La colecistopatia alitiasica è una particolare infiammazione che interessa la cistifellea e che non è caratterizzata da calcoli biliari. Scopriamo insieme di cosa si tratta, i sintomi, le cause ed i rimedi

Colecistopatia alitiasica: sintomi, cause e come curarla

Con il termine “colecistopatia” si intende qualsivoglia infiammazione colpisca la cistifellea senza che siano presenti calcoli biliari, il termine pertanto è da considerarsi ad ampio respiro ed abbraccia numerose condizioni differenti. In particolar modo tratteremo la colecistopatia alitiasica o colecistite alitiasica, un’infiammazione che può rivelarsi molto grave per le sue possibili implicazioni e che necessita di essere trattata con urgenza una volta emersi i primi sintomi.

Nei momenti durante i quali stiamo male, la prima cosa che ci viene naturale fare è tentare di riconoscere i sintomi per poter associare quelle sensazioni di malessere a delle patologie che ci siano già note. Quando siamo interessati dall’influenza o da un semplice raffreddore infatti, ci basta ben poco per tirare le somme e comprendere quale sia il problema che ci affligga.

Sfortunatamente per noi però non tutti i casi sono così semplici da risolvere ed esistono patologie che, proprio per via della loro natura ambigua e della loro relativa rarità, finiscono talvolta col trarre in inganno persino i medici incaricati di effettuare la diagnosi. La colecistopatia alitiasica si pone a mezzavia tra le due cose: pur non essendo la prima patologia che sovviene alla mente in caso di dolori addominali, non è difficile da diagnosticare – anzi necessita di interventi immediati.

La colecistopatia alitiasica è un'infiammazione che si presenta in assenza di calcoli biliari.

La colecistopatia alitiasica è un’infiammazione che si presenta in assenza di calcoli biliari.

Cos’è la colecistopatia alitiasica

Iniziamo subito a fare chiarezza per coloro che potrebbero, leggendo i risultati delle analisi, rimanerne terrorizzati pur senza averne di fatto alcun motivo: si parla di colecisti alitiasica quando è stata riscontrata una cistifellea sana e priva di calcoli, mentre in caso di infiammazione non riconducibile alla presenza di calcoli biliari o ad infiammazioni delle vie biliari si parla invece di colecistite alitiasica. Urge dunque fare molta attenzione tra i termini “colecisti alitiasica” e “colecistite alitiasica” onde non rischiare di fraintendere.

Ma cos’è di preciso la colecistite alitiasica e perché viene considerata così pericolosa? Come detto in precedenza, si tratta di un’infiammazione acuta alla cistifellea che si contraddistingue per l’assenza di calcoli biliari, la quale molto spesso è riscontrata in associazione con altre complicanze di natura medica come ad esempio diabete di tipo 1, infezioni pregresse, vasculiti, aterosclerosi o digiuno prolungato. Queste condizioni aumentano dunque il rischio che si verifichi un’infiammazione acuta della cistifellea (o colecisti).

La colecisti è un minuto organo collegato al duodeno che raccoglie la bile prodotta dal fegato: il suo compito è quello di sfruttarla per facilitare la digestione dei grassi, in maniera tale da permetterne l’assorbimento da parte del nostro organismo.

Se non trattata con tempestività, la colecistite alitiasica può portare a complicazioni anche molto gravi.

Se non trattata con tempestività, la colecistite alitiasica può portare a complicazioni anche molto gravi.

Sintomi e cause

Il principale sintomo associato alla colecistopatia alitiasica (alle colecistopatie in generale) è un dolore particolarmente forte localizzato nella regione superiore destra addominale, sensazione che si fa particolarmente acuta qualora la zona stessa venisse toccata o il paziente tentasse di inspirare profondamente. Il dolore può successivamente raggiungere anche le scapole e la schiena. Tra le cause che possono portare a questo tipo di infiammazione troviamo la stasi biliare, l’ischemia della colecisti, un’eccessiva proliferazione batterica o l’atonia della parete colecistica. Queste condizioni concorrono nel generare l’infezione, la quale come detto in apertura necessita di trattamento immediato.

Il problema principale della colecistite alitiasica riguarda le sue implicazioni qualora non venisse trattata con tempestività: questa infiammazione è infatti in grado di portare i tessuti verso la gangrena e/o causare la perforazione dell’organo, ambedue situazioni gravissime che metterebbero a rischio la vita stessa del paziente. Per questa ragione è necessario intervenire con urgenza al fine di scongiurare complicazioni.

Importanti fattori di rischio capaci di causare la colecisti infiammata sono i traumi addominali, le gravi ustioni, i periodi di digiuno prolungato, le malattie infettive, la sindrome da immunodeficienza acquisita, la respirazione assistita protratta per un lungo periodo, alcuni tumori e la torsione della cistifellea stessa. Tra i sintomi, oltre al caratteristico dolore nella parte alta destra dell’addome (fate attenzione poiché vi sono molte ragioni per le quali possiamo sperimentare dolore alla bocca dello stomaco) troviamo anche inappetenza, nausea e vomito.

Se il trattamento medico viene iniziato in tempi brevi, questa condizione può essere trattata con successo senza complicazioni.

Se il trattamento medico viene iniziato in tempi brevi, questa condizione può essere trattata con successo senza complicazioni.

Colecistopatia alitiasica: come si cura

La colecistopatia alitiasica è una patologia particolarmente rara, basti pensare che rappresenta ad oggi circa il 10% dei casi di infiammazioni della cistifellea (il restante è invece determinata dalla presenza di calcoli ed è meno grave). La diagnosi viene effettuata mediante ecografia addominale ed è fondamentale che avvenga in tempi rapidi, poiché il tasso di mortalità di questa condizione è direttamente correlato alla rapidità di intervento: come detto in apertura, questa patologia è perfettamente curabile senza complicanze rilevanti purché venga identificata per tempo.

Farmaci antispastici, antibiotici, epatoprotettori e analgesici fanno parte del ciclo di farmaci normalmente somministrato in casi di colecistite alitiasica: una volta che le condizioni del paziente si saranno stabilizzate sarà possibile procedere con la colecistectomia, ovverosia l’asportazione della cistifellea che rappresenta l’unico metodo sicuro per risolvere definitivamente il problema.

In caso di ascesso o perforazione è necessario invece intervenire con procedura chirurgica d’urgenza onde evitare che le complicanze possano risultare fatali. Sebbene sia possibile condurre una vita normale senza cistifellea, è tuttavia consigliato ridurre il consumo di grassi una volta che la colecistectomia sarà stata portata a termine.

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