Il riso fa ingrassare oppure dimagrire? Benefici, pro e contro

Il riso fa ingrassare oppure ci aiuta a dimagrire? Vediamo insieme i pro e i contro di questo cereale per capire quanto faccia bene e se è giusto preferirlo alla pasta in un regime dietetico ipocalorico

Il riso fa ingrassare oppure dimagrire? Benefici, pro e contro

Il riso è uno dei cereali più consumati al mondo, nonché uno degli alimenti derivanti dall’agricoltura più antichi per quel che concerne le abitudini alimentari della nostra specie. Pietanze come i risotti, le insalate di riso ed altre preparazioni culinarie a base di questo cereale (come ad esempio la tradizionale arancina siciliana) sono molto diffuse nella nostra cultura, al punto che oggi risulta difficile non reperire il riso in qualsivoglia abitudine alimentare regionale all’interno del panorama gastronomico del nostro Paese. Tuttavia c’è una domanda che molte persone si fanno a questo proposito: il riso fa ingrassare?

Come per tutti gli alimenti, anche per il riso è necessario fare una approfondire il discorso in maniera adeguata, in modo tale da poter avere una panoramica completa dei suoi benefici, delle sue proprietà e delle eventuali controindicazioni determinate da un suo consumo eccessivo.

Andiamo dunque a scoprire le caratteristiche di questo eccezionale cereale per capire se davvero il riso fa ingrassare, in quali contesti o se attorno al suo consumo si è semplicemente generato un’allarmismo ingiustificato dal punto di vista del mantenimento della linea.

Cos’è il riso

Il riso, come detto, accompagna la dieta degli esseri umani da millenni: si stima che le prime coltivazioni di riso in Asia risalgano addirittura al VI millennio a.C., pertanto approssimativamente parlando possiamo dire che gli esseri umani consumano questo cereale da ben 8.000 anni! Una delle più grandi qualità del riso è che si presta a qualsivoglia genere di preparazione, in Oriente ad esempio viene considerato la fonte principale di carboidrati (sostanzialmente un sostituto di quello che sono il pane e la pasta in Occidente), tant’è che al giorno d’oggi quando parliamo di cucina giapponese, essenzialmente la prima immagine che sovviene alla mente è quella del sushi.

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Il riso rappresenta una fonte alimentare primaria per miliardi di persone in tutto il mondo.

Anche in Italia, come detto, il riso è largamente utilizzato per un gran numero di preparazioni culinarie differenti; basti pensare che siamo il maggior produttore di riso di tutta Europa! In particolare quello che utilizziamo abitualmente noi (e che usa la stragrande maggioranza della popolazione mondiale) è il chicco della Oryza sativa, ovverosia il riso in commercio più diffuso del pianeta (circa il 95% del riso che viene consumato in tutto il mondo proviene proprio da coltivazioni di Oryza sativa). In particolare le sottospecie di questa pianta sono tre, vale a dire indica, javanica e japonica (la stragrande maggioranza delle coltivazioni di riso in Italia sono coltivazioni di japonica, a sua volta suddivisa in quattro tipologie di chicchi: comuni, semifini, fini e superfini).

Il riso fa ingrassare o fa dimagrire?

Quando si parla di riso però numerose persone saltano in piedi affermando, talvolta con ostentati scetticismo e sufficienza, di averlo eliminato dalla propria dieta per fini estetici. Molti credono che il riso fa ingrassare, ma è davvero così? E se sì, in che misura? Dal punto di vista prettamente nutrizionale, il riso è un’eccellente fonte di carboidrati ma è anche un alimento preferibile al frumento in termini di dieta.

Il motivo è semplice: essendo ricco di amido, il riso assorbe molta più acqua fino a triplicare addirittura il proprio peso a cottura ultimata. Ciò lo rende molto più saziante rispetto alla pasta (cosa valida in particolar modo per i risotti). Per diretta estensione di questo principio basilare, la pasta fa ingrassare più del riso.

Il riso fa ingrassare se introdotto in quantitĂ  esagerate, ma nelle giuste dosi rappresenta un'ottima soluzione per una dieta bilanciata.

Il riso fa ingrassare se introdotto in quantità esagerate, ma nelle giuste dosi rappresenta un’ottima soluzione per una dieta bilanciata.

Questo significa che mangiando gli stessi quantitativi di pasta e riso, con il secondo introdurremo effettivamente nel nostro corpo meno calorie. Questa è una delle ragioni per le quali molti dietologi consigliano di sostituire la pasta con il riso ai clienti che intendono effettuare dei tagli all’apporto calorico ingerito quotidianamente.

Meglio riso bianco o riso integrale?

Vi sarà capitato il dilemma, una volta giunti al cospetto dello scaffale del riso al supermercato, di dover scegliere tra riso bianco e riso integrale. Il primo si presta sicuramente meglio alla preparazione dei risotti, ma qualche voce nella vostra testa vi avrà riportato alla mente che, stando a quanto sussurrano i dietologi, il riso integrale sia una soluzione migliore per mantenere un’alimentazione più sana e completa. E’ davvero così? La risposta è sì, e c’è più di un motivo.

Il riso bianco altro non è che la cariosside del riso, ovverosia il “frutto” privato della crusca e del germe attraverso i processi di lavorazione. Il prodotto che si ottiene possiede circa il 78% di carboidrati in percentuale, purtroppo però la maggior parte delle fibre e delle vitamine sono contenuti nei prodotti “di scarto” di questo processo.

Se consideriamo che il riso è l’alimento più completo in assoluto tra tutti i cereali dal punto di vista nutrizionale, possiamo ben capire perché eliminare crusca e germe – benché renda il riso adatto alla preparazione di risotti – lo privi di importanti sostanze nutritive. Pertanto dal punto di vista qualitativo, il riso integrale è sicuramente preferibile al riso bianco.

Meglio il riso o la pasta?

Riso o pasta?

Anche questo è uno dei più grandi dilemmi di coloro che, non volendo privarsi dei carboidrati (a ragion veduta, in quanto si tratta di una fonte di energia irrinunciabile per mantenere una dieta equilibrata se assunti nelle giuste dosi), si ritrovano a dover scegliere tra la pasta ed il riso. La pasta possiede un numero maggiore di proteine, il ché la rende preferibile nell’ottica di una dieta ipercalorica ed iperproteica, tuttavia il riso possiede migliore digeribilità e per questo motivo è stata messa a punto una vera e propria dieta del riso. Inoltre il valore qualitativo dei protidi del riso è migliore rispetto a quelli contenuti nella pasta.

In aggiunta a ciò il riso ha una bassissima percentuale di prolammine, pertanto in ragione di ciò i suoi peptidi non hanno la possibilità di formare il glutine. Ciò rende il riso un alimento ideale in sostituzione della pasta per i celiaci, nonché per tutti coloro che hanno un’intolleranza più o meno marcata nei confronti del glutine.

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