La Sindrome di Asperger non è considerata una vera e propria malattia ma una condizione in cui, al giorno d’oggi, non si conoscono bene le cause ma si sa solo che è probabile una predispozione genetica. Solitamente viene diagnosticata nel periodo dell’infanzia ma ci sono alcuni casi in cui la diagnosi viene fatta addirittura nell’età adulta.
Questa Sindrome venne descritta per la prima volta nel lontano 1944 dal pediatra Hans Asperger, il quale notò il comportamento di alcuni bambini dal carattere solitario e che avevano dei problemi nelle relazioni con gli altri bambini ma nello stesso tempo però erano interessati alla musica, cultura, scienza e tante altre discipline.
La caratteristica fondamentale che la differenzia rispetto alle altre sindromi è che non si distingue in base alla gravità ma i base al supporto richiesto che può partire da un livello meno intenso fino ad arrivare ad un livello molto più grave, come nel caso di persone che hanno problemi relativi al linguaggio, problemi cognitivi fino alla difficoltà nello svolgere le semplici attività quotidiane.
Dunque, sia la Scienza che la Psicologia Cognitiva, l’hanno inclusa nel gruppo delle sindromi autistiche e negli ultimi tempi è diventata nota poiché ne è affetta Greta Thumberg, la ragazzina sedicenne divenuta famosa per le problematiche sul cambiamento climatico. Andiamo a vedere, nel dettaglio quali sono i sintomi ma soprattutto la diagnosi di questa sindrome al fine di capire come bisogna comportarsi e a chi rivolgersi.
Sindrome di Asperger: sintomi e cause
Come già accennato, questa Sindrome, fa parte dello spettro autistico o meglio fa parte di quei “disordini dello sviluppo” e cioè quello gruppo di malattie che si manifestano dal punto di vista del comportamento e della socialità. La fascia di età in cui si manifesta maggiormente è tra i 4 e gli 11 anni ed è diffusa soprattutto nel genere maschile.
Generalmente, i soggetti che rientrano in questo tipo di sindrome hanno dei ritardi per quanto riguarda lo sviluppo cognitivo,il linguaggio, tendono a parlare velocemente, hanno difficoltà nell’avere relazioni sociali, difficoltà ad affrontare i cambiamenti, assenza di contatto oculare, ma soprattutto ipersensibilità a rumori, luci e odori e nella maggior parte dei casi hanno anche problematiche nella coordinazione motoria.
Per quanto riguarda le cause invece, come già accennato, al giorno d’oggi non sono ancora note, l’unica probabilità è che l’origine potrebbe riguardare moltissimi fattori, nel senso che sono tanti i fattori che fanno parte di questa sindrome. Proprio in riferimento a ciò, sono stati fatti moltissimi studi dai quali è emerso che una delle cause potrebbe essere una predisposizione genetica, oppure una forte esposizioni a fattori tossici soprattutto nei primi mesi di gestazione, fattori che vanno a modificare il normale sviluppo del sistema neurologico del bambino fino alla predisposizione verso questa sindrome. Nonostante ciò, non ci sono dati sicuri.
Diagnosi della Sindrome di Asperger
Solitamente, per fare una diagnosi della Sindrome di Asperger si parte dall’osservazione del bambino. Da questo momento in poi ci sono delle caratteristiche fondamentale che possono portare sia i pediatri che i genitori a prendere in considerazione il comportamento del bambini e tra i più importanti abbiamo: assenza di sguardo verso le altre persone e assenza di sorriso interesse eccessivo verso alcuni oggetti o addirittura verso alcune discipline come la musica, scienza etc; assenza di relazioni con gli altri bambini; può capitare di usare un linguaggio offensivo e alcune volte può essere anche violenti nei comportamenti; assenza di coordinazione motoria.
Nel momento in cui il pediatra arriverà a notare alcuni di questi comportamenti, invierà il referto al neuropsichiatra infantile e verranno fatti alcuni test per accertare tale sindrome.
Si può curare la Sindrome di Asperger?
Purtroppo per la Sindrome di Asperger non c’è una cura vera e propria. I comportamenti del bambino affetto da questa sindrome possono essere migliorati grazie a terapie comportamentali e cognitive, basate principalmente sullo sviluppo della consapevolezza, della comunicazione e su come gestire le emozioni. Nel momento in cui tale terapia risulti efficace, è fondamentale intervenire sull’educazione dei genitori ed insegnanti e sulle persone che si relazionano con il soggetto Asperger al fine di affrontare tale disturbo nel miglior modo possibile.
Conclusioni
In conclusione si può affermare quindi che la Sindrome di Asperger non è una malattia, ma semplicemente una condizione, è come se fosse un modo di essere, poiché si tratta di una sindrome i cui sintomi possono variare. Conviverci è molto difficile ma non impedisce di fare una vita normale.