Uno dei disturbi per cui l’uomo sente più preoccupazione è legato all’apparizione di puntini rossi sul glande, una delle sintomatologie che porta con sé più patologie, legate a diversi fattori. Molti uomini, infatti, dopo aver notato la comparsa dei puntini rossi sul glande, pensano anche al peggio: all’HIV, nella fattispecie, una delle malattie (a ragione) più temute.
Tenendo presente che i puntini rossi sul corpo sono uno dei sintomi dell’HIV, quando appaiono i puntini rossi sul glande, in realtà, le cause potrebbero essere tantissime: vi specificheremo le principali e le più diffuse nel prossimo paragrafo. Insomma: non balziamo subito a conclusioni affrettate, che possono portare ad un circolo vizioso fatto di paranoie!
Come detto, infatti, sono tante le cause che possono portare alla comparsa di puntini rossi sul glande, ma anche di macchie o di eruzioni cutanee che, in generale, possono essere causate da malattie sessualmente trasmissibili (tra cui, appunto, l’HIV) o anche da semplici allergie: nella grande maggioranza dei casi, comunque, anche se si hanno puntini rossi sul glande con prurito, si tratta di patologie innocue e facilmente curabili.
Uno dei modi per capire se bisogna preoccuparsi o meno è la ricorsività del fenomeno, oltre alla variazione di forma e di dimensioni: in quel caso, bisogna tenere maggiormente sotto controllo la situazione.
Puntini rossi sul glande: ecco le cause più comuni
Quelle piccolissime protuberanze rosa sul glande, che spesso portano al prurito intimo maschile, può essere innanzitutto causato dal lichen planus, una malattia cronica che, appunto, causa puntini rossi sul glande e su altri punti del corpo; non è una malattia infettiva, e spesso può anche passare da sola, senza una specifica terapia, comunque consigliata in casi come questo. Molto più spesso, invece, i puntini rossi sul pene possono essere anche causati da un’allergia, che può portare anche ad un’eruzione cutanea rossa (o bianca) sul glande. A causarla, potrebbe essere il contatto con alcuni tessuti o con alcuni prodotti per la pulizia con il pene, a cui il soggetto è appunto allergico.
Un’altra causa dei puntini rossi sul glande potrebbe essere il mollusco contagioso, una patologia che causa la formazione di piccoli brufoli sul glande (e su altre parti del corpo) simili, appunto, a dei puntini rossi. Se i puntini rossi appaiono alla base del glande, invece, potrebbe trattarsi di papule perlacee, disposte a una o più file su di essa; sono tendenzialmente asintomatiche, e possono persistere anche per tutta la vita. Senza prurito, di solito, sono invece le macchie di Fordyce, che non necessitano di una particolare terapia e che possono risultare come puntini rossi, giallastri o biancastri; è la più frequente tra le cause dei puntini rossi sul glande.
Meno frequente ma dall’aspetto simile ai precedenti è invece l’angiocheratoma, presente, oltre che sul glande, anche sullo scroto. Spesso si manifesta come un unico puntino rosso, dal colore molto scuro e dalle dimensioni molto ridotte, che a volte può provocare prurito e, in alcuni casi, anche dolore; anche qui, non si tratta di una patologia grave, ma richiede una terapia dedicata. Tendenzialmente sui giovani si presenta invece la papulosi bowenoide, spesso sull’asta del pene, ma può apparire in qualsiasi punto della regione ano-genitale. Di solito, i bowenoidi sono causati dal ceppo del virus dell’Herpes numero 16, hanno l’aspetto di verruche genitali e sono sessualmente trasmissibili.
Una delle cause che sicuramente avrete sentito nominare è la candida, la cui contrazione è falsamente considerata più frequente nelle donne che negli uomini. La candida altro non è che una infezione da lievito, e si presenta spesso con dei puntini rossi sul glande, a volte anche molto pruriginosi. Ma cosa la causa? Ritmi di vita irregolari, grande assunzione di cibo-spazzatura o di cibi con amidi, eccesso di alcol, sono tutte cause di questa infezione. Soprattutto se notate dei puntini rossi sul glande dopo un rapporto, la causa più frequente è proprio questa, visto che il virus è facilmente trasmissibile per via sessuale.
Cosa fare se hai i puntini rossi sul glande
Come tutti i disturbi di questo genere, la migliore cosa da fare in questi casi è prevenire. Sì, perché gran parte delle cause che vi abbiamo elencato (e anche altre, più rare, che non vi abbiamo citato per questioni di spazio) sono sessualmente trasmissibili. Un buon modo per non doversi chiedere cosa fare se si hanno i puntini rossi sul glande è quello di fare sesso protetto, che previene anche patologie ben più gravi di quelle citate nel paragrafo precedente. In altri casi, però, come in quello delle allergie, il rapporto sessuale c’entra ben poco. Da non sottovalutare, nemmeno, la messa in pratica di una corretta igiene intima maschile.
In ogni caso, alla comparsa di puntini rossi sul glande la prima cosa da fare è prenotare una visita dermato-venereologica, in cui il medico potrà prescrivervi o meno qualche accorgimento e qualche pomata da applicare sul vostro glande; altre volte, invece, potrà indicarvi come soluzione utile quella di aspettare il decorso naturale della malattia, soprattutto se questa non porta a particolari fastidi (come il prurito), ma soltanto ad una questione di tipo ‘estetico’. Dopo aver fornito una corretta diagnosi, infatti, il vostro medico specializzato troverà senza dubbio la soluzione giusta per voi, scoprendo innanzitutto se si tratta di un’allergia o di una patologia di tipo infettivo.
Il nostro consiglio, in ogni caso, è di evitare il fai da te: anche se innocuo (nel senso che non peggiora la situazione) e se questo gesto potrebbe temporaneamente migliorare la vostra situazione, l’applicazione di una crema o di una pomata senza la prescrizione del medico potrebbe rendere maggiormente difficoltosa la diagnosi del vostro dottore, non risolvendo affatto il vostro problema, ma rimandandolo soltanto di qualche giorno/settimana!