Non tutti sanno cos’è la prostata e a cosa serve. Si tratta di una ghiandola dell’apparato genitale maschile di importanza basilare per il corretto funzionamento di quest’ultimo, ed è deputata alla secrezione del liquido seminale. Nel linguaggio comune, siamo abituati a sentirla nominare in relazione alle patologie che possono affliggerla, come il temutissimo cancro della prostata o l’ipertrofia prostatica benigna.
Ma perché questa ghiandola è così delicata? E’ presto detto: la prostata è particolarmente sensibile alle somatizzazioni, in maniera analoga allo stomaco. Ciò significa che stati emotivi alterati possono influire significativamente ed in maniera negativa sulle sue funzioni.
Questo vale in particolar modo per quel che concerne la vita sessuale: rabbia, delusione, eccessi di stress, sovraccaricano non solo il sistema nervoso, bensì anche la vostra prostata. Con conseguenze spiacevoli come il senso di impotenza, o addirittura difficoltà di ordine fisiologico. Questa ghiandola è infatti il centro dell’apparato urinario maschile, e sebbene non si tratti di un organo vitale, la sua importanza è centrale per la buona salute di un uomo; specialmente in età avanzata.
Anatomia della prostata
La prostata è un organo fibromuscolare delle dimensioni di una noce, ed avendo come funzione principale quella di produrre il liquido seminale (necessario a costituire lo sperma) le donne ne sono sprovviste. La sua conformazione può differire a seconda del suo stato di salute: normalmente risulta essere simile ad una castagna, mentre in caso di ipertrofia può gonfiarsi fino ad assumere le sembianze di una ciambella. Le dimensioni della prostata sono abbastanza contenute, di circa 4 cm di diametro, per un peso che si aggira attorno ai 10-20 grammi in condizioni normali.
La prostata è localizzata immediatamente sotto la vescica, è attraversata dall’uretra e si suddivide in tre diverse zone:
- la zona transizionale (tondeggiante, costituisce il 5% del volume dell’intera ghiandola e si trova all’interno di quest’ultima);
- la zona periferica (costituente il 70/% della prostata);
- la zona centrale (attraversata dai condotti eiaculatori per tutta la sua lunghezza).
Infine si conclude con lo stroma fibromuscolare anteriore, il quale presenta la conformazione di un cono rovesciato, ed è disposto anteriormente rispetto all’anatomia della ghiandola.
Funzioni della prostata
La funzione principale della prostata è quella di produrre il liquido seminale, necessario alla sopravvivenza degli spermatozoi. Dalla ghiandola prostatica dipende infatti circa il 20/30% del totale del liquido seminale eiaculato, ed un suo malfunzionamento può determinare impotenza negli uomini.
Il liquido seminale, oltre a fornire i nutrienti di cui hanno bisogno gli spermatozoi, svolge anche un’importante funzione battericida ed agisce sul Ph del canale vaginale, mitigandone l’acidità e permettendo così miglior condizioni di sopravvivenza per gli spermatozoi durante l’atto della fecondazione.
Particolarmente importante durante il processo riproduttivo è il PSA (Prostate Specific Antigen) contenuto nel liquido prostatico: il PSA inibisce la coagulazione del liquido seminale garantendogli la fluidità necessaria a scorrere all’interno dei canali riproduttivi femminili.
Patologie della prostata
Le due patologie della prostata più diffuse sono il cancro alla prostata, e l’ipertrofia prostatica benigna (IPB). Si tratta di due patologie molto diverse tra loro, tra le quali non è stata ancora evidenziata alcun genere di correlazione, se non il fatto che condividano il medesimo organo-bersaglio. Non è mai stato dimostrato infatti che l’ipertrofia prostatica benigna possa tradursi in un maggiore rischio di sviluppare tumore alla prostata, ma è invece possibile che entrambe le patologie si presentino in regioni differenti della ghiandola.
I sintomi dell’IPB sono la necessità di urinare con maggiore frequenza ed il bisogno impellente di urinare nel corso delle ore notturne, mentre il tumore alla prostata è spesso del tutto asintomatico. Per questa ragione è consigliabile rivolgersi ad un andrologo per un check-up prostatico sopra i 50 anni (se invece si è di etnia afroamericana o si hanno casi di tumore alla prostata in famiglia, sarebbe opportuno anticipare il primo check-up a 40 anni).
Alimentazione: cosa mangiare per una prostata in forma
Una corretta alimentazione può essere di grande aiuto per il mantenimento dello stato di salute della prostata. Tra le sostanze che concorrono nel proteggere le cellule di questa ghiandola vi sono il licopene (contenuto nei pomodori), i polifenoli (abbondanti nel tè verde), gli isoflavoni (di cui la soia è ricca), il selenio, lo zinco e le vitamine E e D3.
Tra i cibi da evitare per chi è a rischio di IPB o carcinoma alla prostata figurano invece insaccati, peperoncino, birra, spezie e grassi saturi, così come anche caffè e superalcolici: tutte sostanze che rischiano di infiammare la ghiandola, ed aumentare il rischio di sviluppare patologie.