Crisi vagale o sindrome vagale: sintomi, cause e cure

La sindrome vagale è una infiammazione del nervo vago che è uno dei più importanti del nostro corpo. Vediamo insieme quali sono le cause, i sintomi e quali terapie possono dare un po' di sollievo

Crisi vagale o sindrome vagale: sintomi, cause e cure

La crisi vagale – o sindrome vagale – è un disturbo che colpisce il nervo vago e può provocare nausea, crampi intestinali, tachicardia, nevralgia, vertigini, sincopi e svenimenti.

Ma cos’è il vago? Il nervo vago è il decimo nervo del nostro cranio di dodici coppie di nervi, i quali esistono con il nome di destro e sinistro. Questi nervi hanno un’origine comune al livello del solco dei nervi misti, presente nella parte più bassa del tronco encefalico, per poi formare il nervo più lungo del corpo umano che si va a distribuire agli organi del torace e dell’addome.

Si tratta, in pratica, del componente principale della sezione parasimpatica del sistema nervoso autonomo visto che fornisce fibre parasimpatiche a tutti gli organi del collo, ad eccezione delle ghiandole surrenali.

Il nervo vago controlla inoltre alcuni muscoli scheletrici come i muscoli della laringe e i costrittori faringei. Il nervo vago di destra innerva il nodo senoatriale e la sua stimolazione porta a bradicardia.

Il nervo vago di sinistra ha effetti più moderati ed è indirizzato principalmente verso le fibre atriali. In sintesi il nervo vago è responsabile della sudorazione, di alcuni movimenti della bocca inclusi i muscoli del parlato e della respirazione, riceve sensazioni dall’orecchio esterno attraverso il nervo di Alderman e parte delle meningi.

La crisi vagale può causare nausea, crampi intestinali, tachicardia, nevralgia, vertigini, sincopi e svenimenti.

La crisi vagale può causare nausea, crampi intestinali, tachicardia, nevralgia, vertigini, sincopi e svenimenti.

Sindrome vagale: sintomi e cause

Esistono due tipologie di sindrome vagale: la classica che si caratterizza per sintomi canonici e dalla presenza di un fattore scatenante che ne è la causa. Di solito di natura emozionale come un forte spavento, una forte emozione, il dolore etc. Oppure di genere ortostatico, ovvero a causa della permanenza in posizione eretta troppo a lungo.

C’è, poi, la versione non classica che si manifesta senza un motivo chiaro ed ha quindi fattori scatenanti misteriosi. Solitamente la prima versione è associata a persone giovani in buone condizioni di salute, mentre la seconda interessa maggiormente gli anziani che lamentano dolori dovuti all’età avanzata.

Cosa scatena la crisi vagale?

Come detto questa è causata da un’infiammazione del nervo vago che può derivare da diversi fattori come lo stress, l’ansia, un’alimentazione non corretta e dall’artrosi cervicali.

Le prime due cause possono dar vita a tensioni eccessive del nervo provocando spiacevoli conseguenza. Un’alimentazione non corretta, inoltre, crea cambiamenti fisiologici del nervo, influenzando le soglie di sazietà e portando all’obesità. In questo caso è consigliabile puntare su un’alimentazione basata su frutta e verdure e sull’integrazione di vitamine minerali che proteggono il nervo vago da possibili infiammazioni.

L’artrosi cervicale colpisce il rachide cervicale e questo può impedire una corretta mobilità della testa e delle articolazioni. In questo caso si consiglia un lungo riposo e l’uso di corticosteroidi. La crisi vagale, quindi, può causare diversi sintomi e, tra i più pericolosi, ci sono svenimenti e sincopi vasovagali. Nelle persone affette da crisi vagale si può manifestare inoltre il sintomo della nausea, soprattutto al mattino. Oltre a crampi intestinali, alla bocca dello stomaco e del pirolo. Si segnalano, inoltre, vertigini, tachicardia, nevralgia cefalee e mal di testa.

Crisi vagale: il nervo vago è uno dei più importanti del nostro corpo

Crisi vagale: il nervo vago è uno dei più importanti del nostro corpo

Cura e rimedi

La crisi vagale può avere un origine psichiatrica ed è quindi fondamentale investigare le cause, riconoscerle ed imparare a gestirle per evitarle. Uno strumento molto efficace per diagnosticarle è rappresentato dal tilt test che consiste nel rilevare battiti cardiaci e pressione arteriosa del paziente sia in posizione eretta che in posizione supina. I dati raccolti da questo test permettono di diagnosticare o meno la sindrome.

A questo punto il medico può consigliare alcuni trattamenti come la Manovra di Valsalva, utilizzata per stimolare il nervo vago. Questa manovra consiste in una compensazione forzata dell’orecchio ottenuta tappando il naso. In questo modo viene esercitata una forte pressione sul paziente.

Molto utile anche il massaggio del seno carotideo, dove vengono stimolate le fibre simpatiche e parasimpatiche del seno carotideo. Gli impulsi elettrici, inoltre, sono prescritti solo in casi di crisi comiziali o resistenza ai farmaci. e stimolato attraverso impulsi elettrici, il nervo vago trasmette tali impulsi a specifiche aree del cervello che regolano importanti funzioni quali la regolazione dell’umore, del sonno, dell’appetito, della motivazione e di altri importanti sintomi.

Per quanto riguarda i farmaci non ne esistono specifici ma, solitamente, vengono somministrati betabloccanti, cortisonici, simpaticomimetici, antidepressivi. Occhio però alle manovre terapeutiche: se praticate in modo inappropriato possono portare il paziente incontro a gravi conseguenze aritmiche.

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