Le punture di pulci sono molto irritanti, e a volte possono comportare anche un fastidioso (ma leggero) dolore. Non si tratta di una situazione particolarmente grave, di norma, perché è facilmente curabile e non porta, solitamente, delle complicazioni difficili da gestire.
Nonostante ciò, però, è importantissimo tenerle sotto controllo, perché tramite le pulci nel nostro corpo possono essere veicolati nel nostro corpo diversi agenti patogeni, alcuni anche abbastanza pericolosi per l’uomo. Generalmente, ci accorgiamo di avere delle punture di pulci sul corpo con la famosa linea a 3 punti, la stessa che ritroviamo sul nostro corpo nel caso in cui venissimo colpiti dalle cimici.
Il prurito intenso è il principale modo per accorgerci di essere stati vittima di puntura di pulci, oltre alla possibilità che si scateni una reazione allergica, che solitamente si manifesta sotto forma di dermatite e puntini rossi sulla pelle. A titolo preliminare, vi diciamo subito che il grattarsi non è una buona idea: facendolo, infatti, potreste facilmente incorrere ad una infezione. Nei prossimi paragrafi, entriamo più nel dettaglio.
Sintomi legati alle punture di pulci
Di solito, come detto, il primo campanello di allarme di una puntura di pulci sul nostro corpo è il prurito intenso, che si manifesta a livello locale nel punto in cui è avvenuta la puntura. Oltre al prurito, poi, gli effetti della puntura sono ben visibili anche ad occhio nudo, a livello della cute, con un arrossamento intorno alla zona interessata, che si è notato avere una maggiore tendenza alla scomparsa se si esercita una pressione in corrispondenza della puntura (non una grattata!).
Per quel che riguarda il gonfiore, di norma esso non è particolarmente pronunciato (anche se non sempre), e a volte possono anche comparire delle papule eritemaotose, che quando compaiono di fatto ripercorrono il percorso compiuto dalla pulce sulla nostra pelle prima di pungerci. Le zone più colpite dalle punture di pulci sono, solitamente, le caviglie e le gambe, ma anche braccia e mani non sono da escludere.
Cosa fare e terapia da seguire
E allora, cosa fare quando si viene punti dalle pulci? In una fase iniziale, è molto importante detergere abbondantemente l’area interessata, con acqua tiepida.
Per ridurre il gonfiore, invece, può essere molto utile applicare una borsa del ghiaccio, sempre nei momenti immediatamente successivi a quando ci accorgiamo della puntura (o delle punture, per i più sfortunati). In queste prime fasi, l’applicazione del ghiaccio non deve essere continua, ma ad intervalli regolari: prima viene applicato per 10 minuti, poi viene tolto, si aspetta qualche minuto, si ricomincia e così via.
Anche una terapia a base di gel potrebbe essere utile: da provare, la crema alla calamina o all’idrocortisone, così da poter alleviare il prurito intenso derivante dalla puntura, che come detto è il primo e più evidente sintomo della puntura di pulce. Questo tipo di medicinali, peraltro, non necessitano di ricetta, e si possono facilmente comprare in farmacia.
Nel caso di prurito intenso, allora il medico potrà prescrivervi degli antistaminici, da assumere per via orale. Di solito, gli antistaminici più utilizzati in questi casi possiedono i seguenti principi attivi: difenidramina, tripelennamina e idrossizina, quest’ultima solo sotto ricetta medica.
Punture di pulci: i rimedi naturali
Nel caso di punture di pulci, soprattutto nella fase immediatamente successiva alla puntura vera e propria c’è la possibilità anche di ricorrere a dei rimedi naturali del tutto privi di effetti collaterali, che sono mirati soprattutto a ridurre il prurito intenso che si prova nella fase iniziale. Quelli che vi citeremo tra poco, sono composti da ingredienti totalmente naturali, e soprattutto molto facili da reperire; molto spesso, ce li ritroviamo già sui nostri scaffali.
Poco più su, vi abbiamo parlato dell’importanza di idratare immediatamente la zona interessata dalla puntura con acqua tiepida. Una buonissima alternativa è l’utilizzo del tè. Nella fattispecie, potrebbe essere importante utilizzare del tè verde o del tè nero, lavando la zona dove ha punto la pulce; potrebbe bastare anche non preparare il tè, ma utilizzare direttamente le bustine sulla zona interessata.
Altro ‘metodo della nonna’ è lo strofinare del basilico sulla puntura, il che aiuta molto nell’alleviare la sensazione di prurito. In alternativa, può andare bene anche far scorrere qualche goccia di olio di basilico, o ancora strofinare dei fiori di calendula, spezzettati, che hanno praticamente lo stesso effetto (ma sono un po’ più difficili da reperire).
Un po’ più complicato nelle modalità, ma se possibile ancora più efficace dei metodi fin qui citati può essere l’utilizzo di farina d’avena, da sciogliere nell’acqua per farci un bel bagno rilassante. Unica accortezza è quella di fare il bagno con acqua tiepida; un’acqua eccessivamente calda, infatti, tenderà a far seccare la nostra pelle.
Per quel che riguarda l’echinacea, altro metodo utilizzato per alleviare il prurito, essa può essere utilizzata in due modi: o si ricorre alla tintura, oppure in alternativa si ricorre ad una soluzione composta da fiori di echinacea e acqua calda, da passare sulla zona interessata.
Infine, un metodo un po’ più impegnativo ma anch’esso molto efficace è quello di preparare un composto a base di noce di cocco. Per farlo, basta utilizzare la polpa del frutto (tagliata a pezzetti) e frullarla; dopo aver ottenuto un composto liquido, strofiniamolo sulla zona interessata per tre volte durante la giornata. Nei primissimi giorni, questa soluzione può essere un gran sollievo per prurito e rossore!