L’esaurimento nervoso è una brutta bestia. Perché spesso si accumulano ansia e nervosismo dentro di noi e poi, all’improvviso, cediamo ad un complesso di sensazioni: non solo l’ansia, ma anche la depressione, le vertigini, l’insonnia, il nervosismo eccessivo, gli attacchi di panico.
Il termine fu coniato nel XIX secolo da un neuropsichiatra americano, George Mille Beard, che aveva voluto così chiamare una forma cronica di depressione. E’ talmente grave questa patologia che, al culmine, impedisce a una persona di svolgere le attività quotidiane in modo normale e di comportarsi normalmente.
Come detto, spesso non ci si rende conto di essere sull’orlo del crollo finché il nostro corpo non ce lo fa capire con la forza, quando la vita è diventata troppo stressante, emotivamente e fisicamente.
Non c’è un’età per esaurirsi: può capitare a 20 anni o a 50, anche se è questa situazione è più frequente negli adulti. Ricordate che esaurimento nervoso non è un termine medico, né indica una malattia precisa mentale. E’ una reazione anormale e insana allo stress.
I sintomi dell’esaurimento nervoso
Chi ne è affetto a volte non se ne rende conto, altre volte invece ne è consapevole. E’ come se fossero tante piccole patologie che tutte insieme portano poi all’esaurimento vero e proprio. E ogni patologia ha una sintomatologia diversa. Allora parliamo di sintomi di un concetto, non di una malattia.
Si va dalla stanchezza o debolezza fisica e mentale all’eccessiva fatica, dalla difficoltà a concentrarsi all’impossibilità a rilassarsi, dalle vertigini all’emicrania frequente, dall’insonnia all’extrasistole, dall’umore facilmente irritabile ai disturbi d’ansia, dagli attacchi di panico vero e proprio alla depressione (con tutto ciò che comporta in quanto a sintomi), dall’apatia al nervosismo, dalla nausea alla mancanza di respiro, dal tremore al pianto improvviso e spesso immotivato.
E ancora: sudorazione, pensiero ossessivo, aritmia, muscoli tesi, formicolio, mani sudate e vista annebbiata. Possono subentrare mal di stomaco, problemi intestinali, perdita di peso, perdita dei capelli, agitazione, perdita di memoria, perdita della libido, isolamento, scoppi di rabbia, instabilità emotiva e pensieri irrazionali.
Cause principali
Un evento traumatico può determinare una risposta sbagliata a uno stress eccessivo. Trauma che può essere il mobbing sul lavoro o una precedente depressione. Fisicamente parlando, può essere uno squilibrio chimico di neurotrasmettitori che controllano cervello e segnalazione nervosa. Talvolta la causa va ricercata nel consumo eccessivo di farmaci o sostanze.
Chi ha esperienze pregresse di ansia, stress e depressione sono a rischio esaurimento nervoso. Tendono troppo spesso a controllare e programmare tutto senza lasciarsi un po’ di tempo. Se vogliamo racchiudere le cause in pochi concetti, eccoli: disturbo d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, attacchi di panico, fobie, disturbo da stress post-traumatico, depressione post-parto, abuso di farmaci, di droga o alcol, stress cronico, mobbing, pensieri ossessivi.
Come detto, è più esposto chi ha alle spalle attacchi di panico e ansia, disturbi d’ansia ereditari, insonnia, incapacità di rilassarsi, stress continuo, malattie recenti, eventi traumatici recenti, gravi preoccupazioni finanziarie, solitudine e isolamento sociale. A volte l’esaurimento nervoso viene accompagnato da gravi sintomi come le allucinazioni e il delirio.
Esaurimento nervoso: cure e rimedi naturali
I farmaci per tenere sotto controllo l’esaurimento nervoso possono essere prescritti esclusivamente da uno psichiatra, che affiancherà i medicinali (solitamente si tratta di ansiolitici) a una terapia della parola. Si può provare con i rimedi naturali, importanti per alleviare i sintomi, ma che non guariscono in nessun caso il problema.
Iniziate allora con il cambiare stile di vita, praticando regolarmente tecniche di rilassamento o da mettere in pratica al momento del bisogno. Se il lavoro è fonte di stress, si può provare a lasciarlo cercandone un altro. Per ridurre o eliminare l’ansia, potete eliminare caffeina e alcolici, adottare una dieta salutare e fare molto movimento. Dedicate tempo allo yoga o alla meditazione. Provate con rimedi fitoterapici a base di valeriana, melissa o passiflora. In gocce, tisane o tintura madre.
Parlate del problema con i vostri cari, leggete manuali di auto aiuto, fatevi indirizzare da uno specialista serio. Potete provare l’agopuntura, i massaggi, i fiori di Bach, l’idroterapia o la massoterapia. Imparate a dormire bene, usate eventualmente integratori alimentari (omega 3, magnesio, potassio, vitamina B13, vitamina C, vitamina B12 e vitamina E). Occorre dunque abbandonare il cibo poco sano e optare per quello fresco e per una dieta sana a base di frutta e verdura.