Linfonodi ingrossati sul collo: cause, cure e rimedi

I linfonodi ingrossati sul collo possono essere causati da svariate condizioni e malattie: ecco quali sono e come rimediare.

Linfonodi ingrossati sul collo: cause, cure e rimedi

L’ingrossamento dei linfonodi è solitamente il sintomo più classico di un’infezione in corso, pertanto se scopriamo di avere i linfonodi ingrossati sul collo sono aumentati di volume allora molto probabilmente ciò significa che possa esserci effettivamente un problema. Tuttavia sin troppi si lasciano prendere da autodiagnosi infauste quando si trovano a localizzare protrusioni sospette, sebbene in realtà sono veramente pochi i casi in cui ci sia effettivamente bisogno di preoccuparsi.

Saper interpretare a dovere i segnali che ci manda il nostro corpo è fondamentale per poter comprendere il nostro stato di salute: in questo modo possiamo valutare se siamo effettivamente interessati da qualche patologia o condizione particolare, se stiamo soffrendo di qualche carenza nutritiva, se non stiamo dormendo abbastanza…certo esistono indicatori molto chiari, come ad esempio il collassare a faccia in giù nella scodella del brodo dopo una notte in bianco ed altri che invece risultano di interpretazione un attimo meno immediata.

Linfonodi ingrossati sul collo: tumore?

I linfonodi ingrossati sul collo possono rappresentare un motivo di grande paura, addirittura di terrore per le ben note implicazioni che possono portare per quel che concerne le diagnosi riguardanti le neoplasie, ma a questo proposito possiamo darvi una buona notizia: le possibilità che si tratti di un caso di tumore sono molto rare, poiché l’aumento di volume di queste strutture può essere causato da svariate problematiche molto più comuni. Ma per comprendere al meglio questo concetto, è opportuno capire prima cosa siano questi organi tanto chiacchierati.

Linfonodi ingrossati collo: nonostante rappresentino una preoccupazione per molti, nella maggior parte dei casi si tratta di infezioni passeggere

Linfonodi ingrossati collo: nonostante rappresentino una preoccupazione per molti, nella maggior parte dei casi si tratta di infezioni passeggere

Linfonodi: cosa sono?

Quando si parla di linfonodi ci si riferisce ad organi di dimensioni variabili dal diametro che oscilla da pochi millimetri al centimetro circa, rappresentanti le unità più conosciute del sistema linfoide (o sistema linfatico). Questi organi periferici hanno il compito di offrire una risposta immunitaria immediata qualora ve ne fosse bisogno stimolando le interazioni tra i linfociti. I linfonodi generano inoltre la cosiddetta memoria immunologica, ovverosia la capacità dell’organismo di ricordare le precedenti “battaglie” combattute con corpi estranei e riconoscere immediatamente antigeni con i quali ha già avuto a che fare (fondamentalmente il principio alla base delle vaccinazioni).

Questi organi sono situati lungo il decorso di collettori linfatici e sono presenti in maggior numero in determinate zone del corpo umano tra le quali figurano anche quelli inguinali e quelli sul collo. Sfruttando la classificazione a livelli dei linfonodi presenti nel nostro organismo (semplificata rispetto a quella a catene e comprendente solo quelli riscontrabili mediante le tecniche di palpazione), esistono ben sette livelli differenti di linfonodi presenti nella regione del collo.

Linfonodi collo ingrossati: le cause

Dal momento che i linfonodi vengono stimolati quando l’organismo registra la presenza di un’infezione, tecnicamente qualsiasi processo infettivo può di fatto determinare una risposta immediata di questi organi. I linfonodi raccolgono la linfa (il sistema linfatico scorre parallelo a quello sanguigno) e sono i centri di produzione degli anticorpi, pertanto qualsivoglia evento che possa richiedere un intervento diretto del sistema immunitario è in grado di sollecitarli (e scatenare in noi paura spesso ingiustificata).

I linfonodi ingrossati del collo possono essere rilevati attraverso la semplice palpazione.

I linfonodi ingrossati del collo possono essere rilevati attraverso la semplice palpazione.

Raffreddore, tonsillite, sinusite, laringite, influenze, parotite, infezioni di vario genere sono tutti processi che possono determinare un aumento di volume di queste linfoghiandole, mentre nei casi più gravi un incremento delle loro dimensioni può essere effettivamente dovuto a tubercolosi o tumore (leucemia, tumore alla laringe o alla gola o tumore maligno localizzato a livello toracico o addominale).

Linfonodi ingrossati sul collo: sintomi e rimedi

I sintomi di questa condizione sono, oltre ad un ovvio aumento della dimensione dei linfonodi riscontrabile mediante la palpazione: tachicardia, debolezza e sensazione di malessere generalizzato, dolore al collo, inappetenza, febbre, difficoltà a deglutire o a respirare, comparsa di brufoli nelle zone limitrofe ai linfonodi ingrossati, dolore cervicale ed aumento della rigidità nella regione del collo.

Solo quando i linfonodi rimangono in questo stato di iperattivazione per più di quattro settimane e la sintomatologia generale non migliora, il paziente potrebbe essere interessato da una patologia grave (seppure anche in questo caso, generalmente benigna). Discorso diverso invece per quel che concerne i linfonodi sopraclavicolari, i quali necessitano di consulto medico immediato in caso di aumento delle dimensioni.

I rimedi in questi casi sono inevitabilmente legati alla natura dell’evento che ha provocato un aumento di attività di questi organi, in quanto i linfonodi ingrossati non sono una malattia bensì semplicemente un sintomo: in caso di infezioni batteriche può risultare necessaria la prescrizione di una terapia antibiotica mentre per le normali infezioni, rimedi naturali come gli impacchi caldi possono contribuire a diminuire il gonfiore in concerto con antinfiammatori non steroidei. Per quel che concerne il mal di gola dovuto alle malattie stagionali, esistono molti rimedi naturali ai quali potersi affidare.

Per quel che concerne i tumori invece è necessario applicare tutte le norme mediche previste nel caso in cui vengano diagnosticate patologie neoplastiche; infine in caso di ascesso il procedimento di routine è rappresentata dal drenaggio chirurgico.

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